Fuggo nella mia stanza e mi chiudo a chiave. Scoppio a piangere e sono un fiume in piena. Ho tentato di evitare di farlo davanti a lui per non apparire debole o peggio ancora stupida. Credo di aver esagerato perché ad un certo punto non ho saputo controllarmi e stavo per baciarlo. Il problema è che quel desiderio non è sparito nemmeno quando sono andata via e lui ha cercato di rincorrermi, è presente anche adesso dentro me e mi spinge a compiere azioni senza connettere prima il cervello. Mi stendo supina sul pavimento freddo, ai piedi del letto. Sono innamorata di Irama, ora lo so e non posso cambiare nulla per quanto una parte remota di me urlasse di farlo. Sono innamorata dei suoi occhi magnetici e intensi che mi catturano quando mi parla. Sono innamorata della sua risata roca e contagiosa, del suo essere a volte distante, altre terribilmente dolce. Sono innamorata della sua voce e di come scrive quei testi pregni di significato, di come è in grado di interpretarli aggiungendo un pizzico del suo vissuto. Sono innamorata del suo ciuffo e di quelle strane piume che indossa sempre e dice di non volersene mai separare, o almeno così spiegò una volta in classe anche se non andò nel dettaglio.
-Carmen, che è successo?- Federica bussa alla porta. Asciugo le lacrime sul viso.
-Tutto bene- rispondo aprendo la porta.
-Non mentire, stavi piangendo, esigo subito una spiegazione- abbasso lo sguardo, escogitando nel frattempo una giusta risposta per zittirla.
-Sono emozionata perché mia madre mi ha avvisata che al mio rientro mio padre sarà già a casa ad aspettarmi, ha detto che è molto orgoglioso di me- mi scruta sospettosa poi mi abbraccia forte.
-Allora è giusto piangere, è una bellissima notizia-
-Puoi dirlo forte- aggiungo ricambiando la stretta e continuando inevitabilmente a piangere alle sue spalle. Se solo sapesse cosa sto provando adesso credo che reagirebbe in tutt'altro modo ma non ho intenzione di dirglielo e non voglio soprattutto che si preoccupi per me.
Alla fine della recita Federica raggiunge i suoi compagni per salutare il pubblico. In realtà avrebbe dovuto aspettare dietro il sipario senza uscire ma ha detto che ha avuto un urgente bisogno di andare in bagno e dopo esserne uscita ha sentito me piangere passando per i dormitori femminili.
Assisto anche io agli applausi e al coro di esulti verso gli attori, cantanti e ballerini. Filippo è al mio fianco visibilmente scocciato, mi ha chiesto come mai fossi sparita prima e ho dovuto inventargli una scusa. Non è stato carino da parte mia lasciarlo solo dopo aver accettato il suo invito a guardare insieme la recita. Penso sia arrabbiato con me.
Nicole è quella maggiormente acclamata. Attorno a lei ci sono Valentina, Einar e Irama che la stanno riempendo di complimenti. Non capisco Irama come faccia a farle passare liscio tutto, non so se ricorda bene ma è a causa sua che abbiamo avuto la punizione. Incrocio le braccia e me la prendo con me stessa perché non riesco a togliergli gli occhi di dosso, nemmeno quando si voltano verso noi, mano nella mano come la coppietta perfetta, seguiti da Einar e Valentina i loro due migliori amici.
La Marrone ringrazia davanti a tutti me e Irama per i fantastici addobbi che hanno colorato e abbellito il palcoscenico. Vuol dire che ci ha perdonati, almeno questa. La giornata non è stata particolarmente entusiasmante per me. La professoressa invita il pubblico e i ragazzi ad avvicinarsi al banco dei dolci, preparati da Maria con l'aiuto di alcune alunne. Sono presenti anche bibite, paste, pizzette, rustici.
Fede mi trascina prima che si svuoti perché già sono tutti lì ammassati a spintonarsi e a fare a gara a chi prende l'ultimo pezzo di cibo rimasto. Per fortuna o sfortuna, Nicole e Irama sono proprio accanto a noi a fare lo stesso. Lei sta facendo la gatta morta, ridendo e fingendo imbarazzo mentre è avvinghiata a lui. Non potrebbe scollarsi un po'? Gli sta sempre appiccicata!
Mentre lei riempie il suo piattino, Irama si volta verso me.
-Dobbiamo parlare, perché sei fuggita così?- bisbiglia assicurandosi che Nicole non se ne accorga.
-Dovevo... andare alla toilette- mento, mordendomi un labbro.
-Sei una pessima bugiarda, lo sai?- lo odio. Conosce sempre il modo giusto per strapparmi un sorriso ma anche perché a volte è un gran bastardo, tipo stando attaccato a Nicole e poi stranamente sa leggere nel pensiero. Che abbia poteri speciali e neanche ne è a conoscenza?
-Ci vediamo dopo le vacanze, Carmen- dice con un accento di nostalgia o forse è solo una mia impressione.
-Si, buon Natale- Nicole lo porta via e spariscono entrambi in mezzo alla calca di gente. Già mi manca. Passerò i giorni guardando le sue foto su Instagram e Facebook da vera stalker, così avrò la sensazione di averlo vicino.
-Ehi! Bella addormentata! Ma nel piattino non hai messo ancora nulla?- Fede mi rimprovera per essere stata distratta, le persone infatti hanno svuotato quasi ogni scatolo di pizza e dolcetti. Mi porge uno dei suoi piattini.
-A cosa pensavi mentre io mettevo dentro tutto quello che mi capitava tra le mani?- chiede porgendomi un bicchiere di aranciata.
-A quanto sia ingiusta la vita certe volte e ancora più ingiusto è l'amore non ricambiato- ribatto prima di ingozzarmi di dolciumi vari e tormentarmi con le immagini di Irama e Nicole abbracciati e innamorati che mi passano per la testa.
Hola!
Nuovo capitolo un po' triste direi perché è il momento di tornare ognuno alle proprie case per due settimane in occasione delle vacanze natalizie. Come starà Carmen lontano da Irama? Come starà Irama? Qui entra in gioco la sorpresa e sapete perché? Abbiamo superato insieme le mille e passa stelline e devo in un modo ringraziarvi... In alcuni capitoli, tra cui il prossimo, avremo oltre al pov di Carmen anche quello di Irama! Non so se lo sapete ma è un acronimo di point of view, cioè descriverò in prima persona ovviamente anche il punto di vista di Irama il protagonista maschile della storia oltre a quello di Carmen come ho fatto negli altri capitoli. Che ne dite? Spero vi piaccia l'idea e ci vediamo giovedì!
Un bacio☺
Mya❤
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𝑼𝑵 𝑮𝑰𝑶𝑹𝑵𝑶 𝑰𝑵 𝑷𝑰𝑼̀
FanfictionCarmen Ferreri, una diciottenne con un sogno nel cassetto: diventare cantante. Una famiglia numerosa, un padre quasi assente. Carmen vive la sua vita chiusa in cameretta a cantare canzoni, studiare e scrivere testi. Un giorno, grazie all'aiuto della...