CAPITOLO 1

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Si alzò e ,di corsa, andò a farsi la doccia: era in ritardo. Tutta colpa di quello stupido sogno pensò, diventando immediatamente rosso fuoco, per poi scuotere la testa come per eliminare l'immagine di Oikawa dalla sua mente e scacciare i pensieri ,decisamente poco casti, causati dal sogno appena fatto.
Finito di lavarsi, si vestì, fece al volo la colazione e , dopo aver preso il borsone di pallavolo e le chiavi, uscì di casa dirigendosi verso la sua destinazione che si trovava a 10 minuti dalla sua abitazione : la casa di Oikawa.
Finalmente vide la sua figura slanciata sporgersi per salutarlo mentre il leggero vento primaverile gli scompigliava dolcemente i capelli ribelli.
-Iwa-chan!- esordì Oikawa dirigendosi verso di lui e abbracciandolo - mi ero preoccupato! Di solito non arrivi mai in ritardo-
-Oi tutto bene, non ti preoccupare Shittykawa. Non avevo messo la sveglia, scusa- disse dandogli una pacca sulla spalla
-Nessun problema, Iwa-chan!- rispose l'altro staccandosi dall'abbraccio -Andiamo?-
-Andiamo-
Si diressero verso la palestra dove gli altri componenti del club li stavano aspettando per giocare una partita con la johnzeji, ovviamente era una semplice amichevole; tuttavia Iwaizumi non ne era felice poichè non aveva la minima voglia di incontrare quell'egocentrico di Yuji Terushima, il capitano della Johnzeji.
-IWA-CHAN!-
Sobbalzò e si girò verso Oikawa
-Hai la testa fra le nuvole, come mai? Non è da te anzi, di solito sono io quello che si comporta così quindi vedi di non ricopiarmi- continuò il castano dandogli amichevolmente una pacca sulla schiena
Il moro scoppiò a ridere e ,con il sorriso sulle labbra, guardò l'altro senza dire nulla: non serviva; Oikawa sapeva che lo stava appena ringraziando. Era felice.
Felice che la persona che amava percepiva ogni suo minimo cambiamento di umore.
Felice che Oikawa non smettesse mai di guardarlo o di parlargli.
Felice di vedere il suo volto e di sentire quella meravigliosa risata che lui adorava.
Era felice poichè poteva stargli accanto sempre.
Purtroppo la sua gioia fu ridotta a brandelli proprio da Terushima che, non appena vide Toru, si fiondò su di lui facendolo quasi cadere
-Toru!-
-Oi ciao- rispose senza troppo entusiasmo l'altro
-Senti, vado dritto al punto- esordì-posso parlarti in privato?-
Il cuore di Iwaizumi perse un battito.
Il capitano della Johnzeji non poteva provare qualcosa per il suo capitano, non poteva essersi innamorato di quel sorriso ammagliante, di quella risata incantevole, di quel suo fisico perfetto, di quel carattere adorabile, dei suoi modi di fare, anche se a volte infantili, dei suoi occhi color nocciola che nascondevano uno sguardo caldo e sicuro, dei suoi capelli ribelli eppure così belli....
Ma ciò che gli fece crollare il mondo addosso fu la risposta affermativa di Toru.
No, non può essere pensò Iwazumi mentre provava a trattenere le lacrime che cercavano di uscire,con forza, da quei suoi occhi follemente innamorati

Resta-Iwaoi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora