PERSECUTION

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Anche se Natasha e T'Challa erano una coppia da pochi mesi la loro relazione procedeva così bene che il giovane uomo prese un'importante decisione: un sabato mattina prese posto sul divano affianco alla rossa, le passò il braccio sinistro attorno alle spalle e le sorrise.

"Ho invitato i miei genitori a cena per questa sera. Penso che sia arrivato il momento di presentarti a loro"

"Che cosa?" strillò quasi la più piccola, spalancando gli occhi verdi, alzandosi in piedi velocemente, come se avesse visto un grosso ragno "ti prego, dimmi che è uno scherzo!"

"Perché dovrebbe essere uno scherzo? Non sei contenta? Non vuoi conoscerli?"

"Non sto dicendo questo, B.P, ma non credevo che questo momento sarebbe arrivato così presto" protestò lei, mettendo il broncio: B.P, Black Panther, era il soprannome del giovane uomo e derivava sia dal suo animale guida che dalla straordinaria somiglianza con il grosso felino; possedeva, infatti, la sua stessa agilità e lo stesso passo felpato "e poi non ho nulla da mettermi ed abbiamo il frigo vuoto"

"Amore, hai un armadio pieno di vestiti stupendi e per la cena non ti preoccupare. Oggi non ho lezione, possiamo andare a fare la spesa" rispose T'Challa, con un altro sorriso che riuscì a fare capitolare Natasha, che andò a cambiarsi dopo avergli rivolto una battuta.

"La prossima volta devi darmi una settimana d'anticipo. Una donna ha bisogno di tempo per essere bella".



La giovane coppia uscì dalla propria abitazione mano nella mano ed entrò in un piccolo supermercato frequentato dalla maggior parte delle persone del quartiere; Natasha chiese al proprio fidanzato se la sua famiglia avesse delle preferenze in fatto di cibo e poi si recò nel reparto dei dolci, ordinando a lui di prendere un sugo al pomodoro.

La ragazza guardò a lungo due confezione trasparenti: una conteneva una torta al cioccolato e panna mentre l'altra una alla frutta, decorata con della crema alla fragola; dopo qualche minuto d'indecisione allungò la mano destra per prendere la prima ma qualcuno l'afferrò per il polso destro e la spinse contro lo scaffale senza la minima traccia di gentilezza, facendole sbattere la nuca contro il metallo di un ripiano.

In un primo momento pensò che si trattasse di uno scherzo di pessimo gusto di T'Challa, ma cambiò idea quando si ritrovò faccia a faccia con un giovane uomo dai capelli neri, che le rivolse uno sguardo carico d'odio ed un ghigno appena accennato, che gl'incurvava l'angolo sinistro della bocca all'insù.

"Te lo avevo detto che ci saremo visti molto presto, ragazzina"

"Tu!" esclamò la rossa, con una smorfia di disgusto "lasciami andare".

Provò a liberarsi dalla presa ma Rumlow la bloccò nuovamente contro lo scaffale, una confezione cadde a terra ma lui non vi prestò attenzione.

"Dove si trova James?"

"Sei uno stupido se pensi che te lo dirò"

"Dimmi che cosa gli hai detto. Che cosa gli hai detto per convincerlo a non lasciare quel perdente?"

"Non ho inventato nulla, gli ho solo fatto aprire gli occhi. Stai lontano da lui, non provare mai più ad avvicinarti o a parlargli... E se solo provi a mettergli le mani addosso... Faresti meglio a lasciarmi andare, sono qui con il mio ragazzo e non gli farebbe piacere vedere qualcuno che tenta di aggredirmi" Natasha Romanoff spalancò gli occhi quando sentì la lama fredda di un pugnale contro la propria gola; deglutì a vuoto mentre Brock, con l'altra mano, le accarezzava una ciocca di capelli color fuoco.

Back To Black; Winterbones AU (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora