Capitolo 🌹36🌹

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Tutto finalmente aveva iniziato a prendere forma e colore.
Finalmente avevo ormai accettato i miei sentimenti per Filippo e non potevano non essere condivisi con qualcun altro che non fosse lui perchè io volevo solo lui.

Adesso la domanda era solamente  una : lui voleva me?

Filippo's p.o.v. (Irama) :

«Ei Filo, dov'eri finito?» mi chiese Giò non appena mi vide rientrare in casa.
«Wo, fratello, che ti è successo? Hai una faccia come se avessi visto un fantasma.» mi domandò ancora il mio amico.

«Ero a fare una passeggiata.» risposi solamente sedendomi un po' perso nei miei pensieri sulla sedia della cucina attorno al tavolo.
«Con questo tempaccio? Fra poco dicono che ci sará una tempesta quindi spero tu abbia fatto abbastanza passeggiate perché non si potrà uscire di casa per un paio d'ore.» mi spiegò il ragazzo dai capelli a rasta biondi.

«Ei Giò, ho una domanda da farti.» dissi ignorando completamente quello che mi aveva detto precedentemente.
«Spara, bello.» rispose velocemente mentre aveva gli occhi sul pacchetto di sigarette che teneva fra le mani intento a prenderne una.

«Sei mai stato innamorato?» gli chiesi fissandolo.
Lo vidi ridacchiare come se avessi detto la cosa più innocente e divertente sulla faccia della Terra e dopo che si portò una sigaretta alla bocca, se la accese e fece qualche tiro, lo vidi pronto a rispondermi.

«Mi chiedi se sono mai stato innamorato.» ripetè lui.
Io annuì solamente con la mia testa mentre attendevo una sua risposta.
«Certo, fratello.» disse solamente come se non volesse andare più a fondo con l'argomento.

Ma io invece volevo più che andarci a fondo, dovevo sapere come ci si sentiva quando ti rendi conto che vuoi solamente una persona e che tutte le altre non sono niente in confronto a lei.

«Tu ti ricordi di Maya, non è vero?» mi chiese d'un tratto Giò rendendosi conto che non mi sarei fermato ugualmente al suo "Certo, fratello".
«Come no.» risposi annuendo.

Maya era stata la prima ragazza che avevo "salvato" dalla strada ed era anche stata la prima componente, dopo di me ovviamente, dei Beraldi.

Era una ragazza bellissima, con lunghissimi capelli color carota e delle lentiggini che ricoprivano tutto il suo bianco viso.

Portava sempre le trecce perché i suoi capelli erano troppo lunghi ma al contempo stesso non voleva mai e poi mai tagliarli e così portava sempre due trecce e tutti noi la chiamavamo "Pippi Calzelunghe".

Quando poi entrò Giò nella banda, fra i due ci fu un vero e proprio colpo di fulmine, non facevano altro che guardarsi e sorridersi a vicenda, ma erano entrambi troppo timidi per potersi dichiarare anche se ormai tutti sapevano che i due erano pazzi l'uno dell'altro.

Finalmente poi riuscirono a dichiarare i propri sentimenti reciproci e riuscirono anche a mettersi insieme, sembravano davvero un principe con la propria principessa.
Lui amava follemente lei e lei amava perdutamente lui.

Sembrava che nessuno mai potesse dividerli, nemmeno la morte stessa.
Poi però, una mattina, a Maya arrivò una chiamata da un ospedale e gli dissero che avevano scoperto un cancro ai suoi polmoni.

Così Maya dovette iniziare le cure e perse i suoi amati capelli color carota e nessuno la chiamò più "Pippi Calzelunghe".
Giò era distrutto in quel periodo ma continuava a rimanergli accanto notte e giorno fin quando lei riuscì a curarsi e a poter continuare a vivere.

Subito dopo, però, le arrivò un'altra chiamata.
Il più grande sogno di Maya era quello di diventare un'attrice famosa e conosciuta e così, dopo il cancro e dopo che i suoi capelli poterono ricrescere fino alle sue spalle, ecco che senza dire niente a nessuno, prese un volo per chissá dove e nessuno più seppe qualcosa di lei, nemmeno Giò stesso.

Era disperato, arrabbiato perchè la sua principessa era scappata senza nemmeno dirgli dove, ma soprattutto Giò si sentiva ferito, ferito in un modo davvero brutale.

Lui era innamorato di Maya, innamorato come nessuno mai.
E anche se ormai lui, a distanza di anni, ripeteva che l'aveva superato, in realtà io lo sentivo ogni notte che chiamava la sua amata nel sonno, lo sentivo persino in quelle notti in vacanza alle Hawaii.

«Quando stavo con Maya, io stavo anche in paradiso. Tutto mi sembrava più bello e più colorato assieme a lei, tutto sembrava combaciare perfettamente solo accanto a lei, quando si è innamorati, fratello, non ci capisci più un cazzo, se non che ami solo lei e nessun'altra. Il resto ti sembra superfluo, senza alcuna importanza perchè ora l'unica cosa importante per te è solo lei. Quando si è innamorati capisci davvero che forse la vita non fa così schifo se hai qualcuno accanto e ti rendi anche conto che tutte le ragazze che hai avuto prima di lei, non sono proprio nulla a confronto, ecco, questo era quello che sentivo io con Maya.» disse infine il mio amico Giò prima di alzarsi dalla sedia sulla quale era seduto e andando al piano di sopra.

Aveva ragione Giò su tutto.
Io allora mi ero innamorato.
Mi ero innamorato della persona più sbagliata del mondo.
Belle.

...






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