Jack pensava che Brock avesse superato davvero il limite con quelle tre denunce che gli erano costate l'arresto, eppure non riuscì a troncare il rapporto di amicizia che aveva con lui e quattro giorni più tardi andò a trovarlo in prigione, per potergli parlare faccia a faccia nella sala riservata agli incontri tra i detenuti ed i parenti.
Si sedette davanti ad un tavolo per due persone ed attese il più piccolo, che arrivò qualche minuto più tardi: indossava una divisa arancione, aveva i polsi bloccati da due manette ed un brutto livido sotto l'occhio sinistro; aveva anche un aspetto piuttosto sciupato, sicuramente a causa dell'astinenza da eroina.
"Che cosa ti hanno fatto?"
"Un tipo pensava di fare lo spaccone con me ma io gli ho fatto capire chi comanda veramente. Perché non mi hai ancora tirato fuori da questo posto? Non ho intenzione di passare il Natale qui dentro"
"Si può sapere che cosa hai fatto? Che cosa significano le denunce? Che cosa hai fatto?"
"Non ho fatto nulla"
"Rum, ti hanno arrestato. Significa che qualcosa hai fatto. È vero che hai aggredito qualcuno ed hai tentato..."
"Io volevo solo parlare con quella cagna" ringhiò il più piccolo a denti stretti, non poteva gridare o mostrarsi alterato o lo avrebbero ricondotto subito in cella "volevo solo sapere dove si trova James ma lei ha messo a dura prova la mia pazienza. Le ho puntato un coltello contro solo per essere sicuro che parlasse. Non lo ha fatto e mi ha mollato un calcio tra le gambe, per questo l'ho inseguita. Non è colpa mia, è colpa sua"
"Cristo!" esclamò l'altro, reprimendo a fatica l'impulso di colpire Rumlow con un pugno in pieno volto "stai parlando dell'amica di quel ragazzino? Quella con i capelli rossi che ti ha svuotato il bicchiere di birra addosso?"
"Si, lei"
"E la denuncia per stupro?"
"Colpa di Natasha anche quella! Io..."
"Si tratta di James?"
"Io ti giuro che non ho abusato di lui! Quella notte al Luna Park era consenziente"
"Se lo hai fatto me lo devi dire, Rum, perché se scopro che mi hai raccontato una cazzata io ti giuro che ti abbandono"
"Mi vuoi abbadonare?" domandò Brock, con un'espressione smarrita "voi abbandonarmi anche tu? Stai pensando davvero di farlo? Tu non mi credi? Jack... Ti ho appena detto che ho visto Natasha e che l'ho minacciata con un coltello, perché dovrei mentirti su James? Lo puoi chiedere anche a lui..."
"Che hai?"
"So che cosa devi fare"
"Cioè?"
"Devi cercare James e devi convincerlo a ritirare la sua denuncia. Devi convincerlo a tornare alla centrale per dire che non è avvenuto alcun abuso e che lui è stato costretto a mentire da quella squaldrina, d'accordo? Se mi tolgono dalle spalle l'accusa di stupro me la posso cavare con le altre due... Sono meno gravi... Jack, io devo uscire da questo posto! Sto impazzendo! Non c'è la faccio più! Ho bisogno di farmi un buco... E poi non posso passare il Natale in una cella"
"Forse è proprio quello che ti meriti" rispose Rollins scuotendo la testa, perché non era affatto convinto che il suo migliore amico gli stesse dicendo la verità: per come lo conosceva, per come la droga lo aveva cambiato, poteva anche essere stato capace di abusare sessualmente di Bucky per poi costringerlo a stare zitto; l'altro stava per ribattere in tono rabbioso quando suonò la sirena che annunciava la fine del tempo che avevano a loro disposizione.
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Back To Black; Winterbones AU (✔️)
FanfictionJames e Brock sono completamente diversi. Il primo ha appena diciotto anni, frequenta l'università ed ha un carattere timido e remissivo. Il secondo, invece, è un giovane uomo di ventisette anni, costantemente avvolto da un alone di mistero. Eppure...