Cap.4

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Fede parte. Stamattina le nostre mamme si sono sentite a telefono.
Va a Roma e mi lascia qui, da sola a rimuginare. Non può sapere quanto mi dispiace separarmi da lei. Non lo immagina nemmeno. Ho fatto la finta dura l'ultima volta ed è stato solo per spingerla a seguire i suoi sogni.
Mio padre mi dice sempre che bisogna cogliere le opportunità che la vita ci offre. Lei l'ha avuta e l'ha colta.
Io invece nulla.

-Lasciami in pace Andrea- chiedo a mio fratello che è appena entrato in camera e già inizia a darmi fastidio prendendo a pugni il mio povero piede.

-Sei gelosa di Fede-

-Ma zitto...-

-Sii, lo sei. Anche tu vorresti entrare in quella scuola ma non puoi- lo fulmino con lo sguardo. Fila via con la coda tra le gambe. Poco dopo arriva mia madre, con il cellulare tra le mani.

-Carmen è Fede. Vuole parlare con te- sbuffo. Adesso che mi è venuto un po' di sonno tutti a disturbarmi.

-Dille che non ci sono-

-Ma stamattina è partita e vuole sentirti. Non è carino...- risponde mia madre con un'espressione di pietà.

-Dille che non ci sono. Non mi va, stop- mi copro il viso con il cuscino aspettando che lei vada via.
Quando chiude la porta le lacrime prendono il soprassalto e non c'è nulla che possa fermarle.

Per svagarmi, il pomeriggio faccio un giro in centro. Compro un completo carino in un negozio. Tuta e felpa abbinate. Apro il portafoglio e vedo la foto mia e di Fede.
Quando più provo a non pensarla, ecco che la vita ti mette i bastoni tra le ruote.

-Grazie e arrivederci- saluto la commessa ed esco. Il mio cellulare vibra, lo spengo. Non lo sto facendo perché sono arrabbiata con lei, semplicemente non voglio che si preoccupi. Se rispondo scoppio a piangere di sicuro. Non farei una bella figura.

Guardo la gente che cammina attorno a me. Non sarei mai pronta a lasciare tutto questo. Casa mia è Trapani e vivere in un'altra città sarebbe difficile. Stare lontano da mamma, dai miei fratelli. È una vera lotta. Da un lato sono felice di non avere le spalle al muro come Fede. Nessuno mi ha imposto di scegliere. Però è anche vero che quella scuola ti forma e rafforza il tuo talento, lo risalta.
Passo un dito sulla nostra foto.
Eravamo al mare, l'anno scorso.
Era da poco finita la scuola. E pensare che siamo tutte e due maggiorenni.
Sembrava ieri che giocavamo in cortile con il pallone. Mi spaventa il tempo che passa. Non so se sono pronta a crescere, a prendermi delle responsabilità. Bacio la faccia di Fede.
Il suo ciuffo biondo che spicca sulla chioma nera. Ha la stravaganza di una cantante, quello è certo.

"Ti auguro di realizzare i tuoi sogni, amica mia" sussurro all'immagine prima di rimetterla a posto.

Ciao belli e belle!
Innanzitutto scusatemi davvero tanto per non aver pubblicato, è stata una settimana infernale tra verifiche, interrogazioni e tanto altro. La nostra povera vita da studenti massacrati dai compiti fino all'ultimo giorno di scuola.
Voi mi potete capire... Comunque domani pubblico il capitolo 5.
Abbiate un po' di pazienza se non pubblicherò molto ma sicuro una volta a settimana un capitolo nuovo ci sarà. Ho bisogno del vostro massimo supporto, è quello che mi sprona a scrivere. Se vi piace consigliatela ad altri, commentate e votate. Fatevi sentire!!!
Vi voglio bene💓
Mya

𝑼𝑵 𝑮𝑰𝑶𝑹𝑵𝑶 𝑰𝑵 𝑷𝑰𝑼̀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora