Appena suona la campanella mi ritrovo Filippo addosso. Non mi dà un attimo di tregua, dovunque mi sposti lui è lì per vedere con chi sono e cosa faccio. In più è convinto di stare con me ma io non gli ho ancora detto si.
-Aspetto quel bigliettino- sussurra al mio orecchio mentre sto masticando per i fatti miei una mela.
-Filippo non essere tanto sicuro che il mio sia un si- trovo la forza per dirglielo.
-È una battuta? Dai, che spiritosa!- afferma spingendomi con la spalla.
Mi aggrappo al tavolo, conficcando le unghie nel legno. Vorrei dargli un ceffone ma purtroppo una parte di me me lo impedisce. La parte buona che preferisce non cedere agli istinti aggressivi.-Ragazzi! Avete preso posto senza dirmi niente?- Fede distorce il naso. Ha il viso contratto e temo sia arrabbiata per questo.
-Si, io e Carmen abbiamo bisogno di stare soli a volte, vero?- dice indugiando sotto la mia maglietta.
Subito mi accorgo che Irama lo sta fissando in cagnesco. Provo a spostargli la mano ma lui insiste.
Così mi alzo in piedi infastidita, con gli occhi di tutti addosso.
Filippo fa lo stesso.-Che avete voi due oggi?- Federica ci osserva interrogativa.
-D-devo andare d'urgenza al bagno!- mi scuso prima di uscire frettolosamente dalla sala mensa. Filippo mi raggiunge per farmi frenare.
-Volevi stare sola con me, ho indovinato?- allude con un sorrisetto beffardo.
-No! Non volevo. Tu... tu... tu sei pazzo. Completamente! E mi stai appiccicato ogni santo giorno, non ti sopporto! Devi smetterla perché io non ti voglio!- ammetto con le mani nei capelli e il fiato corto. Le lacrime prendono d'assalto il mio viso. Non so nemmeno perché sto piangendo, forse sono dispiaciuta per essere stata troppo cruda. Lui è mio amico ma ha esagerato.
-Non dire sciocchezze...- sussurra prima di avvicinarsi per baciarmi.
Mi scanso e a quel punto avverto un tonfo contro il muro. Mi volto spaventata. Irama è accorso in mio aiuto. Lo sta riempiendo di pugni.-Fermo! Lo ucciderai così!- gli blocco il braccio ma lui mi spinge via, gettandomi a terra. È furibondo.
Poco dopo arriva Filomena che resasi conto del chiasso, ha fatto intervenire un docente.
Irama e Filippo vengono separati mentre scalciano e urlano, tutte e tre successivamente veniamo spediti dritti in presidenza.-Siete grandi e responsabili. Almeno dovreste esserlo perché maggiorenni. Vi imbattete ancora in zuffe? È una vergogna!- ci richiama la preside. Abbiamo tutti lo sguardo basso, siamo profondamente demoralizzati.
-Ci scusi, è per questioni che non riguardano la scuola- esordisce Irama.
-Appunto! A maggior ragione dovete tenerle fuori!- tuona la preside, sfilandosi gli occhiali e gettandoli sulla scrivania. È la prima volta che ricevo una sgridata in ambito scolastico. Al liceo non mi era mai capitato invece appena ho messo piede in questa scuola sono successi tanti disastri.
-Tu devi andare con la sorvegliante a farti disinfettare. Per quanto riguarda voi due siete sospesi-
-E cosa faremo in questi giorni?- domando dispiaciuta. Non potrò assistere alle lezioni e sicuramente la mia media sarà compromessa.
-Dormirete e mangerete qui ma il resto della giornata resterete chiusi nelle vostre camerate fino al mio avviso, vi dirò quando potrete tornare a frequentare le spiegazioni. Guai se vi trovo fuori dall'aula! E adesso via...- io e Irama veniamo cacciati mentre Filippo segue Filomena che gli pulirà le ferite.
-L'hai ridotto uno straccio...- guardo Irama che non pare scosso dalla situazione.
-Non c'ho visto più. Lui ti ha preso con la forza, nessuno si deve permettere- mi prende per mano e posa la sua bocca sulla mia.
-Grazie per avermi salvata anche se è andata a finire in questo modo-
-Passerà, tranquilla, non ci potranno rimandare- ricevo altri baci piccoli e delicati lungo tutto il collo che mi fanno rabbrividire -saremo liberi per qualche giorno- mi ricorda sorridendo contro la mia pelle.
-E allora?- chiedo mordendomi le labbra.
-E allora facciamo che infrangiamo un po' di regole. Tu vieni da me quando te lo dico ed io faccio lo stesso con te- risponde francamente.
-E non hai paura che ci scoprano?-
-Nah... Pur di stare con te io sopporto questo e altro. Non sopporterei di starti lontano, questo si- socchiudo gli occhi e mi lascio baciare. La sua bocca ha un sapore buonissimo e il suo odore mi conforta.
-Irama, io credo di amarti- per un secondo temo di aver fatto un passo falso. Ho corso troppo?
-Grazie- replica ma non dice 'anch'io'.
Ciao!!
Sono sotto shock per quella foto... Ma è tutto sotto controllo. Il prossimo capitolo non so quando lo pubblico perché queste ultime settimane di Agosto sono state un po' movimentate e tra un impegno e un giorno al mare diciamo che il tempo da ritagliare è andato un po' a farsi friggere. Comunque non vi abbandono, vi prego non mi abbandonate nemmeno voi. Sto leggendo commenti dolcissimi e vorrei che tutti lo faceste. Mi serve per capire se sto procedendo nella giusta direzione o no insomma.
Grazie per chi l'ha fatto e continua a farlo.
Vi amo stop.
Mya❤
STAI LEGGENDO
𝑼𝑵 𝑮𝑰𝑶𝑹𝑵𝑶 𝑰𝑵 𝑷𝑰𝑼̀
FanfictionCarmen Ferreri, una diciottenne con un sogno nel cassetto: diventare cantante. Una famiglia numerosa, un padre quasi assente. Carmen vive la sua vita chiusa in cameretta a cantare canzoni, studiare e scrivere testi. Un giorno, grazie all'aiuto della...