CAPITOLO 67

869 53 19
                                    

OIKAWA'S POV
-Allora vai da lui: non perdere tempo-
Quella frase lo stupì: non avrebbe mai pensato che, in una situazione del genere, quell'energumeno lo spronasse anzi aveva sempre pensato che, qualora si fosse creata una crepa nel suo rapporto con Iwaizumi, Ushijima non avrebbe esitato nemmeno un secondo per avvicinarsi ad Oikawa.
Mi sono sbagliato su di lui.
È una brava persona...
Cioè non sempre, ma ora sì.
Devo andare da Iwa-chan
Voglio vedere Iwa-chan
Desidero scusarmi con lui
Spostò la sua attenzione sull'asso della Shiratorizawa e vide che era pronto: aveva già avvicinato la carrozzina al letto.
Aveva uno sguardo triste e l'alzatore poteva immaginare il motivo e, benchè fosse consapevole che la colpa fosse sua e che l'azione successiva avrebbe aumentato la tristezza del rivale, non cambiò idea.
Non avrebbe mai potuto: il suo cuore apparteneva solo allo scorbutico e severo asso dell'Aoba.
E niente e nessuno avrebbe potuto cambiare o spezzare o indebolire questo sentimento.
Osservò le sue braccia e, non curante delle varie flebo a cui era sottoposto, si tolse, ovviamente in malo modo, gli aghi dalla pelle ferendosi e facendo fuoriuscire il sangue.
Tuttavia non se ne curò: avrebbe raggiunto il suo obbiettivo a tutti i costi.
Avrebbe raggiunto il suo ragazzo.
Sarebbe stato sincero con lui.
Gli avrebbe confidato tutte le sue paure.
Avrebbe fatto di tutto per riaverlo di nuovo al suo fianco.
Sorretto da Ushijima, salì sulla carrozzina non curandosi minimamente del dolore al ginocchio: la sua meta era più importante.
Ushijima spinse la sedia a rotelle fuori dalla stanza in cui si trovava e si diresse in corridoio che, per loro fortuna, era quasi vuoto.
Iwa-chan sto arrivando
Velocemente perlustrarono il piano ma senza successo: non era lì
-Proviamo con l'altro - disse il capitano della Shiratorizawa, dirigendosi verso l'ascensore.
Oikawa rimase ulteriormente sorpreso e pensò che, forse, avrebbe trovato anche lui la sua anima gemella; certo magari avrebbe dovuto cambiare qualcosa del suo carattere e avrebbe dovuto cercare di capire cosa fosse l'umorismo, ma era sempre meglio di niente.
Il 'viaggio' in ascensore fu così lento tanto da far vagare troppo la mente di Toru.
E se non mi volesse più?
E se non accettasse le mie scuse?
E se non volesse un fidanzato così?
E se non fosse più qui all'ospedale?
-Non angosciarti. Lo troverai-
-Grazie...per tutto. Forse, ma dico forse, non sei così male. Non avrei mai pensato di ritrovarmi in una situazione del genere con te e capisco lo sforzo che stai facendo-
-Non farti scappare quest'occasione-
Si scambiarono una breve ma sincera occhiata e, non appena l'ascensore si aprì, Ushijima iniziò a spingere la carrozzina più velocemente possibile per permettere alla persona, seduta su quel mezzo, di potersi chiarire con il suo amato.
IWAIZUMI'S POV
Era scioccato.
Era distrutto.
Era...non sapeva neanche lui definire la sensazione che provava nel petto.
Forse era deluso. Sì, decisamente sì.
Non si aspettava una reazione del genere da Oikawa.
Ovviamente era consapevole che niente sarebbe stato come prima ma non avrebbe mai pensato ad uno scenario del genere.
Era come se tra loro due ci fosse un muro, costruito su quei numerosi anni di amicizia, di avventure, di segreti che, sotto il peso di questo, erano andati distrutti.
Perché devi sempre rendere le cose più diffili di quanto già lo siano?
Perché hai eretto questo muro con me?
Possibile che, dopo quello che hai passato, non ricordi che puoi sempre contare su di me?
Possibile che tutto quello che abbiamo creato, debba andare distrutto?
Perché ci dobbiamo fare del male?
Sbuffò, alzandosi dalla sedia sulla quale era seduto e, quando stava per aprire la porta che lo avrebbe condotto fuori da quel posto, lo udì.
Sentì la voce di Toru chiamarlo
-IWA-CHAN!!!!-
OIKAWA'S POV
Urlò per attirare la sua attenzione e lo vide girarsi: era arrivato in tempo.
Erano ancora troppo distanti per i suoi gusti, visto che voleva stringerlo a sé e non lasciarlo mai più.
Lo vide sorridere e dargli le spalle.
No, ti prego no
Non andartene.
No.
Iwa-chan.
Devo fare qualcosa.
-Fammi andare il più velocemente possibile, per favore-
Oikawa, con questa frase, intendeva che Ushijima sarebbe dovuto andare più veloce, ma l'altro non lo capì.
Quello che fece dopo lasciò il 'ferito' decisamente sbalordito.
L'asso della Shiratorizawa, raccolte tutte le forze che aveva, spinse la carrozzina e la lasciò andare.
IWAIZUMI'S POV
Udì nuovamente la voce di Oikawa chiamarlo e, benché non volesse parlargli, si girò e vide il suo amato, sfrecciare, ad una velocità inaudita, verso di lui.
Subito si spaventò immaginandosi gli scenari peggiori.
Se si fosse fatto male ulteriormente al ginocchio?
Se si fosse ferito anche all'altro?
Se avesse sbattuto la testa?
Tutte queste preoccupazioni fecero sì che Iwaizumi si adoperasse per fermare la sua corsa.
