Perdonatemi per il ritardo, ma sono stata molto impegnata con la scuola e con le vacanze.
Spero di farmi perdonare con questo capitolo.
Buona lettura!***
Finalmente un altro venerdì.
Finalmente un altro fine settimana, e ciò voleva dire solo una cosa: relax ed Harry.
Ormai il venerdì era diventato il mio giorno preferito, non solo perché la mattina seguente non avrei più dovuto alzarmi di corsa alla mattina per andare al lavoro, ma anche perché alla sera potevo finalmente stare con Harry. E stare con lui ormai era diventata una mia priorità.
Il tempo che avevo a disposizione con lui sembrava davvero infinito.
Avrei voluto fosse così. Eppure non mi bastava. Non mi sarebbe bastata una vita intera con Harry.
Lui era tutto da vivere, e volevo sfruttare ogni singolo respiro, ogni singolo secondo passato al suo fianco.Quella sera, come quasi tutti i venerdì del resto, saremmo usciti insieme a Liam e gli altri.
Lui poi avrebbe fatto la sua esibizione, e poi avremmo nuovamente passato una bella serata in compagnia.
Amavo ascoltare Harry quando si esibiva.
Non mi aveva più fatto ascoltare nulla di suo da quella volta a casa sua, ma sapevo quanto stesse lavorando per migliorarsi, e per il momento mi sarei fatta bastare la sua esibizione e poter ascoltare la sua voce da una seggiola di metallo al bancone di un locale, cercando disperatamente il contatto con i suoi occhi, ogni volta che li rialzava sulla folla davanti a sè.
Amavo la piega che stava prendendo la mia vita. Amavo stare con persone con cui valesse davvero la pena perdere la cognizione del tempo. E forse, lentamente, mi stavo innamorando veramente anche di Harry.Non appena finii di prepararmi, Harry mi scrisse che era già arrivato fuori e mi stava aspettando.
Lasciai un biglietto sul tavolo della cucina, per avvisare Ethel e Zayn che ero già uscita e di non preoccuparsi perché molto probabilmente non sarei tornata presto.
Indossai la mia giacca pesante e mi infilai subito nella macchina di Harry.
Come sempre, era vestito di tutto punto, con la sua solita camicia elegante, che lasciava sempre sbottonata. Era un dettaglio che amavo da morire, soprattutto perché lasciava intravedere i numerosi tatuaggi incisi sul suo petto.
Mi sedetti al lato del passeggero, e lo salutai con un veloce bacio a stampo, che lui non tardò a ricambiare.
Mi appoggiò una mano sulla guancia, accarezzandomi teneramente, rimanendo qualche secondo a guardarmi negli occhi.
"Pronta?"
"Prontissima" risposi, allacciandomi la cintura di sicurezza.
Lui mi sorrise, riappoggiandosi al suo schienale prima di mettere in moto la macchina e ripartire.
La sua chitarra era appoggiata nei sedili posteriori, ma Harry quella sera era davvero strano.
Il suo sguardo era quasi perso, fissava la strada con molta serietà e con grande concentrazione. Non mi aveva più rivolto nemmeno uno sguardo e iniziavo a credere fosse successo qualcosa.
Al semaforo, non appena si fermò, si appoggiò con il gomito al finestrino della macchina e sospirò.
"Ehi" gli sussurrai.
Poi gli appoggiai una mano sul ginocchio, quando lui si voltó verso di me, rivolgendomi un sorriso debole.
"È successo qualcosa?"
Lui aggrottò le sopracciglia, facendo una piccola risata. Poi anche lui appoggiò la sua mano sulla mia, ancora appoggiata sulla sua gamba.
"No, perché me lo chiedi?"
Alzai le spalle.
"Sei... serio"
Il semaforo diventò verde, quindi dovette lasciare di nuovo la mia mano, afferrando il volante.
"Stavo solo pensando, davvero è tutto ok" rispose.
Io rimasi a guardarlo, non del tutto convinta di quello che mi aveva appena detto. In ogni caso, sembrava davvero così. Ed ero abbastanza convinta che se qualcosa non andava, Harry me ne avrebbe parlato.
Così gli sorrisi, e tornai a fissare la strada dal mio finestrino, nonostante l'aria tra di noi fosse ancora abbastanza tesa. E non capivo perché.Harry ed io scendemmo dalla macchina, mano nella mano. Lui aveva la sua chitarra sulle spalle, mentre entravamo nel locale dove i ragazzi ci vennero subito incontro.
Liam fu il primo ad accorgersi di noi.
Infatti, abbandonò il bancone per un secondo, venendoci incontro.
Ci offrí immediatamente da bere, mentre noi ci eravamo già uniti agli altri al nostro solito tavolo.
Mi sentivo così parte di quel gruppo, che quasi facevo fatica a credere che fino a un paio di mesi prima eravamo perfetti sconosciuti.
Fino a poco tempo fa, le uniche persone con cui passavo del tempo libero erano Louis, quando non era in università, ed Ethel e Zayn.
Ora le mie settimane erano quasi sempre piene di impegni e al venerdì sera avevo un appuntamento fisso con la mia compagnia.
Finalmente tutto stava andando bene.
Finalmente un po' di tranquillità.

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As Black As Ink
FanfictionDove Tiffany, frequentando un semplice corso di scrittura e poesia, incontra Harry, un ragazzo di cui non sa nulla, se non il suo nome e il suo modo di esprimersi attraverso i suoi testi e i suoi versi. Mentre il fare vissuto della ragazza, il suo m...