36.

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Matthew arrivò al suo appartamento, Chocago quella sera sembrava particolarmente triste.
«La stavo cercando da un sacco, per sbaglio hanno consegnato una sua lettera a me.» disse un suo vicino, Brad, porgendogli una lettera.
«Grazie.» sorrise Matthew prendendola.
«Di niente, mi spiace dartela solo ora, penso sia importante... Sai dal mittente... Beh buona giornata Matt.»
«Grazie, anche a te!» disse Matthew leggendo poi la lettera.
Hayley Jhonson.
L'aprì ancora prima di entrare in casa, al lato della lettera c'era una data. Era di sette mesi fa.

Matthew,
Mi sento stupida a scriverti una lettera quando potrei benissimo chiamarti, ma non trovo la forza.
Ci ho provato, ho provato ad andare avanti senza di te, a dimenticarmi di te, ma non ci riesco.
Non riesco a "farmi una mia vita", sapendo che a Chicago c'è qualcuno che mi ama e soprattutto sapendo che quel qualcuno sei tu.
Tra me e Jackson le cose sono andate peggiorando quasi subito dopo che siamo partiti.
Sono quasi due anni che tra noi è come se ci fosse un muro, nessuna carezza, nessun bacio, nessuno sguardo o conversazione tra di noi. Abbiamo adottato un bambino, Kevin, lo terremo sette mesi e due settimane. Abbiamo provato a mettere su famiglia. Ma non può esistere famiglia senza amore tra quelli che dovrebbero essere i genitori.
Io so perché non amo Jackson, non so cosa sia successo a lui, ma l'amore non sempre dura in eterno.
Io non amo Jackson, perché per quanto abbia provato a odiarti per il fatto che quando avevo bisogno di te tu sei stato il primo a voltarmi le spalle, ho odiato come tu mi abbia allontanata poco dopo aver detto di amarmi, odio il fatto che tu non abbia lottato per me, io continuo ad amarti, sono di più le cose che mi portano ad amarti di quelle che mi portano a odiarti.
Anche se in realtà odio entrambi, perché non abbiamo lottato per "noi".
Perciò, se come hai detto due anni fa, mi ami, io ti aspetto a Toronto, se invece in qualche modo i tuoi sentimenti sono cambiati, evita questa lettera.
Io continuerò la mia vita e tua la tua.
Voglio solo che tu sappia, qualsiasi cosa succeda, che non ho mai smesso di amarti, nemmeno per un secondo, ero delusa, ma se ti avessi visto lottare per me, se avessi capito quanto tu ci tenevi a me, sarei tornata da te, perchè, come ho detto prima, scusa le ripetizione, io non ho mai smesso di amarti e non so se mai smetterò di farlo.
Con affetto, Ley.

Si mise seduto con la schiena appoggiata alla porta, il cuore che a ogni parola batteva più veloce, fino a quando pensò che se Hayley non doveva odiarlo prima, sicuramente ora lo stava odiando.

Toronto.

Hayley entrò in casa, e salì in camera da Jackson, il quale, come faceva sempre si alzò per cambiare stanza.
«No aspetta.» lo bloccò Hayley «Io non ce la faccio a continuare così. Mi stai evitando.»
«Hayley...»
«Voglio solo sapere perché... Mi hai tradita?» chiese e Jackson scosse subito la testa.
«No. Io... quando siamo partiti io ero davvero felice di vivere con te, di iniziare una vita con te, magari di mettere su famiglia, col tempo però é come se...»
«... Se l'amore fosse finito...» disse Hayley concludendo la frase.
«Mi dispiace.» sospirò Jackson scuotendo la testa «É che sei troppo importante. Ma come può essere importante una sorella o una migliore amica, ma non più come potrebbe essere una fidanzata.» disse Jackson e Hayley annuì.
«Lo so.» Hayley sorrise «E avrei capito anche se me lo avessi detto subito Jack...»
Jackson abbracciò Hayley.
Hayley in fondo a sé credeva veramente che forse un giorno Matthew sarebbe tornato da lei.

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