CAPITOLO 38

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IWAIZUMI'S POV
Rimase ad osservare il treno finché non sparì dalla sua vista, per poi dirigersi alla macchina che lo avrebbe condotto a casa.
Accese la radio e sentendo la canzone trasmessa, rise: se ora, lì al sedile accanto a lui, ci fosse stato Toru si sarebbe sicuramente lamentato di essa perché era vecchia e passata di moda.
E il sorriso si spense. Già gli mancava.
Voleva sentire il suo profumo.
Voleva vedere i suoi occhi.
Voleva vedere le sue labbra che si piegavano in un bellissimo ed ammaliante sorriso.
Voleva stringerlo fra le sue braccia e baciarlo: eccome se voleva sentire il suo calore sulle sue labbra.
Voleva sentirsi chiamare Iwa-chan: non gliel'aveva mai detto, ma amava quel soprannome che gli aveva dato ed adorava il fatto che Oikawa si arrabbiasse quando qualcuno, che non fosse lui, lo chiamasse in quel modo.
Sorrise: gli mancava quel piccolo e pestifero capitano.
Ahh ma che sono questi pensieri sdolcinati! Tutta colpa tua Shittykawa!
Insomma è appena ripartito tra due giorni o tre dovrebbe ritornare.
Mi sono proprio innamorato per bene...
-Figliolo sei tutto rosso, stai bene?-
-S-s-ì-
Possibile che solo pensando a lui, arrossisca?!
-Vado in camera-
-Va bene-
Una volta arrivato nella sua stanza, prese il borsone da pallavolo e si diresse all'Aoba dove trovò ad accoglierlo Makki.
-Come stanno i novelli sposi?- lo schermì
-Hai fatto tardi per via della "notte di nozze"?- aggiunse Matsukawa
-Oddio, amore questa battuta era splendida!-
-Voi due siete fatti per stare insieme- rispose esasperato l'asso
Le battute andarono avanti per tutto l'allenamento ed Iwaizumi rimpianse che Toru non fosse lì: sicuramente avrebbe risposto a dovere.
No, anzi, meglio così: avrebbe potuto peggiorare le cose
-Allora?-
-Allora cosa?- chiese, notando che tutta la squadra lo stava fissando
-Come cosa- ribatté Makki
-Non stavo ascoltando- disse, preparandosi ad altre battutine che, ovviamente, non si fecero aspettare
-Stavi pensando al tuo fidanzatino- iniziò Matsukawa
-E a cosa gli avresti fatto-
Iwaizumi spalancò la bocca: non per la frase in sé perché Makki e Matsukawa lo dicevano sempre. Ma era proprio questo il punto: non l'avevano pronunciata loro quella frase e notò che tutti erano rimasti sorpresi.
-Kyotani?- chiesero sbalorditi in coro
-S-s-embrava divertente ed e-e-ecco volevo partecipare-
-BRAVISSIMO!- urlò Makki poi rivolgendosi all'asso disse- ora abbiamo un nuovo alleato-
Scoppiarono tutti a ridere: nonostante le frecciatine simpatiche non gli avrebbe scambiati con nessuno al mondo.
Finito l'allenamento e, dopo essere tornato a casa, lo chiamò ma non rispose.
Tuttavia Iwaizumi non si preoccupò poiché era capitato altre volte che Oikawa, per un motivo o un altro, non rispondesse.
Mi richiamerà appena vedrà la chiamata
Forse però è già andato a dormire...
Pazienza, lo sentirò domani.
SUGAWARA'S POV
-Perchè non è ritornato?! È proprio una persona inaffidabile! L'avevi chiamato, sì?- chiese rivolgendosi all'alzatore della Karasuno
-Sì, se vuole lo richiamo-
-Lascia stare, ormai è notte fonda. Lo contatteremo domani-
Annuì.
Poi, quando fu solo, vide che aveva delle chiamate perse da parte di Daichi.
Sospirò: non gli andava per niente di litigare, dopo averlo insultato il capitano lo aveva richiamato ma volutamente lui non aveva risposto.
Lo chiamò, deciso a troncare velocemente la conversazione.
Con sua sorpresa, al primo squillo l'altro rispose
-Koushi!-
-Ero fuori...e non ho sentito-
-Ti sei divertito?-
-Sì-
-Ecco io...ti avevo chiamato anche prima...-
-Non mi andava di parlare- rispose con voce stanca
-Mi dispiace...avevo composto il tuo numero per dirti questo. Ero arrabbiato perché volevo stringerti tra le mie braccia e baciarti: volevo averti qui con me. Scusa per essere stato così egoista-
-Scusami anche tu, Daichi. Mi rivedrai tra un po'-
-Sei stanco?-
-Un po'...oltretutto Oikawa non è tornato... starà ancora da Iwaizumi-
-Dai è normale: neanch'io ti avrei fatto fuggire-
-D-D-D-AICHI!- balbettò provocando la risata dell'altro
-Se vedrò Iwaizumi glielo riferirò-
-Grazie, notte Daichi-
-Notte, Koushi-
IWAIZUMI'S POV
Anche l'asso si era coricato pensando al suo capitano ed alla piacevole sensazione di baciare le sue labbra.
Pensò questo, ignaro che, quella notte, quella bocca, contro il volere dello stesso proprietario, sarebbe stata violata.

Eii
Mi sembrava giusto far riappacificare la Daisuga e, sì, mi andava anche di lasciare uno spazietto per questa coppia.☀🎈

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