Brian si svegliò all'improvviso nel suo letto, in preda ad un attacco di panico notturno. L'ultima cosa che ricordava dell'incubo era una figura che lo inseguiva e poi la sensazione di cadere in un pozzo senza fondo. Ripreso il contatto con la realtà, ricominciò a respirare normalmente, aspettando che il suo cuore smettesse di martellargli nel petto.
Strabuzzò gli occhi, allungando il braccio a toccare Corrado accanto a lui, che però non c'era.
Si girò lentamente: la parte dove di solito dormiva il suo ragazzo era ancora fatta e vuota. Di solito questo succedeva quando Corrado era via per una trasferta, finché era lavoratore. Ora che era disoccupato, l'unica domanda che gli rimbombava nella mente era "Dov'è Corrado?"
Più per abitudine che per altro, controllò il cellulare. Nessun messaggio da parte sua, nemmeno su Whatsapp. La sua immagine era ancora lì, quindi era segno che non l'aveva bloccato.
Ma perché avrebbe dovuto bloccarti, scemo di guerra? Pensò, passandosi una mano tra i capelli. Dove vuoi che sia, sarà rimasto con quella scema di sua sorella, no?
E perché sarebbe dovuto essere proprio da sua sorella? Non poteva essere a letto di qualche altro ragazzo? Sospirò, pensando che forse il fatto che Corrado si fosse trovato un amante, non era poi così male. Se non altro, lui poteva fare i suoi comodi...
Immaginò un'ipotetica conversazione.
Ciao.
Ciao...
Perché non mi hai detto che saresti mancato, ieri sera?
Scusami, me n'ero dimenticato. Comunque ero da mia sorella, ha insistito talmente tanto affinché dormissi con lei...
Come si chiama?
Mia sorella? Valeria, lo sai.
No, intendevo dire come si chiama il tuo amante.
S'immaginava un nome straniero, come il suo. Magari poteva essere un Kevin, o un Thomas... oppure un Ivan.
Che amante...? Di che cosa stai parlando?
Sempre fantasticando, gli rispondeva che glielo aveva detto Carlo, avendolo intravisto in centro in compagnia di un bel ragazzo sulla ventina, dal viso dolce e con gli occhi azzurri.
Non so di cosa stai parlando, rispondeva Corrado con nonchalance ma Brian vedeva che era arrossito e tremava leggermente.
Ok Corrado. Ti sei trovato un amante. Bravissimo, ti faccio i miei complimenti. Ma poiché ho un amante anch'io (e da prima di te), almeno inventami qualche scusa per dirmi che non rientri, altrimenti io come faccio a pianificare i miei comodi? Mi dici "Amore guarda che stasera non rientro, quindi tu fai pure quello che vuoi" e io me ne vado dal mio. Stop. Non ci vuole mica tanto.
Rise, quindi nella sua fantasia sentì Corrado rispondergli Hai ragione amore, mi dispiace. Vedi, purtroppo il mio amante è talmente bravo che ogni volta che me lo scopo, mi fa dimenticare persino il mio nome. Cercherò di fare il possibile per venire incontro alle tue richieste, cucciolotto.
- Ecco, questa te la potevi benissimo risparmiare, Brian – pensò, inveendo contro se stesso per aver pensato una cosa così stronza. Anche se si fosse trovato un amante, il pensiero che Corrado potesse trovarlo più attraente di lui, lo faceva irrimediabilmente partire per la tangente.
Si rimise giù per cercare di dormire, però fece fatica a riprendere sonno. Un po' per l'incubo che aveva fatto, e un altro po' perché era la prima volta che si ritrovava a letto da solo senza Corrado. Era una sensazione nuova e leggermente inquietante.
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Pancakes a colazione
RomanceBrian è fidanzato da dieci anni insieme a Corrado. La loro sembrerebbe un'unione felice, almeno dal lato di Corrado: ha un lavoro che gli piace, vive in un bell'appartamento e ama il suo ragazzo. Purtroppo da parte di Brian invece, qualcosa non va:...