I giorni passarono e fra lavori ed erba da fumare, arrivammo al mese di aprile con un gruzzoletto davvero niente male.
Ma a noi i soldi non mancavano e il più delle volte non sapevamo che farcene dato che le robe da fumare le "producevamo" noi per tutto il gruppo.
I Beraldi non ci avevano più dato fastidio e più i giorni passavano, più non ero presente mentalmente nel gruppo.
Ero sempre con la testa sommersa dai pensieri e non mi serviva più nemmeno fumare erba dato che la mia testa viaggiava ormai senza "aiuti" (come li chiamavo io).
Ma era tutto così strano, mi ero accorta che la mia vita, accanto ai Morealdi, era una solita e continua monotonia.
E me ne ero accorta in quei giorni rinchiusa nella casa di Filippo.In quella casa avevo adrenalina e paura allo stesso tempo ogni giorno che passavo lì dentro e una volta esser ritornata nel mio gruppo, mi ero accorta che quell'adrenalina e quella paura mi avevano smosso totalmente.
Mi mancava quella casa, anche se c'ero stata solamente per poco tempo... e poi quell'incidente, se poteva definirsi così, in bagno con lui...
La mia testa era un turbinio di pensieri, sensazioni, emozioni e avevo pensato veramente che da un momento all'altro sarei svenuta per un esaurimento nervoso.
Per quanto potessero essere, forse, belli ed emozionanti quei momenti, mi stavano martellando in testa da troppi giorni senza sosta e io avevo necessariamente bisogno di una tregua.
Poi non capivo nemmeno il perchè quei Beraldi non si erano più fatti vivi, nemmeno in qualche rissa, in qualche situazione per la quale centravamo anche noi, anzi, sembravano esser spariti tutti quanti.
Sembrava che ci stessero evitando nel peggior dei modi e se da una parte noi eravamo sollevati di non avere bastoni fra le ruote, dall'altra parte passavamo le giornate ad annoiarci a morte senza qualche testa Beraldina da pestare.
«Secondo me qualcuno li ha picchiati per bene e adesso si nascondo in qualche vicolo abbandonato.» disse d'un tratto Matteo mentre fissava il vuoto e aveva una sigaretta fumante fra le sua dita.
«Ma che dici, si sono sciolti. Ognuno adesso è per la sua strada, ho sentito da qualcuno di loro che Filippo, lì il capo, è scappato via.» s'intromise Kim facendomi sobbalzare dalla sedia di legno, mezza rotta, sopra alla quale ero seduta.
«Cosa?!» domandai scioccata facendo voltare tutti quanti per il tono di voce leggermente alto che avevo usato.
«E tu adesso lo dici?» feci ancora rivolta a Kim.
«Non pensavo t'importasse così tanto dei Beraldi.» rispose lui fissandomi di sbieco.Sbuffai farfugliando parole incomprensibili sotto voce mentre tornavo a sedermi nel modo in cui ero messa prima che Kim mi scioccasse letteralmente con quelle sue parole.
Cosa voleva dire che Filippo era scappato via...
E dove poi...«Come è successo?» chiese Miranda incuriosendosi.
«Ho sentito da Giò che raccontava ai Giannetti che lui e tutto il suo gruppo non avevano più visto Irama dal giorno in cui lui ha portato qui Belle, così dopo il momento di crisi senza il loro capo, hanno deciso di sciogliersi.» spiegò Kim sorridendo malignamente e sospirando subito dopo.Ma che...
«E dov'è andato?» domandai cercando di risultare il meno interesse possibile.
«Non lo sa nessuno e sinceramente nemmeno me ne frega, una gang in meno e meno bastoni fra le ruote nel nostro "lavoro"» rispose Kim facendo le virgolette con le sue dita sull'ultima parola.«Meglio così, allora stasera andiamo a festeggiare lo scioglimento dei Beraldi!» esclamò poi Matteo alzandosi dalla sedia sulla quale era seduto.
Sentivo il bisogno di sapere dove fosse finito quell'idiota, se stava bene e se sopratutto fosse ancora vivo.
Non me ne importava proprio niente dei festeggiamenti e sullo scioglimento della sua gang.Volevo sapere dov'era e perchè era sparito.
Punto.Così mi alzai di scatto da terra e andai verso la mia moto che non uscivo quasi mai per non rovinarla dagli urti di qualche rissa o situazione un po' critica.
«Dove vai?» mi domandò Matteo fissandomi insieme a tutti gli altri incuriositi da quel mio insolito comportamento.
«A fare un giro.» risposi solamente mentre mi inserivo il casco.
«Ma farai in tempo per stasera?» mi chiese ancora.Lo odiavo ancora di più quando era insistente e così ossessivo.
«Non lo so.» fu solo la mia risposta prima di mettere in moto e sfrecciare via dal nostro luogo di ritrovo.
Non avevo la benchè minima idea di dove iniziare a cercarlo, così, stupidamente, decisi di avviarmi per prima verso casa sua.
Dovevo pur sempre iniziare da un punto... anche se sembrava parecchio ovvio il fatto che probabilmente non l'avrei trovato lì dato che i Beraldi sicuramente avranno cercato per primi in quell'edificio.
...
SPAZIO AUTRICE :
Hey yo! Come state gentaglia? Spero tutto bene♡
Volevo ringraziare tutte le personcine che sono entrate (e che continuamo) nel gruppo whatsapp che ho creato per Fil e anche per conoscerci meglio❤ siete delle persone fantastiche, nient'altro da aggiungere!
Vi è piaciuto questo capitolo? Fatemelo sapere eh 😏
Adesso ve saluto e ve ringrazio.//Clelia🌹🌹
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Stray Heart. «Irama Plume»
Fanfic<<la copertina di questa storia è stata cambiata>> Belle Morealdi è la figlia di un grosso personaggio di spicco nella societá, ma con un passato davvero sporco e orribile alle spalle, a tal punto che lei non riesce più a starsene in que...