5

218 12 0
                                    

Il suono della sveglia riverberò nella stanza, strappandolo dal leggero dormiveglia in cui vagava ormai da qualche minuto.

"Che palle..." Sbuffò, calciando la coperta in fondo al letto.

Non aveva dormito bene, quella notte.

Si era svegliato a più riprese e, ogni volta, si era ritrovato con la maglia zuppa di sudore ed un fastidioso rigonfiamento nei boxer, che gli suggeriva che tipo di sogni stesse facendo.

E fin lì tutto ok.

Non era più un adolescente, certo, ma rimaneva pur sempre un ragazzo giovane ed il corpo rispondeva molto attivamente agli stimoli.

Il problema era la vaga consapevolezza di chi fosse al centro di quei particolari sogni.

Scrollò violentemente la testa, tentando di allontanare quei pensieri dalla sua testa e, aperta la finestra per cambiare aria alla stanza, afferrò l'occorrente per andarsi a fare la doccia.

L'acqua tiepida che gli colpì gentilmente la pelle lo aiutò a rilassarsi, ma non lo aiutò a far retrocedere il senso di leggera eccitazione con cui si era svegliato, eco persistente dei suoi sogni notturni.

Per un attimo rimase immobile sotto il getto dell'acqua, indeciso, ma poi si disse che poteva toccarsi senza problemi, come aveva fatto tante altre volte prima di allora.

Il problema giunse quando, giunto all'apice del piacere, si ritrovò a gemere il nome del suo coinquilino.

Fu come ricevere una secchiata di acqua gelida, senza alcun preavviso.

Finì di lavarsi velocemente e con altrettanta fretta si asciugò e vestì.

Sentiva il bisogno di uscire, di prendere un po' d'aria lontano da casa per cercare di mettere ordine nei suoi pensieri di giorno in giorno sempre più confusi.

La sfortuna, però, sembrava averlo preso a cuore, visto che, appena uscito dal bagno, quasi si scontrò con l'oggetto dei suoi pensieri tormentati.

"Ste, tutto ok? Hai gli occhi lucidi. Sei anche un po' arrossato."

Provò ad annuire, sperando che quel gesto potesse bastare come risposta, ma, senza che potesse fare qualcosa, si ritrovò una mano di Salvatore sul viso.

Si costrinse a rimanere immobile mentre il ragazzo gli sfiorava delicatamente guance e fronte e sperò che il battito sempre più accelerato del suo cuore non allertasse in nessun modo il più piccolo.

"Strano, non mi sembra che tu abbia la febbre."

"Non preoccuparti, è tutto ok." Ribatté un po' brusco e, superato Salvatore senza troppe cerimonie, si chiuse con decisione la porta della sua camera alle spalle.

---

Rieccomi dopo secoli di latitanza... I'm so sorry!!!!

Sono pessima a gestire gli impegni, ve ne sarete accorti dopo questo periodo di stallo infinito della storia, ma volevo rassicurare chiunque stia leggendo o leggerà che non abbandonerò la storia, al massimo aggiornerò in modalità lumaca.

Spero, però, di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo in tempi umani xD

Love you all <3

Inaspettato |Salvefano|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora