Cap.1

3.2K 80 4
                                    

Mi chiamo Carmen Ferreri e sono una gran dormigliona. La sveglia delle sette è la tortura peggiore che possa capitare alla vita di un povero studente. Se si facesse un sondaggio su qual è la caratteristica più brutta della scuola, la prima cosa che rispondono gli studenti è: svegliarsi presto. Noi siamo giovani e andiamo a letto tardi, specialmente io che me ne sto di notte a scrivere i testi delle mie canzoni o ad ascoltare musica con le cuffie. Per tutta la giornata non posso farlo a causa delle innumerevoli pagine da studiare. Frequento il liceo scientifico a Trapani, la mia meravigliosa città. Diciamo che sono un'allieva studiosa ma non amo particolarmente studiare. Può sembrare un controsenso ma è la realtà, tutti siamo obbligati a studiare e alla maggior parte non piace farlo.
Chiudo l'odioso libro di storia e mi sdraio sul letto. In casa nostra dopo mangiato regna il silenzio perché i miei fratelli piccoli vanno a dormire, fortunatamente. Sono delle pesti, tutto il giorno a scorrazzare in casa per non parlare dei dispetti che mi fanno. Però voglio loro molto bene, la famiglia è tutto, è un nido protettivo e anche se per me è difficile con papà che è imbarcato aiutare mia madre, lo faccio perché è un mio dovere.
Prendo il mio mp3 e metto play.
La musica mi rilassa, mi soddisfa.
Quando canto esce fuori la vera Carmen perché la mia insicurezza ha sempre il sopravvento e per questo è difficile riuscire a mostrarmi per come realmente sono.
Essendo anche impulsiva, a volte dico cose che non vorrei e quando mi metto a pensarci, capisco di aver sbagliato. È brutto essere insicuri, solo le persone che lo sono possono capirlo. La paura di mostrarti agli altri per non ricevere critiche ti trasforma in qualcosa che non sei, una specie di marionetta. Questo va a tuo svantaggio perché appari finta agli occhi della gente. Così come molte volte è capitato a me. I giudizi non sono mai riuscita a farmeli scivolare addosso, soprattutto quelli negativi.
Sono molto sensibile da questo punto di vista. Non ho un carattere calmo e non ho mai detto di essere una brava ragazza. Sono semplicemente me stessa, coi miei pregi e difetti.
Ho iniziato a cantare piccolissima, ho scoperto che la musica era il mio sfogo, la mia cura a tutti i mali.
Scrivo testi per dare vita a ciò che sento, per bisogno. Il mio sogno sarebbe diventare cantante e spero di realizzarlo un futuro, magari non troppo lontano.

𝑼𝑵 𝑮𝑰𝑶𝑹𝑵𝑶 𝑰𝑵 𝑷𝑰𝑼̀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora