CAPITOLO 35

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OIKAWA'S POV
Si sentiva scombussolato: il ginocchio gli doleva proprio come la testa.
Non ricordava cosa fosse accaduto dopo che era entrato nella botola. Gli tornava in mente solo il dolore dell'ago mentre entrava prepotentemente nella sua pelle e poi buio.
Aprì gli occhi sperando che fosse stato solo un sogno, tramutato poi in incubo, e che si sarebbe ritrovato, davanti a sè, Hajime che gli sorrideva e gli diceva di amarlo.
Le sue labbra si unirono in un sorriso che, scomparve, non appena vide la cruda realtà: davanti a lui non c'era il suo amato Iwa-chan, bensì il maniaco che lo guardava passandosi la lingua sulle labbra.
Sussultò.
-AIUTO, QUALCUNO MI AIUTI!!!-
-Non possono sentirti- rise
-Certo come no, vuoi che ti creda, eh?!-
-È insonorizzata: se vuoi urlare perché non hai niente da fare, accomodati oppure, se vuoi, posso farti gridare io-
Oikawa sbiancò.
-Perchè?-
-Perchè cosa? Perché ti ho legato al muro con delle catene? Perché ti ho portato qui? Perché ti cercavo?-
-S-s-ì- sussurrò Toru
-Ma dai! Davvero non lo hai capito? Perché sei dannatamente stupendo-
-Ma...tu...sei un fan di Iwa-chan-
Una fragorosa risata si sparse per la sala.
-Per carità, io lo odio: lo vorrei U C C I D E R E- rispose scandendo bene l'ultima parola ed avvicinandosi al capitano dell'Aoba
-No...- bisbigliò mentre alcune lacrime gli solcavano il viso
-Shhh, va tutto bene: ci sono qui io- disse, asciugandogliele
-Non mi toccare- ringhiò
-Oh piccolo mio, stanne certo non ti toccherò soltanto-
Oikawa tremò e cercò invano di liberarsi: delle catene lo tenevano legato per i polsi e per le caviglie.
-Era una copertura- iniziò il maniaco- così voi avreste badato solo al mio amico e non a me: sapevo che il trucco degli occhi avrebbe funzionato.
Non ti sei mai chiesto perché portassi gli occhiali nonostante il fatto che stessimo al chiuso? Guarda come sono cremisi i miei occhi, amore mio-
-NON TI AZZARDARE A CHIAMARMI COSÌ- urlò
L'altro schioccò la lingua
-Forse non hai capito la tua posizione in questa situazione, capitano- sottolineò
-Non me ne frega niente: solo Iwa-chan può chiamarmi così e appena mi troverà-
Venne interrotto da una risata prodotta dall'uomo di fronte a lui che, dopo essersi ripreso, parlò
-Vedi? Avevo ragione, non hai compreso completamente la circostanza: tu rimarrai qui. Lui non ti troverà mai-
-Non è vero. Lui non si arrenderà mai: continuerà a cercarmi e smetterà solo quando sarò tra le sue braccia- rispose, cercando di controllare la paura e i brividi che gli percorrevano, insistentemente, il corpo.
-Qualcuno qui è innamorato- lo schermì, procurandosi un'occhiataccia dal diretto interessato, ma non curante, continuò- qualcuno qui è innamorato della persona sbagliata. Ma ti farò cambiare idea: oh sì, eccome se ti farò mutare la tua opinione-
-Slegami-
-Ti facevo più intelligente-
-Per favore- lo supplicò- il ginocchio-
Non sapeva dire quanto tempo fosse passato ma le sue gambe faticavano a sorreggerlo: era da quando si era svegliato che era in piedi e, la parte infortunata dell'atto inferiore, ne stava risentendo.
-Ti fa male, piccolo?- chiese avvicinandosi a lui
Oikawa degludì per poi far uscire un debole -sì- dalle sue labbra
-Ok, allora ti libero-
-Grazie!- urlò con gli occhi gioiosi fissando il ragazzo di fronte a lui che rideva - Perché rid-
Non riuscì a finire la frase perché il maniaco gli aveva assestato un pugno sul ginocchio.
Dolore, solo dolore.
Percepiva solo questo spargersi dalla zona colpita per tutto il corpo.
Gridò come non aveva mai fatto mentre altre lacrime, generate sì dal colpo ma anche dal terrore, si spargevano sul suo, ora pallido, volto.

Ecco qui un nuovo capitolo!
Oikawa se la sta vedendo brutta, riuscirà a trovare un modo per uscire?
Essendo la prima volta che scrivo una cosa del genere, spero di avervi trasmesso tutte le emozioni provate da Oikawa
Spero vi piaccia ☀🎈

Resta-Iwaoi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora