CAPITOLO 5

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IWAIZUMI'S POV
Dov'è?! Dov'è?! E se gli fosse successo qualcosa?! Se ,agitato com'era, avesse attraversato la strada senza guardare se passasse qualche macchina?!
Era la quinta volta che provava a chiamarlo al telefono ma invano... Oikawa non rispondeva..
Aveva perlustrato tutto il cortile della palestra e anche gli spogliatoi ma non aveva trovato nulla. Rimaneva un solo posto in cui andare : casa sua.
Rientrò dentro la palestra e ,dopo aver preso il suo borsone e quello di Oikawa insieme alle rispettive giacche, si avviò all'uscita.
-Appena lo trovo vi informo!- urlò ai componenti della squadra
-Vedi quello che devi fare- disse Makki
Lui annuì e si diresse verso quella abitazione...sperando con tutto sé stesso di trovarlo lì e di riuscire a parlarci.
OIKAWA'S POV
-Oddio! Tesoro, perché stai piangendo?! Ti sei fatto male?! Hai qualche ferita?! Ti porto al pronto soccorso?!?!-
-No mamma, st...o be...ne d...avv..er...o- rispose cercando, invano, di sopprimere le lacrime
-Ne vuoi parlare quando ti sarai calmato?-
Annuì
Sua madre lo abbracciò dandogli un dolce bacio sulla tempia -ti preparo un bagno caldo?-
Scosse la testa: voleva solo andare a dormire.
Salì in camera sua e, dopo aver chiuso la porta, si buttò sul letto. Il suo telefono si illuminò nuovamente e  sul display comparve la scritta:
IWA-CHAN ♥
Nuovamente ignorò sia la mail che la chiamata: non voleva più saperne di lui.
Chiuse gli occhi...al piano di sotto sentiva sua madre parlare con qualcuno: molto probabilmente aveva chiamato suo fratello che, conoscendolo,si sarà recato di corsa da sua sorella... eppure quella voce non assomigliava per niente a quella di suo zio...ma non diede peso alla cosa...magari la stanchezza non gli permetteva di distinguere molto bene la voce...
IWAIZUMI'S POV
-Meno male che sei arrivato!- gli disse con le lacrime agli occhi la madre di Toru - è entrato in casa piangendo ma non aveva voglia di parlarne-
-Ci proverò- rispose mentre i sensi di colpa lo divoravano
Lei piange a causa mia che l'ho fatto soffrire e con quale faccia tosta le sto dicendo queste cose?! Se non mi volesse più parlare?! Se..
Scosse la testa. Non ci doveva pensare ora: adesso doveva agire.
Dopo aver rassicurato la madre, si avviò verso quella camera che ,ormai, conosceva come le sue tasche.
Giunto sull'uscio, il suo cuore riprese a battere all'impazzata e le sue gote iniziarono a colorarsi di rosso alla vista del suo capitano steso sul letto con la testa coperta dal cuscino.
Gli si avvicinò silenziosamente, sperando con tutto sé stesso di non sbagliare.
-Mmm- uscì dalla bocca di Toru che aveva spostato la testa di lato - mamma ne parliamo dopo, per favore-
Iwaizumi degludì e , dopo aver trovato il coraggio, gli scostò una ciocca di capelli ribelli che gli copriva gli occhi
-Mmm dai mamma- borbottò alzando gli occhi verso quella che credeva essere sua madre ma,sfortunatamente o per fortuna, lo stesso Toru faceva fatica a capirlo, non si trovò davanti lei ma lui. Questa volta fu Oikawa a deglutire.
-Oika-
-Vattene- lo interruppe l'altro girandosi dalla parte opposta; infatti era sicuro che, se non si fosse voltato, non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime.
Col cavolo. Non si sarebbe mosso di lì per nessuna ragione al mondo. No, la loro amicizia non poteva finire così...non ora...la loro amicizia, che per Iwaizumi era molto di più, non sarebbe finita così e a causa di quelle parole che lui non pensava veramente.
-No. Siamo tutti preoccupati...non ti trovavo da nessuna parte...-
OIKAWA'S POV
Non ti trovavo da nessuna parte
Questa fu la frase che fece breccia nel cuore distrutto del capitano.
Mi ha cercato! Iwa-chan mi ha cercato! Urlò gioioso dentro la sua testa ma quella gioia scomparve non appena si ricordò di quella frase. Strinse con forza il cuscino e, con rabbia, lo tirò all'asso
-VATTENE! VATTENE!-
Iwaizumi sussultò, tese una mano verso l'amato che ormai stava perdendo e , dolcemente, gli passò una mano tra i capelli.
Questa volta fu l'altro a sobbalzare mentre le guance diventavano paonazze...fortuna che era girato dalla parte opposta...
-Oikawa, ti prego voltati e parliamo. Se non vuoi parlarmi, ti supplico almeno di ascoltarmi. Non- si fermò e, dopo aver ripreso un lungo respiro, continuò ma con voce quasi tremante- non sei obbligato a perdonarmi...se non mi vorrai più vedere o parlare lo accetterò, anche se controvoglia. Ma ti prego fammi spiegare-
L'ultima frase gli sembrò veramente una supplica
Non vedere più Iwa-chan
Non parlare più con Iwa-chan
Non scherzare più con Iwa-chan
Non sfiorare più Iwa-chan
Non vedere più il suo sorriso
Non sentire più la sua risata
Non percepire più il calore di un suo abbraccio...
Non voglio, io non voglio questo...io voglio...
Questi furono i pensieri che si fecero strada nella mente del povero e distrutto capitano.
-Io non voglio questo- disse mentre altre lacrime continuavano a solcargli il viso- dire quelle cose...se..i s...t...a..- un singhiozzo gli impedì di continuare e le lacrime continuarono a scendere copiose sul suo volto d'angelo.
-Oikawa, per favore asciugati le lacrime e calmati... neanch'io voglio questo: ecco perché sono qui. Che ne dici se ora parlo io e ,dopo che ti sarai calmato, parlerai tu?...La tua voce è spezzata dai singhiozzi e non capisco molto bene quello che dici...- disse porgendogli un fazzoletto
Dannazione Iwa-chan! Mi ero ripromesso di non parlarti e di cacciarti immediatamente fuori da casa mia ma non ci riesco...perché semplicemente non voglio pensò Toru e, l'unica cosa che fece, fu annuire ad Iwaizumi.

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