Da quando James si era sparato in vena la sua prima dose di eroina si era reso conto di non aver mai provato un piacere simile in tutta la sua vita: non era come quando Rumlow gli faceva raggiungere l'orgasmo, era una sensazione meno fisica, più astratta, quasi impossibile da descrivere a parole.
All'interno della sua mente tutto era sparito: il dolore sempre lantente della perdita della propria famiglia, la solitudine, la bulimia e l'anoressia, la rottura con Steve ed i continui sbalzi d'umore di Brock.
Ciò lo aveva portato a pensare che, forse, la droga era la soluzione che per tanto tempo aveva cercato e che ora, finalmente, gli si era presentata e così, in un semplice battito di ciglia, si era ritrovato immischiato nella dipendenza senza neppure rendersene conto.
Ogni volta che chiedeva una dose al suo compagno veniva sempre accontentato, magari in cambio di un bacio o di qualcosa di molto più spinto: il più grande approffittava di ogni occasione perché, con la droga che gli circolava in corpo, James diventava ancora più obbediente e non si opponeva a tutto ciò che gli veniva detto di fare.
Bucky non si era mai sentito così felice proprio nel momento in cui la sua vita si stava trasformando in una parabola che puntava verso il basso, che continuava a scendere sempre di più.
Una mattina, dopo aver già assunto dell'eroina, ricevette una chiamata inaspettata e dopo aver saluto il suo interlecutore si sedette sul materasso, a gambe incrociate, sorridendo a Brock.
"Ho una notizia bellissima"
"Quale?"
"Indovina chi ha appena chiamato"
"Non lo so, James, chi ti ha chiamato?" domandò il più grande, accendendosi una sigaretta, già annoiato dalla conversazione.
"Mia nonna! Mi ha invitato a trascorrere qualche giorno da lei, dato che non mi vede da molti mesi. Le ho chiesto se puoi venire anche tu e mi ha detto che non ha nulla in contrario"
"Le hai detto che vuoi andare a trovarla con il tuo ragazzo?"
"No... Ecco... Le ho detto che sei il mio migliore amico perché lei e mio nonno non sanno che... Che..."
"Non sanno nulla dei tuoi gusti sessuali" finì la frase Rumlow, soffiando fuori dalle labbra una nuvola di fumo "perché le hai detto che andremo? Lo sai che io sono il più grande e sono io quello a prendere le decisioni per entrambi"
"Lo so, Brock, ma si tratta dei miei nonni. Non li vedo da tanto tempo, sono loro a pagarmi la retta mensile per l'università... E poi abitano in Nevada, è un bel posto, abbiamo entrambi bisogno di una vacanza. Lì potremo trascorrere qualche giorno nella totale tranquillità... Possiamo sempre andare in centro città e fare acquisti... O andare a pescare in un laghetto..."
"Dove vivono i tuoi nonni?"
"In un ranch"
"Quindi in campagna" sbottò Rumlow, seccato, si alzò dal materasso, aprì la finestra e lasciò cadere il mozzicone che aveva in mano, incurante di sapere dove sarebbe finito "sai benissimo che odio la campagna. Te l'ho raccontato poco tempo fa e per me non è stato semplice. Solo tu e Jack conoscete il mio passato, non mi sono confidato neppure con Maria. Non se ne parla nemmeno, James, richiama tua nonna ed inventa una scusa"
"Ma, Brock, non posso farlo! Sono i miei nonni! Cerca di capire... Si tratta solo di qualche giorno, vedrai che ci divertiremo. Per favore! Per favore!" lo supplicò Bucky; il giovane uomo allungò la mano destra, gli accarezzò il viso e poi sorrise.
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Back To Black; Winterbones AU (✔️)
FanfictionJames e Brock sono completamente diversi. Il primo ha appena diciotto anni, frequenta l'università ed ha un carattere timido e remissivo. Il secondo, invece, è un giovane uomo di ventisette anni, costantemente avvolto da un alone di mistero. Eppure...