Quando rientrò era ormai pomeriggio inoltrato.
Nelle ore che aveva passato fuori casa aveva riflettuto su quel pensiero che gli era nato osservando Surry e, dopo un po' di conflitti interiori, aveva deciso che non era un grande problema.
Rendersi conto che una persona è piacevole alla vista non era un gran dramma e, mettendola in quella prospettiva, poteva tranquillamente darsi dello stupido per aver avuto una reazione esagerata.
"Ste?"
Alzò gli occhi, incrociando lo sguardo interrogativo dell'amico.
"Che ci fai piantato in mezzo al corridoio?"
"Niente, stavo pensando a una cosa."
Il ragazzo fece spallucce e tornò nella sua camera, lasciando la porta insolitamente aperta.
"Che fai, non chiudi come tuo solito?" Chiese, poggiandosi con una spalla allo stipite della porta.
"No, tanto devo solo editare."
Mugolò in risposta e fece per andarsene, ma il ragazzo lo richiamò.
"Mangiamo insieme stasera? Per oggi ho finito quello che volevo fare."
"Mh? Certo, perché no. Vado a sistemare un paio di cose e poi decidiamo che prendere."
Aspettò che il ragazzo approvasse il suo piano e, subito dopo, si recò incamera sua.
Si sedette pesantemente sulla sedia e iniziò a sistemare un paio di video che avevano ancora bisogno di qualche ritocco.
Quando si girò per alzarsi si ritrovò a sussultare sorpreso.
"Surry, mi hai fatto prendere un colpo! Ma quando sei entrato?"
Il corvino lo osservò con un lieve sorriso divertito sulle labbra.
"Qualche minuto fa. Ti ho anche chiamato, ma eri troppo preso."
Sbuffò risentito, indicandogli di avvicinarsi a lui.
"Dai, scegliamo che ordinare, che magari mangiamo ad un orario decedente, per una volta."
Il ragazzo annuì ed in pochi passi fu accanto a lui.
"Che ti va? Pizza? Giapponese?"
"Cinese."
Salvatore lo osservò per un attimo.
"Di nuovo?"
Rispose con un'alzata di spalle e, senza indugio, aprì la pagina del ristorante da cui si servivano sempre per compilare l'ordine.
"Ma te la mangi te tutta sta roba." Commentò basito il più piccolo, osservando la lunga lista che aveva compilato.
"Dai, che devi mangiare! Scommetto che non hai nemmeno pranzato, oggi."
"Sì, sì. Vado a sistemare la mia stanza. Ci vediamo a cena."
Ciò detto il corvino gli lasciò un leggero scappellotto alla base della nuca ed uscì dalla stanza.
Passarono alcuni minuti prima che il punto in cui si era poggiata la mano del corvino smettesse di formicolare.
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Inaspettato |Salvefano|
FanfictionSi vive per anni accanto a un essere umano, senza vederlo. Un giorno ecco che uno alza gli occhi e lo vede. In un attimo non si sa perché, non si sa come, qualcosa si rompe: una diga tra due acque. E due sorti si mescolano, si confondono e precipita...