CAPITOLO 37

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OIKAWA'S POV
Mi fa male.
Basta.
Lo colpì di nuovo
Basta, basta, basta
Ancora
Sentiva la pelle bruciargli a causa delle ferite e gli occhi pizzicargli, segno che, presto, dai suoi occhi sarebbero uscite altre lacrime
No, non gli darò questa soddisfazione
Resisterò
-Cambiato idea?- gli sussurrò all'orecchio
Si morse le labbra e scosse la testa, preparandosi a ricevere di nuovo la frusta sul suo petto, ma non accadde.
-Stai tremando eppure non demordi, eh?-
-N-n-non mi toccare- bisbigliò non appena il maniaco gli aveva accarezzato il viso
Rise.
Ancora quella maledetta risata.
Quel suono di solito non preannunciava nulla di buono eppure, ancora una volta, Oikawa ci sperò.
Confidò che a quella persona, che era di fronte a lui, fosse tornata la salute mentale. Chi, se non uno psicopatico, avrebbe potuto trattarlo e maltrattarlo in quel modo? Chi avrebbe potuto comportarsi così con la persona che lo affascinava?
Ma si era sbagliato e lo capì non appena lui parlò.
-Forse non hai capito la tua posizione, di nuovo. Insomma non ci vuole un genio, no? Pensavo fossi più perspicace. Fanno capitani anche gli asini?-
Questa volta fu l'altro a ridere, provocando il disappunto del rapitore
-Sono consapevole della situazione in cui mi trovo, non credere che non l'abbia capito. Quello che non comprendo è il tuo comportamento-
-Davvero? Eppure è così chiaro-
-Perché? Perché una persona dovrebbe ferire il suo idolo? Se davvero mi ammiri, perché mi fai questo? Perché mi ferisci? Perché fai del male alle persone a cui tengo di più al mondo? Perché vuoi distruggermi?!-
Questa volta la risata fu, a parere di Toru, ancora più agghiacciante.
-Sei divertente lo sai? Ed anche un po' sfacciato. Sei borioso: nessun sano di mente si rivolgerebbe così a colui che lo ospita così-
-TU MI HAI RAPITO! NON MI HAI ACCOLTO!-
Uno schiaffo gli colpì il viso.
-Ti ho detto di non parlarmi così: posso rifarlo se non capisci. Poi non è vero, tu mi hai seguito e sei arrivato qui con le tue gambe. Non dare la colpa a me se cambi opinione così facilmente-
-Cosa?- bisbigliò- mi hai portato qui con l'inganno-
-Non è vero: hai voluto seguire un fan di un tuo amico. Questo ci porta alla conclusione-
-Quale? Che sei uno sporco maniaco?-
-No, ma grazie per il complimento-
-Non lo era- protestò
Gli colpì nuovamente la faccia, facendogli uscire del sangue
-Sei molto sgarbato. Comunque il punto d'arrivo di tutto questo discorso è che la colpa è- si fermò incitandolo a continuare
Se gli rispondo in modo sbagliato mi picchierà di nuovo. Userà di nuovo la frusta? O farà di peggio?
Non mi posso piegare ai suoi giochetti...se lo facessi chissà cosa potrebbe fare?
-Sto aspettando- gli intimò
Toru chiuse gli occhi e rispose
-Tua-
-No, piccolo mio. Vedi? Non ti è tutto chiaro. Apri gli occhi-
Percepiva che si stava avvicinando, così fece come aveva detto.
-Non ti colpirò, tranquillo. Non ferisco senza una buona motivazione-
Quella di prima era una buona giustificazione?!?!
-Adesso ti fornirò la risposta così che non si debba più tornare sull'argomento. Presta attenzione, ok?-
-S-s-ì-
-La colpa è di Iwaizumi Hajime-
-Cosa vai blaterando?!-
Si avvicinò ulteriormente a lui e, tirandogli i capelli, gli alzò il volto
-Questo comportamento non mi piace, piccolo. Comunque ho detto la verità: è colpa del tuo Iwa-chan-
Sono consapevole che non sia una mossa intelligente da fare, ma non posso rimanere a guardare ed assecondarlo mentre lo offende. Mentre offende la persona più importante di tutta la mia vita.
Quel ragazzo che mi è stato sempre vicino.
Quegli occhi che, dopo l'infortunio, non mi hanno lasciato mai da solo.
Quella bocca dalla quale uscivano numerosi nomignoli ma altrettanti complimenti.
Quelle braccia che mi hanno protetto e fatto sentire al sicuro.
Quel sorriso che mi scaldava il cuore.
Quel ragazzo che io amo ed amerò per sempre.
Così lo fece: disse quello che pensava, cosciente che non ne sarebbe uscito nulla di buono.
-Non dire stronzate. La colpa è solo tua, M A N I A C O-
Un calcio ed un pugno lo colpirono sullo stomaco, facendogli perdere il fiato e si sarebbe accasciato a terra se quelle catene non lo avessero sostenuto.
-Ora mi ascolti bene: non sarò così gentile la prossima volta. Non incolpare me: cosa ti ho fatto di male?. Non rispondere, ti potrei anche uccidere qualora quello che uscisse dalla tua bocca non mi piacesse, ok?-
Annuì
-L'errore l'ha fatto lui: come ha potuto pensare di innamorarsi di te? E di poterti avere solo per lui? Una tale bellezza va condivisa-
Oikawa sgranò gli occhi
È completamente pazzo!
Devo contenere la mia rabbia: o qui finisce male, per me.
-Concordi?- chiese sorridendogli
E, nonostante il fatto che poco prima il capitano dell'Aoba fosse dell'idea di non insultarlo, la domanda postagli gli fece perdere la pazienza.
E disse, con voce tremante, una fatidica parola -No-
Il maniaco schioccò la lingua con disappunto per poi sorridere sornione ed esclamare
-Ah ho capito: adori farti picchiare da me, vero? Per questo continui a contraddirmi. Tranquillo, non riceverai solo schiaffi e pugni. Essendo un tuo fan devo anche dimostrarti amore, no?-
Oikawa tremò: si stava avvicinando pericolosamente alle sue labbra.

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