CAPITOLO 54

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OIKAWA'S POV
Percepiva perfettamente la sua pelle piegarsi sotto al peso delle lamette e fremeva di dolore e di disgusto: sarebbero rimasti i segni.
Il maniaco continuava imperterrito il suo lavoro: feriva la pelle dell'alzatore mentre continuava a strusciarsi su di lui, ansimandogli vicino all'orecchio.
-T-t-i piace vero, piccolo?-
-N-non, smettila per fav-AH-
Le parole gli morirono in bocca non appena gli conficcò una lametta nel ginocchio infortunato
-TOGLILA, PER FAVORE PER FAVORE.
FA MALE, TOGLILA-
Stava urlando per il dolore e per la convinzione, sempre più reale, che non sarebbe più riuscito ad alzarsi in quelle condizioni.
Per tutta risposta, il pervertito spinse ancora più a fondo la lametta togliendogli il fiato.
-Quanta lagna per una ferita. Ho colpito l'osso-
-Fa male- sussurrò flebilmente Toru mentre le lacrime iniziarono a scendere copiose
Chiuse gli occhi, convinto che avrebbe ricevuto altre torture invece, barcollando, il maniaco lo lasciò solo con le sue ferite e il suo sangue.
Singhiozzò: voleva togliere gli oggetti che erano incastrati sul suo ginocchio ma aveva paura che gli venisse voglia di usarle.
Aspetta... però potrei tenerle.
Se la situazione si mettesse male, potrei usarle così sarebbe tutto finito...
Se lui volesse completamente tutto il mio corpo... preferisco uccidermi piuttosto che farmi toccare in quel modo...
Io...volevo fossi tu Iwa-chan...
Non temere amore mio, fra non molto ci rivedremo nell'aldilà
Pensando ciò, estrasse gli oggetti che gli causavano dolore e li nascose dentro la federa del cuscino, che si trovava sul divano.
Potrei userle su di lui ma...ma...io... non voglio commettere omicidio...
No...
Non potrei raggiungere Iwa-chan...
Iwa-chan, ho paura...
Chiuse gli occhi e piano piano le forze lo abbandonarono
IWAIZUMI'S POV
Aveva deciso di recarsi, insieme a Makki e Matsukawa, al ritiro ma, con sua enorme sorpresa, tutti i membri della squadra erano venuti per dargli una mano.
Sorrise a ciò che gli avevano detto
-È il nostro capitano e manca anche a noi-
Iwaizumi aveva alzato lo sguardo su di loro e aveva sgranato gli occhi: stavano piangendo
Che stupido che sono stato
Come ho fatto a non rendermi conto che mancava a tutti?!
Shittykawa, dove sei?
Era andato alla polizia di quella zona che lo aveva stupito poiché aveva iniziato subito le indagini.
Iwaizumi aveva spiegato loro tutto e  chi fosse per lui il colpevole, descrivendo, per quanto la sua memoria potesse aiutarlo, le fattezze di quel ragazzo.
Tuttavia, come poteva sapere l'asso che non era lui il vero colpevole?
Come poteva minimamente sospettare che, quel ragazzo di cui aveva parlato, era solo un semplice pesciolino?
Non poteva.
Proprio come non poteva sapere che il suo ragazzo era molto vicino a lui.
Non poteva pensare che Oikawa fosse rinchiuso proprio in quell'edificio del ritiro, dove lui si trovava proprio adesso.
OIKAWA'S POV
Il suono della porta che sbatteva, lo destò dal sonno in cui era caduto e, davanti a lui, si presentò quella ragazza, di cui non ricordava il nome.
Aveva sul volto uno sguardo impaurito e, benché il capitano dell'Aoba sapesse che lo voleva aiutare, non appena avvicinò una mano ad una sua ferita, l'allontanò in malo modo.
-Smettila, mi fai rabbia quasi quanto lui.-
-Cosa? Io ti sto aiutando!-
-Cos'è lo fai per non sentirti in colpa? Stai cercando una via di mezzo per avere salva la pelle?
Sei molto sveglia, non credevo sai?
Ci vuole anche molto menefreghismo per comportarsi come stai facendo tu.
Aiuti il maniaco a catturarmi ma allo stesso tempo mi mandi indizi e mi curi. Ho capito perché lo fai: nel caso in cui la polizia non mi trovi, lui non ti farà nulla perché lo hai aiutato ma, nella situazione opposta, cioè nel caso in cui io esca da qui, avrai una pena ridotta o forse speri che io ti scagioni.
