CAPITOLO 40

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OIKAWA'S POV
No
Sgranò gli occhi.
Per favore, no
Riusciva a pensare solo questo mentre il rapitore aveva fatto avvicinare le loro labbra.
Oikawa non si poteva muovere: era legato al muro con le catene.
Poteva fare solo una cosa e, benché non fosse conveniente visto la sua posizione, agì ugualmente.
Gli diede una testata riuscendo ad allontanarlo.
Il maniaco schioccò la lingua in segno di disappunto.
-Ti ho detto di non toccarmi-
-Piccolo, così non va bene- rispose, avvicinandosi a lui e tirandogli i capelli in modo che non potesse muovere la testa
-Lasciami- sussurrò
Il maniaco rise per poi far avvicinare di nuovo le loro labbra.
Al quel contatto, Oikawa iniziò a tremare ed alcune lacrime iniziarono ad accarezzargli il volto: non poteva fare nulla, quel lurido uomo gli bloccava la testa e l'aveva legato con le catene.
Non poteva fare nulla.
-So che è piaciuto anche a te- continuò l'altro staccandosi
Toru sputò a terra, come per togliersi la sensazione sgradevole causatagli da quel gesto.
-Appena mi troverà, ti ucciderà-
-Chi? Il tuo ex-fidanzato?- chiese con una punta di ironia nella voce
-Iwa-chan è il mio ragazzo- sibilò- e sì, ti farà scontare tutto-
-Quell'asso da quattro soldi non ti sta cercando-
Il capitano rise
-Vuoi che ti creda?! Fammi il piacere-
-Sono passati due giorni-
Cosa? Non può essere...lui...lui..
-Ora non parli più? Quel ragazzo non ti ama! Mentre qui davanti ne hai uno che farebbe tutto per te-
-TU MI HAI CATTURATO! NON FARESTI NIENTE PER ME!-
-Gli ho lasciato un messaggio-
-Cosa?-
No...non può minacciarlo...
Io sono qui...
Lui non c'entra nulla!
Se lo ferisse, non riuscirei a sopportarlo: sarebbe come se fosse stata colpa mia.
-Già-
-Ma tu eri qui...come-
-Ho i miei aiutanti- sogghignò
-Smettila-
-Sei ancora più bello quando tremi. Perché non continuiamo quello che stavamo facendo prima? Magari questa la togliamo- disse avvicinandosi a lui e strappandogli la maglia.
Oikawa sgranò gli occhi.
No...
Per favore no...
Il maniaco s'impadronì nuovamente delle labbra dell'alzatore
Voglio che sia Iwa-chan a toccarmi...
No...
Non lo sopporterei
Sentì qualcosa premere sui suoi denti
Sussultò.
-Apri questa bocca, piccolo- gli bisbigliò l'altro, staccandosi per un momento dal bacio
-N-N-NO- rispose cercando di svincolarsi dalla prese del suo aggressore
-TU DEVI UBBIDIRMI, CAPITO?!-
No...di nuovo quell'espressione
No...
Ora mi farà del male.
Iwa-chan, dove sei? Ti giuro che io non voglio baciarlo.
Io non voglio.
-Apri- ripeté
Non avvicinarti
-Apri-
Non toccarmi
-Sto perdendo la pazienza-
Oikawa scosse la testa.
Il maniaco schioccò la lingua e gli tirò di più i capelli, provocandogli dolore e costringendolo a guardarlo.
Appena fu abbastanza vicino al suo "ospite", lo baciò e, per far sì che schiudesse le labbra, gli diede un pugno sul ginocchio.
Oikawa urlò e lui ne approfittò per approfondire il bacio.
Non voglio.
Cercò di muoversi.
Togli la tua lingua dalla mia bocca.
Gridò nel bel mezzo di quel bacio non gradito
Non voglio.
Urlò ancora.
Basta.
Fermati.
Il capitano cercava in tutti i modi di sottrarsi a quel bacio, indesiderato e fin troppo approfondito, ma non vi riuscì.
Ma il maniaco non si fermò lì: mentre lo baciava perlustrava quel petto scolpito e perfetto, lasciandoci dei graffi come a sottolineare il fatto che ora era solo suo.
Dolore: questo percepiva Toru.
Il folle spingeva con forza le sue unghie nel petto del malcapitato che non poteva fare nulla.
Così pianse finché l'altro non si ritenne soddisfatto e si staccò.
-Bravo, piccolo-
Non ricevette risposta.
Dalla bocca dell'alzatore uscivano solo singhiozzi.
Il suo corpo era scosso da essi.
I suoi occhi erano pieni di lacrime che andavano a bagnare il suo viso.
Si sentiva stanco.
Quel bacio lo aveva fatto sentire sporco e, allo stesso tempo, lo aveva spossato.
Oikawa alzò gli occhi: erano privi di qualsiasi emozione.
Non trasmettevano nulla: nè odio, nè piacere, nè paura.
Era come se la sua anima avesse lasciato il suo corpo.
Percepiva la forza che lo stava abbandonando, lasciando spazio al dolore e alla sofferenza.
Tuttavia nei suoi occhi non si leggeva niente di tutto questo: guardando quelle fessure color nocciola, chiunque avrebbe detto che erano spente ed insensibili.
Sì perché ora, dopo quel dannato bacio con la lingua e dopo il suo tocco, Oikawa era semplicemente un corpo che aveva perso la voglia di vivere.


Eii
Eccomi con un capitolo un po' triste: Oikawa siamo tutti con te.
Io me l'immagino così Toru: sconvolto e "traumatizzato" per essere stato sfiorato da lui.
Insomma, chi non ne rimarrebbe terrificato?
Grazie a tutti quelli che supportano la mia storia☀💞

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