Hayley fu la prima a svegliarsi e rimase e sorride quando vide che Matthew aveva rispettato la sua richiesta, si alzò per andare a fare colazione ma trovò Olly seduta che l'aveva preceduta.
«Hayley giusto?» chiese Olly guardo la ragazza che si limitò ad annuire.
Olly scosse la testa «Hai abboccato pure tu, quando ti ho vista ti credevo più intelligente.»
Hayley si sorprese delle parole che Olly le stava rivolgendo e si sorprese ancora di più vedendo la colazione della ragazza consisteva in vino.
«Oh, non guardarmi così Ley, posso chiamarti così? In ogni caso, non montarti che lui voglia qualcosa, sei solo un altro nome alla lista.» disse Olly sorseggiando il suo calice di vino rosso, Hayley la guardò senza dire nulla.
Lei si fidava di Matthew e sapeva che quello che lei stava dicendo non aveva alcun significato.***
Hayley arrivò in ospedale, era andata via senza salutare Matthew, ma avrebbe fatto tardi se lo avesse aspettato.
«Scappi sempre così?» chiese Matthew da dietro a Hayley.
«Non volevo svegliarti... Ah, non ho ancora trovato un Hotel, appena finisco il turno lo cerco.» disse Hayley guardandolo, ma come lo guardava le venivano in mente le parole della sorella.
Matthew annuì «Puoi restare da me. Hayley tutto bene?» chiese Matthew guardando la ragazza.
La dottoressa annuì «Ho solo troppo lavoro da fare, troverò un hotel comunque.» disse Hayley entrando nel suo laboratorio.***
«Hai trovato un hotel?» chiese Matthew quando Hayley entrò in casa.
«No. Nessuno ha una stanza.»
Matthew annuì lo sapeva benissimo, in quel periodo dell'anno New York il turismo andava a gonfie vele, perciò tutti gli alberghi facevano il pienone.
«Prendi la tua roba Ley.»
«Cosa?» chiese Hayley accigliata, e ricordandosi quello che le aveva detto Olly, Hayley ebbe paura che lui si fosse già stufato di lei, e che la stesse già lasciando.
«Non vivo qui, é buco, andiamo veramente a casa mia.» sorrise Matthew poi guardando l'espressione di Hayley capì che c'era qualcosa che non andava e sapeva anche di chi era la colpa.
«Hai parlato con Olly vero?»
«Lei ha parlato.»
«Tu ti sei fidata di quello che ti ha detto, nonostante tu mi conosca Hayley?»
«Non mi sono fidata, ma non capisco perché avrebbe dovuto dire quelle cose, tutto qui.»
«Perché, ammatto di non essere stato sempre un gentiluomo. Ma Hayley io..»
«Lo so.» lo interruppe la ragazza sedendosi accanto a lui sul divano «Mi dispiace, solo non lo so. Non so niente di te Matt.»
«Cosa vuoi sapere?» chiese Matthew guardandola.
«Non lo so qualcosa di te. Ad esempio, non parli mai dei tuoi genitori.»
«Perché sono peggio di Olly, da ogni punto di vista. Ma...» iniziò Matthew e raccontò a Hayley tutto ciò che lei voleva sapere, e Hayley capì perchè ti atteggiava da stronzo, é così che fanno le persone che sono state ferite in passato, creano una corazza pensando che così niente possa ferirli, pensano che così nessuno riuscirà a scoprire il passato.
Fino a quando poi si innamorano, solo allora lo scudo che si sono costruiti non serve più a nulla.***
Matthew fece girare tre volte la chiave nella serratura per poi aprire la porta e far entrare per prima Hayley.
La casa nel quale Hayley entrò era enorme, e ora sì che sembrava di essere nella casa del ricco e famoso Matthew Williams. Il dottore chiuse la porta dietro le sue spalle e portò Hayley nella camera nella quale avrebbe passato la notte.
«Io dormo nell'altra stanza Ley. Però domani prima di sgattaiolare via, svegliami.» sorrise Matthew dirigendosi verso la porta per uscire dalla stanza.
«Resta, possiamo sempre usare una barriera.» disse Hayley agitando in cuscino che aveva tra le mani per farglielo vedere.
«Quando potremo smettere di usare barriere?» ridacchiò Matthew.
Hayley si infilò sotto le coperte e guardò Matthew.
«Dipende tutto da te.» affermò Hayley, e Matthew capì subito a cosa si riferiva.
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Chicago Hospital
RomanceHayley Johnson era finalmente riuscita dopo lunghi anni di specializzazione, a diventare chirurga a tutti gli effetti nell'ambito ospedale di Chicago. A rovinare il suo entusiasmo sarà Matthew Williams, uno tra più importanti e prestigiosi chirurghi...