CAPITOLO 27

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Entrambi manteniamo lo sguardo sui due ragazzi che si allontanano tenendo al guinzaglio Sky.

Si fa spazio per sedersi accanto a me.

- Dovrò scusarmi con Miranda, lei non c'entrava nulla! Non dovevo andare via così.

- Lei stravede per te. Non devi scusarti, anche perché ho dovuto raccontarle tutto per darle una spiegazione al tuo sfogo e mi ha dato del coglione.

- E' vero... lo sei!

- Grazie per l'appoggio!


Iniziamo a ridere entrambi, dimenticando per un secondo il motivo del nostro litigio, per tornare subito seri visto che è impossibile fare finta di niente.

- Scusami non ho mai pensato che ciò che potessi fare potesse provocare la preoccupazione di qualcuno.

- Bob... tu non capisci! Il giorno che ho saputo del tuo incidente con Ethan mi è mancato il respiro per la paura di perderti. Adesso ogni volta che squilla il telefono e tu non sei con me ho il terrore che sia una brutta notizia, di averti perso!

- Tu non puoi perdermi!

- Sarà... ma io ho sempre la sensazione di stare in bilico con te, di poterti perdere da un momento all'altro.  

- Piccola io so quello che faccio, non può accadermi nulla di brutto.

- Questo lo dici tu Bob! Sbagli ad essere così sicuro di te.


Probabilmente... anzi sicuramente sa che una sola mossa sbagliata in quei pochi secondi potrebbe rovinare tutto. E' come coprirsi gli occhi con le mani e fingere di non guardare. Dovrà ammettere che non può andare così a lungo, prima o poi dovrà smettere.

Mi volto verso di lui per guardarlo dritto negli occhi, la prima volta da ore.

- La faresti una cosa per me?


Annuisce col capo restando in silenzio, credo che la sua paura più grande sia essere messo nella posizione di scegliere tra noi due e le corse.

- Sei un ragazzo fantastico Bob... e ci devi credere. Sono convinta che quando lo capirai, farai la scelta giusta. Non dovrò essere io a chiedertelo.


Fingo a me stessa che andrà tutto bene, entrambi non facciamo altro che fingere e illuderci che questo non inciderà sulla nostra storia. Non so se sarò mai pronta a sopportare tutto questo, forse non lo sarò mai o forse mi ci abituerò.

Si avvicina a me, poggiando la sua fronte sulla mia.

Senza distogliere lo sguardo inspiro profondamente il suo profumo. Il nostro silenzio fa più male di qualsiasi altra cosa.

- Marcie perché ho come l'impressione che queste parole sembrino un addio?


Non so cosa rispondergli, ma una cosa la so... l'unica cosa da fare in questo momento è prendere le distanze da lui. Le nostre labbra si sfiorano, cinge il mio viso con le mani premendo forte la sua bocca sulla mia, con una tale disperazione che quasi odio me stessa per quello che sto facendo a entrambi, per aver permesso ai miei sentimenti di far strada fino a questo punto.

Ci stacchiamo e dopo aver preso fiato entrambi vado via, tornandomene a casa sua.

Il viaggio ormai è rovinato, ma non posso certo chiedergli di riportarmi a casa. Miranda partirà tra qualche giorno e non voglio che, per colpa mia, rinunci al tempo che dovrebbe dedicare a lei.

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