Mi irritano le persone che stanno nel mezzo-
-Non sai niente, blateri e basta- rispose lei, iniziando a curarlo
-NON VOGLIO IL TUO AIUTO!- le urlò, facendola sussultare
-Non dire scemenze: guarda come sei ridotto! Le ferite si infetteranno!-
Oikawa poteva perfettamente udire un tono di stizza nella sua voce, ma non gli importava: per lui, anche lei aveva causato la morte di Iwa-chan.
Il suo Hajime era morto per colpa della ragazza, dei due ragazzi e, soprattutto, per colpa sua.
Che diritto aveva di sperare ancora?
Se le ferite si fossero infettate, magari avrebbe svolto senza indugio la sua scelta.
-Preferisco morire che vivere così- le rispose
-Stai delirando. Mi dici cosa gli hai detto per farti ridurre così?-
-La smetti?! Non fare il ruolo dell'amica! Mi trovo qui anche per colpa tua, cazzo!-
-Magari non avuto scelta- sussurrò con un tono di voce così basso che non si udì nulla
-NON TI SENTO! MI DAI I NERVI: SEMBRA CHE SIA TU QUELLA CHE SI TROVA NELLA MIA SITUAZIONE!-
Uno schiaffo si posò sulla sua guancia, tuttavia non percepì nulla: aveva un tocco leggero come la piuma.
Alzò lo sguardo verso di lei e la vide piangere.
Da quando sono così stronzo?!
Mio padre mi ha sempre detto di trattare bene le donne...
Però...
Non è facile nella situazione in cui mi trovo...
-Ecco..io..-
La ragazza lo zittì facendogli un segno con la mano
-Parlo io ora. È vero, non è il massimo la tua condizione, lo ammetto. Per massimo intendo che ti trovi proprio in una posizione orribile. Nonostante questo, non ti azzardare a dire quelle cose: non sai nulla, né di me né dell'altro ragazzo.-
-So quanto basta: lo avete aiutato e, oltre che per colpa mia, mi trovo qui anche per merito vostro-
La ragazza sorrise amaramente mentre si asciugava le lacrime
-È vero, ho fatto delle cose orribili per lui ma non perché volevo.
È vero, non sto al 100% nella tua situazione ma neanche la mia è quella del ragazzo è il massimo-
-Che vuoi dire?-
-Ci ricatta perché abbiamo un debito con lui-
-Cioè?-
-Io... molto tempo fa...io sono stata...- sorrise mentre delle lacrime le impedivano di parlare.
Stava tremando ed ad Oikawa quasi gli si spezzò il cuore.
-Mi drogava quindi non capivo chi fosse...poi... l'altro ragazzo ha chiesto aiuto al maniaco e con nostra sorpresa lui sapeva chi fosse. Ci ha aiutato ad incastrarlo.
Per questo, quando stava per farti la stessa cosa, sono intervenuta: era come se stessi rivivendo il fatto.
Credimi, se fosse per me non lo farei: odio vederti così anche perché sei il capitano della mia squadra preferita...
Ma vedi...lui ha delle foto...di quando...insomma...il tizio abusava di me. Mi ha ricattato dicendo che le avrebbe pubblicate o vendute.-
-Non potevate denunciarlo? Non voglio sembrare insensibile...ma... perché non avete avvisato la polizia?-
-Il ragazzo ha una sorellina un sacco adorabile e lui...l'aveva presa di mira: ci aveva detto che le avrebbe fatto del male.-
-Ok, questo l'ho già capito: so che è stronzo e senza cuore...ma la polizia?- provò di nuovo Oikawa
-Vero, non lo sai: suo padre lavora come poliziotto: è il capo e aiuta il figlio a coprire i suoi reati-
Il capitano sentì i suoi occhi pizzicargli mentre un pensiero, ormai facilmente realizzabile, si faceva spazio nella sua mente: non l'avrebbero mai trovato.





Eii
Questo capitolo è un po' soft. Mi sembrava giusto descrivere il ruolo degli aiutanti, spero non vi sia dispiaciuto.☀
Ora le cose iniziano ad essere ancora più complicate: riuscirà Oikawa ad uscire da questa situazione? La polizia corrotta sicuramente non aiuta 😨

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