30.

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Il primario di cardio chirurgia, Scott Devis, uscì dalla stanza 320 sbuffando.
«Il paziente dice di star per avere un infarto, ma ho fatto tutti i tipi di esami che si potevano fare, e non risulta nulla di anomalo. Dato che del mio parere non si fida qualcuno va al mio posto?» sospirò Scott, Hayley sentendo quello che aveva da dire si fece passare gli esami che aveva fatto.
«Lui STA per avere un infarto.» disse Hayley lasciando cadere i fogli e dirigendosi verso la stanza 320, più si avvicinava più sentiva il bip della macchina che contava il battito cardiaco.
«Chiamate un cardio chirurgo e prenotate una stanza.» disse Hayley per poi entrare nella stanza, per un secondo il mondo si fermò.
Matthew con gli occhi serrati.
Hayley cercò di non pensarci, inspirò e poi guardò gli infermieri che la circondavano.
«Intubatelo, non abbiamo tempo di portarlo in sala operatoria, devo operarlo ora.» disse Hayley e appena Matthew fu intubato prese un bisturi mettendosi all'opera.

***

Hilary, fu chiamata dalla figlia per un emergenza, Matthew Williams aveva avuto un infarto, e per il poco tempo a disposizione per salvarlo Hayley, neurochirurgo dovette operare Matthew al cuore.
Hilary si precipitò in ospedale per cercare di dare una mano, ma quando arrivò sua figlia aveva già finito l'intervento.
«Allora?» chiese avvicinandosi a lei.
«È andato bene. Preso in tempo.» Hayley sorrise.
«Ci è che non si è accorto?» chiese Hilary guardando sua figlia sedersi stremata su una sedia.
«Scott Devis. Matthew si è presentato docendo che stava per avere un infarto, ma non gli credevano, gli hanno fatto gli esami e in tutti e otto si notava benissimo che c'erano degli andamenti anormali. Un secondo di più e Matt sarebbe morto.» sospirò Hayley.

***

Passò esattamente un mese da quando Matt ebbe l'infarto, i giorni al Chicago Hospital erano diventati più intensi.
Hayley era ritornata a rioperare in neuorochirurgia e da quando era tornata su trenta pazienti operate non vi era nemmeno un operazione finita male, Matthew invece per quanto avesse voluto tornare a lavoro non poteva, ma nel mese a casa non gli era mancata la compagnia, oltre a Jackson e appena aveva un momento libero andava a trovarlo, non mancava la compagnia anche di Kloe, e in quel mese Matt aveva riscoperto quelle piccole cose di lei che un tempo gli avevano fatto perdere la testa.
Emma il giorno in cui Matthew ebbe l'infarto, non era presente in ospedale, perché Joe le aveva preparato un sorpresa grandiosa, l'aveva portata in Canada, la sua città natale, e nel luogo in cui si erano conosciuti le aveva chiesto di sposarlo, ora a distanza di un mese sia Emma che Joe erano indaffarati nell'organizzare il giorno più bello della loro vita.
Mentre Jackson e Hayley erano tornati insieme, perché nessuno dei due si era mai dimenticato dell'altro, dopo due settimane che si erano rimessi insieme avevano deciso di cercare una casa più piccola e una casa che fosse loro.
Tutto quella primavera stava andando per il verso giusto, ma altre mille inconvenienti stavano per accadere nelle vite dei cinque chirurghi.

Matthew, quel giorno, come tutti gli altri passati a casa era sdraiato sul divano a cercare di leggere uno dei suoi libri preferiti "Belli e Dannati" (Scott Fitzgerald), quando fu interrotto dal suono del suo campanello.
Andò ad aprire e si trovò l'ultima persona che avrebbe voluto vedere.
Miranda.
Matthew fece per chiuderle la porta in faccia ma lei lo bloccò.
«È importante Matt.» disse lei e Matthew non fece in tempo a chiudere la porta che il mondo gli crollò addosso per la millesima volta. «Sono incinta.»

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