L'estate di Steve non era stata spensierata come quella di Bucky, ma anche per lui aveva portato profondi cambiamenti.
La sua compagnia aveva provato a farlo svagare: Natasha, Tony, Sam, Pietro e Wanda lo avevano portato spesso al cinema, nei centri commerciali, al mare ed una volta, perfino, in montagna affinchè non pensasse alla relazione naufragata con James.
Invece, irrimediabilmente, quando il giovane rientrava nel proprio appartamento e si coricava a letto il pensiero andava sempre in un'unica direzione: tutto lì dentro gli ricordava James e spesso si domandava, senza riuscire a trovare risposta, se stava bene e se era contento con Rumlow a suo fianco.
Anche se erano passati quasi dieci mesi il ricordo non si era ancora offuscato, non era ancora riuscito a dimenticarlo e si augurava che il momento del rientro all'università giungesse il prima possibile perché era ansioso di rivederlo; aveva bisogno di una prova concreta per mettersi il cuore in pace e proseguire per una nuova strada.
Quando finalmente arrivò il giorno tanto agoniato Rogers uscì presto dall'appartamento e si avviò a passo veloce in direzione del campus: l'ingresso principale era ancora chiuso e così non gli rimase che aspettare lì fuori e guardarsi attorno di tanto in tanto, alla ricerca dell'ex compagno; non lo vide arrivare ma, poco a poco, giunsero invece i suoi amici, che non condividevano la stessa espressione ansiosa.
"Secondo me l'estate è passata troppo velocemente" commentò Tony, che non perdeva occasione per lamentarsi.
"Siamo qui da cinque minuti e già non sopporto più la tua presenza" rispose Natasha con una risata; colpì Steven con una gomitata alle costole e gli fece cenno di guardare in direzione del parco.
Bucky era appoggiato al tronco di un albero: indossava dei vestiti completamente neri e fumava una sigaretta che teneva nella mano destra, sembrava impegnato a cercare qualcosa dentro lo zaino che aveva con sé ed il biondo rimase completamente sconvolto dal cambiamento fisico che aveva subito in un paio di mesi.
Ignorò quello che Tony e Sam stavano dicendo e si avvicinò a Barnes, quando arrivò a pochi passi da lui cercò di attirare la sua attenzione salutandolo; quest'ultimo sollevò la testa di scatto, infastidito, così Rogers si accorse delle occhiaie attorno agli occhi infossati nelle orbite, del viso pallido e delle guance scavate.
Si tolse la sigaretta dalle labbra e buttò fuori il fumo.
"Che cosa vuoi?"
"Volevo solo salutarti. Come stai? Sei in ansia per il nuovo anno scolastico?"
"No, sono solo irritato"
"Da cosa?"
"Dalla tua presenza, Rogers, tu ed io non abbiamo più nulla in comune. Non disturbarmi" rispose a denti stretti, allontanandosi dopo aver colpito l'ex compagno con una spallata.
James non lo rivide più per il resto delle lezioni ma quando tornò a casa era ancora di pessimo umore.
Andò a sedersi sul davanzale della finestra che c'era in salotto e rimase lì fino al ritorno di Rumlow; si chiusero senza alcun indugio nella camera da letto per spararsi in vena una dose dato che non lo facevano da molte ore.
Il più piccolo, però, era così terribilmente irritato che non riuscì a godersi come al solito l'effetto dell'eroina ed ebbe quasi una crisi nervosa sotto lo sguardo stupefatto di Brock: iniziò a tirare fuori tutti i vestiti dall'armadio ed a rovesciare sulle assi del pavimento il contenuto di tutti i cassetti; ritornò in parte in sé solo quando ricevette alcuni schiaffi sonori sulle guance.
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Back To Black; Winterbones AU (✔️)
FanficJames e Brock sono completamente diversi. Il primo ha appena diciotto anni, frequenta l'università ed ha un carattere timido e remissivo. Il secondo, invece, è un giovane uomo di ventisette anni, costantemente avvolto da un alone di mistero. Eppure...