CAPITOLO 24

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IWAIZUMI'S POV
-Sai, non avrei mai pensato che ti vergognassi di condividere il futon con qualcuno-
-N-n-on è vero- rispose
Tuttavia le sue parole contrastavano con il suo comportamento, infatti Oikawa aveva lo sguardo rivolto a terra e stringeva il bordo della sua t-shirt tra le dita.
Chissà se anche con Ushijima era così agitato oppure no...
-Non lo pensare, Iwa-chan! Mi fai stare male- disse spostando la sua attenzione sull'asso che era decisamente molto più interessante del pavimento
-Non stavo pensando proprio nulla-
-Ushijima non è importante quanto te, Iwa-chan...per questo ecco io...-
Iwaizumi rise alla vista di un Oikawa imbarazzo che cercava di trovare le parole giuste per concludere la frase mentre si toccava ripetutamente i capelli, a disagio
-Sei adorabile, Toru- rispose avvicinandosi a lui e prendendogli la mano per condurlo nel futon.
-Sei spaventato?-
-Mmm, possiamo non parlarne per favore? Voglio godermi questo momento insieme a te, Hajime- esordì stringendosi all'asso e poggiando la testa nell'incavo del suo collo che baciò.
-Per una volta hai ragione, Shittykawa- disse Iwaizumi avvolgendo con le sue braccia il suo ragazzo che, soddisfatto, sorrise sul suo collo
-Buona notte, Toru.-
-Buona notte, amore- rispose lasciandogli un passionale bacio sulle labbra, per poi tornare nella posizione in cui era prima. Hajime ancora si doveva riprendere dalle parole appena sentite.
Amore ? Be' in fondo non suona male...
Poco dopo Oikawa si addormentò con un sorriso sulle labbra mentre l'altro non ci riusciva
Assurdo riesci a dormire anche in un momento come questo, un maniaco ti sta cercando e riesci ad appisolarti così, come se niente fosse... Ora che ci penso ti sei fatto tutto il viaggio da solo per venire qui nonostante sapessi che qualcuno ti stesse osservando...
Mi dispiace, se non ti avessi ignorato non avresti fatto il viaggio da solo...al solo pensiero che il/la maniaca potesse starti vicino e farti del male mi fa venire voglia di picchiarlo...
Mmm comunque è intelligente: scrive i biglietti al computer così da non farci capire se sia una donna o un uomo. Però è difficile che una donna possa rapirlo...non può avere la stessa forza di Toru, no? Però...nessuno sa che in realtà non è interessato al genere femminile...
E se fosse quella ragazza di cui mi ha appena accennato?
Però per seguirlo deve sicuramente lavorare con qualcuno...
Lo squillo del suo telefono lo destò
-Pronto?- disse sottovoce
-Figliolo, ho visto il tuo messaggio. Sto tornando a casa e riparo la finestra. A dire il vero sto entrando adesso a casa.-
-Ok, arrivo-
Dopo aver riattaccato il telefono, diede un bacio sulla fronte al suo ragazzo e scese le scale trovandovi il padre
-Ma come è successo?-
-Qualcuno ha tirato una pietra-
-Ahh, questi vandali... però non è da te-
-Come scusa?-
Che lo avesse capito? Che avesse capito che qualcuno stesse minacciando lui e Toru?
Hajime sperava con tutto sé stesso di no perché non voleva coinvolgere il padre
-Di solito non ti spaventi per queste cose. Non mi fraintendere: aiuto volentieri mio figlio-
-Oikawa si è spaventato...-
-Ahhh adesso è tutto chiaro. È tornato a casa?-
-È rimasto a dormire qui, si è portato il futon- mentì
-Sono contento, è proprio un bravo ragazzo. Non a caso è anche il capitano della squadra dove giochi...
Ecco fatto: per ora ho coperto momentaneamente il buco, domani farò venire qualcuno ad aggiustarlo.-
-Grazie papà-
-Nulla. Io ora vado a riprendere tua madre in aereoporto. Mi porto le chiavi, buonanotte-
-Notte-
Dopo che il padre chiuse la porta, aspettò qualche minuto per poi tornare di sopra.
Fortunatamente Toru ancora dormiva. Sorrise nel vederlo così sereno.
Aveva deciso: sarebbe rimasto sveglio tutta la notte affinché non gli succedesse niente
Il suo telefono squillò: Makki
-OH-
-Quindi a che ora si parte domani?-
-Eh?-
-Ma come non ti ricordi? Hai organizzato la festa a sorpresa per il tuo F-I-D-A-N-Z-A-T-O- disse scandendo molto bene l'ultima parola
-Ricoradati che dobbiamo portare anche la torta-
-Matsukawa?-
-Abbiamo chiarito-
-Meno male!-
-Non divagate voi due! E rispondi Iwaizumi che noi avremmo altro da fare!-
-Non cambi mai eh? Allora la festa è spostata a casa mia-
-In che senso?-
-Ho capito, andiamo a prendere il capitano e lo portiamo lì- ipotizzò il tinto
-No! È qui...-
-EH?!-
-Mi ha fatto una sorpresa...non gli rispondevo al telefono così ha deciso di venire qui-
-EH?!-
-Ci siamo baciati-
-Finalmente!-
-Certo che siete lenti, eh- aggiunse Makki
-Dai, tesoro meglio tardi che mai-
-Hai ragione-
-Ragazzi ci sono ancora!- fece notare l'asso
-Mmm lo vedo che ci sei ancora Iwa-chan, dai torna sotto il futon insieme a me- lo pregò Oikawa che si era svegliato
-Alla faccia dello essere lenti- rise Matsukawa
-Domani alle 10. Avvisate gli altri-
-Perchè qualcuno qui ha da fare, eh? Sporcaccioni- lo provocò Makki
-Piccolo, noi non possiamo proprio parlare-
-In effetti, noi non siamo da meno ahahahah-
-SIETE SENZA PUDORE! A DOMANI-urlò riattaccando il telefono mentre Toru lo guardava con fare interrogativo
-Tutto ok, non ti preoccupare. Ah papà ha riparato la finestra: ha messo una soluzione momentanea- rispose per poi baciarlo e ricadere dentro il futon insieme a lui
-Non vedo l'ora che il ritiro finisca, Iwa-chan così non dovremo stare lontani-
-Anch'io, Shittykawa. Ora dormi che domani dobbiamo partire-
-Va bene, mammina-
-Che hai detto?!- chiese Iwaizumi iniziando a fargli il solletico
-Ahahahahh, basta Iwa-chan. Scusa, scusa ahahah. Ok basta, dormo promesso!-
Soddisfatto, Hajime smise di dargli fastidio e lo strinse a sé come se avesse paura di perderlo da un momento all'altro.

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