Appena fu abbastanza vicino, strinse la vita del corpo, sottile, di Oikawa con un braccio mentre con l'altro cercava di non fargli sbattere il ginocchio, riuscendo fortunatamente nell'impresa.
Quanto mi era mancato tenerti tra le braccia, amore mio...
Come vorrei tornare ai vecchi tempi...
OIKAWA'S POV
C'era riuscito.
Era lì.
Non aveva lasciato l'ospedale.
Era lì.
Non l'aveva abbandonato.
Era lì e lo stava stringendo a sé.
Oikawa approfittò di quel contatto per inebriarsi dell'odore dell'altro e per sentire il suo calore.
Quanto mi sei mancato Iwa-chan
USHIJIMA'S POV
Li vide abbracciarsi e rimanere fermi in mezzo al corridoio, incuranti degli sguardi, alcuni ostili altri amorevoli, che si poggiavano su di loro.
Sorrise tristemente per poi andarsene.
Il mio lavoro qui è finito, spero che riuscirò a dimenticarti.
Non buttare quest'occasione
IWAIZUMI'S POV
Lo strinse di più a sé e lo sorresse, temeva infatti che si potesse spezzare da un momento all'altro, visto che era dimagrito tanto.
Sarebbero rimasti così per sempre se una donna non si fosse messa ad urlare.
-STA SANGUINANDO! INFERMIERA VENGA, VENGA!-
Iwaizumi alzò la testa e, quando capì che la signora stava guardando nella loro direzione e stava indicando Oikawa, poggiò la sua attenzione su di lui e, solo in quel momento, si accorse del sangue che scendeva dalle sue braccia.
-CHE CAZZO HAI FATTO?!-
Vide Toru scoppiare a piangere e sussurrare tra le lacrime ' scusa Iwa-chan, non mi lasciare. Dovevo fare in fretta...te ne stavi andando'
Per tutta risposta, Iwaizumi lo strinse a sé con più convinzione e, seguendo l'infermiera, lo riportò nella sua camera.
OIKAWA'S POV
Non prestava minimamente ascolto a quello che il medico gli stava dicendo perché, lì vicino a lui, Iwaizumi era intento ad osservarlo ed a stringergli la mano.
Era al settimo cielo: il suo asso era lì accanto a lui.
Appena furono soli, Oikawa lo abbracciò stringendolo a sé.
-M-mi sei mancato...mi è mancato tutto questo- sussurrò sul suo collo
-Non fare più una cosa del genere, capito?! Che fretta avevi?! Se anche me ne fossi andato, avresti potuto chiamarmi, no?!-
-Voglio parlarti qui e ora. Non sarebbe stata la stessa cosa, Iwa-chan-
Iwaizumi annuì ma mai si sarebbe aspettato un discorso del genere da Toru, un discorso capace di farlo rimanere senza parole.
-Iwa-chan, io ti amo: desideravo da così tanto tempo essere il tuo ragazzo che, non appena ci siamo detti ciò che provavamo, ero al settimo cielo. Non ci potevo credere: il ragazzo che avevo sempre amato provava la stessa cosa per me, mi  sembrava di essere in un film, Iwa-chan.
Hajime, quando sono stato rapito e... quando lui...lui ha abusato di me...-
A quelle parole, vide l'asso irrigidirsi e stringere le mani in due pugni e, quando Oikawa osservò che le nocche stavano diventando bianche, poggiò le sue mani su quelle dell'amato e, non appena notò che si era calmato, si apprestò a continuare
-Non è colpa tua Iwa-chan, anzi. Se solo ti avessi detto la verità non sarebbe mai successo, ma non avrei mai potuto rischiare che ti facesse del male... comunque dicevo...quando è successo tutto questo casino con il maniaco, sono riuscito a resistere grazie a te. Ripensavo ai momenti passati insieme e, il tuo ricordo, mi ha dato la forza per andare avanti.
Ovviamente ci sono stati momenti in cui cedevo, per esempio quando ho creduto che fossi morto.
Tuttavia sono sempre stati maggiori i momenti in cui volevo resistere.
Iwa-chan, appena ti ho visto sono stato felicissimo, ma che dico: ero al settimo cielo.
Ti giuro che avrei voluto saltarti addosso, stringermi a te e dimostrarti tutto quello che provavo ma non ci sono riuscito: avevo ancora addosso tutto ciò che lui mi aveva fatto.
Scusami per non essermi reso conto di quanto tu avessi sofferto: ho pensato solo a me e me ne pento perché tu per me ci sei sempre.
Iwa-chan, io non voglio perderti.
Lo so che sono egoista.
Sono consapevole che ti sto chiedendo un favore enorme.
So che meriti di più.
So che potresti avere un ragazzo migliore, meno incasinato, meno 'sporco' a causa del tocco di altri.
So che mi ero promesso di lasciarti andare, ma non ci riesco.
So che non sarà facile e che sarò irascibile, ma ti giuro che cercherò ti provarci.
Proverò a superare tutto.
Lotterò.
Farò l'operazione: ho paura di non riuscire più a rialzarmi, di non poter più essere come prima, ho il terrore di ricadere in quel periodo buio.
Ma se sarai al mio fianco, ci riuscirò.
Perciò ti prego.
Ti prego, amore mio: resta-
-Resterò per sempre. Non importa cosa accada: la supereremo insieme, amore-








Eiii
Iwaoi canon, ovviamente
Lo so che il discorso di Oikawa è decisamente sdolcinato ma, secondo me, in un momento del genere è normale.
Volevo farlo un po' più particolare ma spero che così vi piaccia lo stesso.
Mancano pochi capitoli, credo due
Nel prossimo capitolo vi dirò quale potrebbero essere le prossime storie che pubblicherò.
Spero vi piaccia ☀
Come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate 💞🎈

Resta-Iwaoi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora