CAPITOLO 32

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Era passato un giorno da quando Hajime era ritornato a casa, ma a Toru sembrò di non vederlo da settimane e questa sensazione, unita a quella costante di essere osservato, lo distruggeva.
I due si sentivano ogni giorno ma a lui non bastava: voleva averlo lì. Ogni tanto facevano delle videochiamate ma questo serviva solo a mettere tristezza ai due: erano lì, uno di fronte all'altro, ma non si potevano toccare poiché vi era uno schermo a dividerli.
Ogni tanto Toru piangeva, accarezzando la figura dell'asso sullo schermo e l'altro cercava di consolarlo ed era proprio la situazione in cui si trovavano ora.
-Ei, non fare così-
-S..s..scusa I..Iwa-chan-
-Mi dici cosa succede?- chiese passandosi una mano sul volto
-N..n..niente-
-Ti scrive ancora?-
Oikawa scoppiò a ridere e si asciugò le lacrime
-No-
-NON MENTIRMI!-
-Iwa-chan, non lo farei mai: è così assurdo piangere perché voglio essere insieme al mio ragazzo e farmi stringere e baciare da lui?-
Hajime divenne paonazzo
-Sei tu che me lo hai chiesto, Iwa-chan!-
-Mi manchi anche tu, amore-
Il suo cuore iniziò ad accelerare al sentir uscire dalle labbra di Hajime, quella parola.
-IWA-CHAN! Lo potresti ripetere?-
-SHITTYKAWA, accontentati e non fare storie perché non lo ripeterò-
-Cattivo, Iwa-chan-
-Capitano! Ti dobbiamo fregare il tuo fidanzato ma non facciamo nulla di peccaminoso- s'intromise Makki ridendo
-Ci sentiamo, Toru-
-Ciao, Iwa-chan-
Appena chiuse la chiamata, Oikawa aprì il biglietto che aveva trovato, diceva solo: Questa sera avrai una sorpresa, piccolo
Si passò una mano sul viso: da quando se ne era andato Iwa-chan, i messaggi erano aumentati e con essi anche il terrore che, quel maniaco, potesse toccarlo. Così, tormentato da questo pensiero, non riusciva a prendere sonno e trascorreva alcune notti a guardare il cielo, pentendosi di quella volta quando aveva rifiutato la proposta di Hajime di osservare le stelle insieme.
Ultimamente si stava pentendo di tutto: di non aver trovato il coraggio per riferire all'asso i suoi sentimenti, di essere andato al ritiro, di non aver trascorso più tempo insieme.
-Oikawa, stiamo per iniziare-
-Oh Freschezza-kun, arrivo-
-Cosa succede?- chiese l'albino sedendosi accanto a lui
-Niente-
-Quindi quando piangi lo fai senza motivo?-
-Come lo hai capito?-
-Hai gli occhi rossi e il viso stanco. Sai, alcune sere ho visto che ti siedi sul balcone ad osservare le stelle-
-Ultimamente non riesco a dormire...-
-Sai anche il motivo?-
-N-no-
-Sai, anche a me manca Daichi- riprese mentre un lieve rossore si impossesava della sua candida pelle-ma siamo qui anche per la squadra...io quando non riesco a prendere sonno lo chiamo e lui mi fa compagnia finché non mi addormento-
-Che carini che siete-
Sugawara avvampò
-T-t-i stavo solo dando un consiglio. Ora è meglio andare- disse per poi alzarsi e correre imbarazzato in palestra
-Uffa, Freschezza-kun il mio complimento era serio- rispose alzandosi e dirigendosi nello stesso luogo dove era andato l'alzatore
Appena entrò lo vide: era lì sugli spalti intento ad osservarlo e a fargli l'occhiolino
Oikawa degludì.
OIKAWA'S POV
Calma, calma...non può farmi niente, non ora almeno...devo cercare di non rimanere da solo.
Non aveva detto a nessuno dei biglietti perché il maniaco lo aveva minacciato dicendogli che, la prossima volta, non sarebbe stato così gentile con Iwaizumi; inoltre aveva anche scritto che, se ci fosse stato bisogno, avrebbe fatto del male al suo Takeru e non voleva che il suo caro nipotino soffrisse per colpa sua.
Oikawa aveva sempre amato la sua bellezza perché in fondo gli piaceva essere al centro dell'attenzione e ricevere complimenti ma ora la stava odiando: per colpa del suo aspetto esteriore molti, lui compreso, avrebbero sofferto.
Sorrise: era un'arma a doppio taglio e stava scoprendo l'esistenza di quest'altro lato proprio ora.
Come al solito, fece un gioco impeccabile e la folla urlò esaltata ad ogni sua giocata
-Qualcuno di voi sarebbe disposto di frasi un paio d'ore di treno, per portare dei documenti alle rispettive squadre?- chiese il coach della Johnzeji
-IO!- urlò Oikawa alzando il braccio ma insieme a lui anche qualcun'altro aveva gridato la stessa cosa
Si girò e vide Sugawara con il braccio alzato e gli occhi stupiti.
SUGAWARA' S POV
Speravo che fosse la volta buona per rivedere Daichi e gli altri...con molta probabilità il coach della Johnzeji manderebbe me visto che non ho saltato nessun giorno ma... Oikawa è così triste...sono convinto che lui abbia più bisogno di me di ritornare...
Perdonami Daichi...
-IO NO!- urlò Sugawara
-Ah, ok- rispose il coach confuso- andrà Oikawa, purtroppo-
-Guardi che ritorno!-
-Non è per quello: non ti ritengo una persona affidabile al 100%. Non come Sugawara, tuttavia lui non vuole andare quindi sei l'unico-
Dopo che il coach finì di parlare, tutti si andarono a cambiare.
-Ei, Sugawara-
-Mh?-
-Sei sicuro? Voglio dire...io Iwa-chan l'ho già visto...se n'è andato ieri mentre tu-
-Sto bene- lo interruppe- tu hai più bisogno di vederlo. Però ti prego, non me lo chiedere più perché potrei non essere così deciso- rispose mostrandogli un sorriso spettacolare
-Allora te lo saluterò-
-Grazie mille, Oikawa. Fai buon viaggio e non litigare con Kageyama-
-L'ultima cosa non te la posso promettere- rispose ridendo e dirigendosi a prendere il treno

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