Tiffany
La luce del sole che entrava dalla finestra mi puntava dritta negli occhi e mi stava ormai rendendo il sonno impossibile.
Che stupida, possibile che mi fossi dimenticata di abbassare le tapparelle?
Mi voltai così dall'altro lato del letto, dando le spalle alla finestra, e lentamente cominciai a dischiudere gli occhi.
Ero stanchissima, ieri sera era stata una nottata lunghissima.
Feci un lungo sbadiglio, prima di aprire completamente gli occhi.
Fu in quel momento che mi accorsi di non essere nel mio letto.
Quella non era la mia camera da letto.
Quella non era la mia finestra.
Mi sedetti di scatto sul letto. Mossa sbagliatissima, dal momento in cui subito incominciò a girarmi la testa e un fischio risuonò nei miei timpani.
Mi ero decisamente lasciata andare un po' troppo con l'alcol la scorsa serata, nonostante non fossi del tutto ubriaca.
Quando la testa smise di girare, tutto mi fu più chiaro.
Avevo passato la notte a casa di Harry, anche se non avevo ben chiari tutti i ricordi di quello che successe dopo.
Avevo ricordi un po' offuscati, non avrei dovuto giocare a Beer pong con Niall dopo aver già bevuto diversi cocktail e lo spumante.
Non ero una gran bevitrice, in realtà, e infatti forse avrei dovuto limitarmi un po' di più.
Sulla sedia in fondo alla camera, era appoggiato il mio abito rosso che avevo indossato la sera prima, e per terra le mie scarpe.
Abbassai immediatamente lo sguardo su di me, quando mi accorsi, fortunatamente, di aver addosso una maglia larga, probabilmente di Harry dato che mi era enorme, e un paio di pantaloni della tuta.
Per un attimo, avevo temuto che fosse successo qualcosa.
Rivolsi lo sguardo sulla parte vuota del letto affianco a me. Anche quella parte di letto era disfatta, ciò significava che anche Harry aveva dormito lì. Con me. Al mio fianco.
Non che mi dispiacesse, anzi. Solo mi sarebbe piaciuto averlo potuto avere al mio fianco questa mattina, al mio risveglio, ma probabilmente lui si era già svegliato da un po'.
In realtà, non avevo idea di che ore fossero.
Mi guardai intorno per cercare una sveglia, da qualche parte, nella stanza.
Ma non c'era.
Cercai così il mio cellulare. Probabilmente lo avevo lasciato nella borsa.Mi alzai lentamente dal letto, sbadigliando di nuovo.
Mi sentivo ancora abbastanza stanca e la testa e gli occhi erano pesanti.
Sulla stessa sedia dove era appoggiato il mio vestito, era appoggiata anche la mia borsa.
Aprii così la mia pochette e ne estrassi il cellulare.
Sullo schermo subito apparvero diversi messaggi da parte dei miei amici.
Prima Louis, poi Ethel e Zayn.
Infine, anche la mamma mi aveva scritto per farmi gli auguri.
Tutti, tranne Bryan.
Così sospirai. Mi dispiaceva davvero tanto che il rapporto tra me e mio fratello fosse diventato così impossibile.
Se solo avesse saputo, mi avrebbe capito.
Incominciai a rispondere ad alcuni di quei messaggi, quasi dimenticando del vero motivo per cui avevo preso il mio cellulare.
Erano le 11:30, ma nella casa regnava il silenzio più totale.
Dov'era Harry?
Posai il mio cellulare sul comò, e nel frattempo guardai il mio riflesso nello specchio. Avevo un aspetto orribile.
Il mio trucco era tutto sbavato, specialmente l'eye-liner.
Così, prima di scendere le scale per dirigermi in cucina, passai per il bagno per sciacquarmi il viso e rimuovere per lo meno i residui di trucco che si era sbavato sulle mie guance e intorno agli occhi.
Legai così i capelli in una coda disordinata, e mi lavai la faccia.
In quel momento, fui felice che Harry non fosse con me. Almeno non mi avrebbe visto in quelle condizioni.Quando andai in cucina, però, Harry non era nemmeno li.
Forse era uscito, e non aveva fatto in tempo ad avvisarmi.
Quando mi avvicinai al tavolo, notai però un spremuta di arancia, coperta da un fazzoletto di carta per mantenerla fresca e una brioche confezionata. Affianco, un bigliettino.Sono andato ad aiutare Liam a sistemare il locale.
Se non sono ancora tornato e vuoi raggiungermi, le chiavi sono nella prima sportella della credenza.
Ah, buona colazione

STAI LEGGENDO
As Black As Ink
FanfictionDove Tiffany, frequentando un semplice corso di scrittura e poesia, incontra Harry, un ragazzo di cui non sa nulla, se non il suo nome e il suo modo di esprimersi attraverso i suoi testi e i suoi versi. Mentre il fare vissuto della ragazza, il suo m...