CAPITOLO 32

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BOB

- Che diamine ti è preso Davis? Così starai al suo gioco! O'Dean vuole proprio questo... non aspetta altro, lo sai!

- Walter sono abbastanza grande per poter decidere da solo cosa è giusto e cosa è sbagliato.

- Hai ragione! La vita è tua... io posso solo stare qui a guardare.


Mi sbatte contro la parete per bloccarmi e avere tutta la mia attenzione. A momenti potrebbe anche soffocarmi se non allontana subito quel gomito.

Odio questa situazione e O'Dean ne approfitta. Ormai tutti sanno che ho rotto con Marcie e questo non gioca certo a mio favore. Ho rischiato di far capovolgere l'auto questa sera rischiando di perdere.

Non avrei sopportato un minuto di più le parole di Tyler che si vantava sulla sua posizione.

Walter in questi giorni non fa altro che starmi di sopra, col fiato sul collo, per tenermi d'occhio, non vivo più e adesso con Tyler O'Dean sempre nei paraggi è come se non dovessi mai farmi vedere debole.

Vado a lezione fatto per riuscire a trattenere l'ansia di vederla lì seduta, davanti a me, e non poterla stringere tra le mie braccia.

Non so il motivo, ma per sbaglio mi volto e non so come, in mezzo a tutta questa gente... riesco a vederla! Il desiderio di vederla è così forte che mi fa credere di averla così vicina, a pochi metri di distanza...

E invece no! E' proprio lei! E' proprio qui!

Con lei c'è Sean e man mano che mi sposto vedo che sta parlando con qualcuno, non posso crederci!

Quello è Jordan!

Che sta facendo? Si è già consolata riprendendosi a quello!

Qui sono invisibile ai suoi occhi e per questo motivo mi blocco in questo punto per capirci meglio qualcosa.

Intanto Walter torna indietro a cercarmi.

- Ma che fai qui fermo? Andiamo...

- Devo bere...

- Ok allora andiamo a prendere qualcosa, vengo con te!


Ci allontaniamo nella parte opposta del locale, dove da qui è impossibile continuare a vederla. Mi ribolle il sangue a pensare che quell'idiota possa toccarla, veramente non voglio che nessuno la tocchi a parte me!

Ma lei mi ha rifiutato!

Le ho detto che volevo lei, quel giorno in aula, e lei non mi ha voluto!

Sono confuso e curioso al tempo stesso.

Bevo velocemente qualunque cosa ci sia dentro questo bicchiere, per poter tornare al punto in cui l'ho vista... sono in preda al panico. Lei non c'è più, dove sarà andata? Non sarà mica...

No! Ma che vado a pensare...

Ritorniamo in saletta dagli altri, mentre resto assorto tra le mille domande che prendono il sopravvento.

L'euforia di Walter distoglie la mia mente, ed è lì che la vedo davanti a me, in piedi con i suoi amici, davanti ai nostri divanetti. Walter la abbraccia con troppa gioia per i miei gusti e credo che anche lei ne sia rimasta sorpresa.

- Maledizione!


L'intenzione era di dirlo tra me e me, nella mia mente, ma ovviamente mi sono fatto sentire.

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