Marzo, profumo di primavera e poca voglia di fare. Guardo il mio riflesso nello specchio opaco, ho delle occhiaie spaventose. Questi giorni li ho trascorsi non male, peggio. Irama passa con me pochissimo tempo perché ovviamente di mezzo c'è l'oca "Nicole". Per quanto mi sussurri ogni singolo giorno che vuole me e non lei intanto ci sta ancora insieme, questo mi fa innervosire. In più credo che io e Fede abbiamo litigato ma per decisione sua. È convinta che io sia arrabbiata con lei per non avermi detto quello che sapeva su Pippo.
Ad essere sincera mi ha dato fastidio e non ho capito il perché l'abbia fatto poiché non abbiamo avuto un attimo per parlare. Quando m'incontra cambia direzione, in camera arriva dopo che mi sono addormentata, di solito crollo a mezzanotte in punto.
Mi conosce benissimo e fa di tutto per evitarmi, considerato che passa, pur di non vedermi, le giornate chiuse in biblioteca. Sono sola, esattamente, come non lo ero stata mai.
Ammiro le persone che riescono a starci, purtroppo per me è impossibile. A parte i periodi chiusa in camera prima di iscrivermi qui, sono stata circondata sempre da persone.Mentre spruzzo ketchup e maionese sulle mie patatine fritte, Nicole e Valentina arrivano con quel loro fastidioso rumore di tacchi che ticchettano sul pavimento.
-Povera, l'hanno abbandonata tutti- dice Valentina a Nicole.
-Probabilmente è perché puzza e veste malissimo. Dio mio, guarda quella maglietta!- scoppiano a ridere ed io sto per perdere la pazienza.
Ho già subito una sospensione, non posso rischiare di prenderne un'altra.-Che orrore!- commenta Valentina tappandosi il naso. Fortunatamente se ne vanno appena incontrano i ragazzi, Irama e Einar. Non lo guardo anche se so che mi sta fissando.
Dovrebbe lasciarsi ma non lo fa.
Cosa sta aspettando? Che la madre gli dica:"si, figlio mio, puoi essere libero di scegliere con chi stare".
Se ha comandato su lui finora e lui ha acconsentito, non smetterà mai di farlo.Con la coda dell'occhio li vedo allontanarsi. Traggo un sospiro di sollievo. Però poi avverto una mano calda sulla schiena e so già di chi si tratta, senza la necessità di voltarmi.
-Potrebbero vederci qui, andiamo fuori- mi prende per mano e prima che possa opporre resistenza, siamo già nascosti, dove nessuno ci può vedere. Il magazzino, già, sorrido ancora al ricordo di essere rimasta chiusa qui con lui.
-Mi dispiace per quello che ti è successo- afferma strofinando il naso contro la mia guancia come un gatto che fa le fusa.
-Grazie- mi limito a rispondere. Non so che dire, la colpa dei miei mali è soprattutto sua. Mi stringe forte i fianchi e da qui capisco che vorrebbe andare oltre il bacio che ci stiamo dando.
-Non sai quanto vorrei...- sussurra attirandomi a sé. Oh mio Dio, il magazzino non è proprio il posto dove immaginavo di perdere la verginità. A patto che la perdi seriamente.
-Frena un secondo- lo interrompo bruscamente. Sposto le sue bellissime mani tatuate ma controvoglia.
-Che c'è?- chiede infastidito.
Non gliela do vinta. Per niente.
Solo perché è meravigliosamente bello, attraente, sexy, romantico, dolce e tanto altro non vuol dire che debba avere tutto da me. Dagli altri può, da me no.-Mi avrai solo quando troncherai i rapporti con Nicole, non perderei mai la mia verginità con...- mi tappo la bocca accorgendomi di come spontaneamente gli sto raccontando i miei fatti personali.
-Quindi è la tua prima volta?- domanda con un sorriso sornione.
Ecco, figura di cacca compiuta.-Si però... questo non c'entra, non provare a girare la frittata, hai sentito quello che ti ho detto?-
-No- replica sfacciato. Come? È assurdo!
-Invece si! Avresti dovuto...-
-Senti Carmen, ti ho raccontato spezzoni della mia vita che nessuno sa-
-A parte Nicole- m'intrometto furiosa.
-A parte Nicole, è vero, ma per forza di cose, lei era fidanzata con il mio gemello, ricordi?-
-Si ricordo ma mettiti nei miei panni.
Come posso fidarmi di te che stai con i piedi in una scarpa? Potrei rimanerci delusa. Vuoi vedermi soffrire?- ho le lacrime agli occhi ed è per la serie di eventi burrascosi in cui mi sto imbattendo.-Mai, nessuno deve farti soffrire- mi sfiora con un dito la guancia ma mi ritraggo.
-E allora sappi che comportandoti così, caro Irama, lo stai facendo, eccome.
Per seguire Nicole stai perdendo me- lo vedo impassibile come al solito.
Dimostrazione che forse non gli importa poi come pensavo.-Non costringermi a compiere scelte perché qui di mezzo c'è la musica, la mia partner primordiale. Io non l'abbandonerò mai-
-Con questo intendi dire che sceglieresti la musica e non me? Quindi Nicole e non Carmen?- lui riflette qualche minuto, poi fa si con la testa. Mi asciugo una lacrima che se ne va per i fatti suoi. Maledetta me che piango in continuazione!
-Afferrato il concetto, sappi solo che io tra un amore per cui vale la pena lottare e la mia passione che sarà quotidianamente presente, sceglierei l'amore. Ad occhi chiusi- volevo pugnalarlo con quest'affermazione ma ormai sto perdendo le speranze.
O la sbagliata sono io, che pretendo di comprendere una situazione che non mi appartiene relativa alla sua vita privata, o è lui che si arrende ancor prima di combattere.
La questione principale resta che non accetterò mai di condividere il mio ragazzo con un'altra, per come sono fatta è fuori discussione.
Ed è da pazzi anche il solo pensare che io possa reggere a questa farsa.Abbasso la maniglia e lo guardo. Non demordo fino all'ultimo. Irama sta facendo lo stesso ma non si muove dal suo posto, non dice una parola, nemmeno "scusa".
-Addio, è stato un piacere conoscerti- chiudo la porta e mi dirigo distrutta verso la mia camera.
Ciao!
Capitolo strappalacrime, ma vi ricordo che non è la fine, stiamo molto vicini ma non è la fine.
Ora vorrei (se vi va) di farmi sapere da che parte state. Nel senso Irama sceglie la musica e Carmen l'amore. Quindi come la vedo io la scelta è tra la passione che è onnipresente e la presenza di una persona che invece può anche scegliere di stufarsi e andarsene.
Voi che fareste?
Scrivetelo se vi va.
Io sto dalla parte di Carmen.
Mya❤
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𝑼𝑵 𝑮𝑰𝑶𝑹𝑵𝑶 𝑰𝑵 𝑷𝑰𝑼̀
FanfictionCarmen Ferreri, una diciottenne con un sogno nel cassetto: diventare cantante. Una famiglia numerosa, un padre quasi assente. Carmen vive la sua vita chiusa in cameretta a cantare canzoni, studiare e scrivere testi. Un giorno, grazie all'aiuto della...