DETERIORATION

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Esisteva un detto piuttosto famoso: nessuno si rende conto di quanto sia importante una persona finché non è troppo tardi.

Rumlow capì il significato di quel detto solo il giorno del funerale del suo migliore amico.

Non voleva andarci, era stato James a spronarlo con parole dolci per essere presente ed alla fine il più grande aveva indossato un completo nero e si era recato al cimitero di Brooklyn senza proferire la minima parola; non aveva detto nulla per tutto il rito, gli altri si aspettavano un piccolo discorso da parte sua ma Brock rimase per tutto il tempo in disparte, non sapeva che cosa dire ed aveva paura che sarebbe crollato se solo avesse provato a schiudere le labbra.

Bucky era stato in silenzio a sua volta, stretto al braccio sinistro del compagno, di tanto in tanto lo fissava e gli riservava qualche carezza per infondergli forza e coraggio per superare quel brutto colpo; Maria, invece, non aveva smesso di piangere un solo istante: anche per lei la notizia era stata un colpo duro, talmente duro che le aveva provocato un aborto naturale ed era stata ricoverata subito d'urgenza in ospedale.

Doveva trovarsi ancora lì, per il bene della sua salute, ma aveva talmente tanto insistito, tra un crisi di pianto e l'altra, che i medici l'avevano dimessa con largo anticipo per essere presente ai funerali.

"No, no, vi prego, è troppo presto" iniziò a gridare quando le fecero capire che era arrivato il momento di calare la bara all'interno della fossa; la dovettero staccare di peso per procedere con l'operazione.

Brock, invece, continuava a fissare il vuoto in uno stato di totale alienazione dal mondo: non aveva ancora iniziato ad elaborare il lutto, non riusciva a capacitarsi che non avrebbe mai più rivisto Jack nel loro appartamento, che non avrebbe mai più parlato con lui e che non avrebbe mai più litigato con lui perché il suo corpo era in procinto di essere seppellito.

Si, ora si trovava ad avere una forte nostalgia anche dei loro litigi, per quanto violenti erano sempre stati.

Si sentiva una merda totale per tutte le volte in cui lo aveva provocato volontariamente senza pensare alle conseguenze, senza preoccuparsi dei suoi sentimenti: aveva sbagliato? Terribilmente. Avrebbe potuto fermare Jack in tempo? Forse, non ne era così sicuro.

Forse la decisione di Jack di farla finita era diventata così radicale in lui che niente e nessuno sarebbe riuscito a fargli cambiare idea.

Neppure lui.

Solo ora si rendeva conto di quanto, davvero, avesse fatto il suo migliore amico per lui.

Quando aveva avuto bisogno di sostegno, Jack c'era sempre stato.

Quando aveva avuto bisogno di sfogarsi, Jack lo aveva sempre ascoltato.

Quando aveva avuto bisogno di un posto dove stare, Jack gli aveva subito offerto il suo appartamento.

Quando aveva avuto bisogno di soldi, Jack glieli aveva sempre prestati.

Quando aveva avuto le overdosi, Jack gli aveva sempre salvato la vita.

Che cosa aveva fatto in cambio? Lo aveva lasciato da solo nella sua camera da letto, con una radio accesa ed una pistola tra le mani, a farla finita.

"Sai, James..." disse un'ora più tardi il giovane uomo, dentro una pasticceria "mi rendo conto solo adesso di quanto Jack abbia fatto per me in quindici anni di amicizia e di quanto poco io abbia mai fatto per lui".

Bucky stava per rispondere quando Brock, improvvisamente, scoppiò in un pianto disperato: uno spettacolo a cui non aveva mai assistito.

Tornarono a casa ed il più piccolo aiutò il compagno a coricarsi sul divano per riposare un po'.

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