Nei giorni seguenti cercò di evitare Salvatore in tutti i modi.
Aveva memorizzato gli orari in cui si prendeva una pausa e quelli in cui registrava per poter uscire dalla sua stanza senza incontrarlo.
Le poche volte in cui aveva sbagliato tempistica aveva cercato di intrattenersi il meno possibile con il più piccolo.
Aveva notato lo sguardo sempre più confuso e ferito di Sal, ma pensava che, distaccandosi il più possibile da lui, sarebbe riuscito a soffocare velocemente le forti sensazioni che lo investivano ogni volta che i loro occhi si incontravano.
Si attenne a quel supplizio auto-imposto per settimane, fino a quando non arrivò il giorno che lui e gli altri Mates avevano deciso per registrare dei video tutti insieme.
"Fratello!" Lo salutò Sascha, mentre entrava in casa e lanciava le braccia intorno al collo di Stefano, che traballò appena sotto il peso del ragazzo.
"Sa, mi servirebbe anche respirare."
Il corvino allentò la sua presa ferrea con una risata e puntò gli occhi oltre la sua spalla.
"Pulcino!" Esclamò felice il corvino, superandolo in un paio di passi.
Si girò appena in tempo per vedere il maggiore avvolgere in un abbraccio stritolante Salvatore, che portò le mani sui fianchi del ragazzo e, afferrata la maglietta, cercò di spostarselo di dosso.
"Sascha, daiii! Non attaccarti come se non ci vedessimo dai secoli, ci siamo visti ieri l'altro."
"Ieri l'altro?" Chiese stupito, senza riuscire a trattenere quella domanda.
Salvatore, che era riuscito a staccarsi dalla morsa di Sascha, puntò su di lui uno sguardo duro.
"Sai com'è, qui non riesco a parlare con nessuno da un mese."
Incassò la frecciatina del più piccolo con un sorriso tirato e si ritrovò a ringraziare mentalmente il campanello, che suonò giusto in tempo per salvarlo dall'inventare una scusa per il suo comportamento delle ultime settimane.
Si unì così a loro anche Giuseppe che, appena entrato nell'appartamento, passò lo sguardo sui suoi tre "figli" e si accigliò subito.
"Tutto ok?" Chiese infatti il maggiore, mentre appendeva il giubbotto all'attaccapanni dell'ingresso.
"Certo, Giuse. Ci stavamo solo chiedendo quando saresti arrivato." Si affrettò a rispondere, per evitare nuove frecciatine da parte di Surry, che comunque gli riservò un'occhiata affilata.
Esortò tutti a raggiungere il salotto con grandi gesti delle mani.
Dovevano ancora preparare metà delle cose che sarebbero servite per registrare i video e, stupendo tutti, si offrì di recuperare lui il necessario.
Aveva bisogno di un minuto per rimettere in ordine i pensieri e preferiva farlo da solo, lontano dallo sguardo attento di Giuseppe, l'intuito di Sascha e, soprattutto, lontano dagli occhi di Salvatore, che sembravano volergli leggere dentro per capire quella sua improvvisa freddezza.
Temporeggiò il più possibile e si diresse verso il salotto solo quando Giuseppe iniziò a chiedergli se si fosse addormentato.
"Smettila di fare il bimbo." Mormorò a se stesso, dirigendosi verso la stanza con tutto l'occorrente tra le mani.
"Quanto sarà mai difficile comportarsi come sempre?"
Con quel pensiero bene in mente, raggiunse finalmente gli altri Mates in salotto.
Salve a tutti ^^
Non ci si crede che ho aggiornato così velocemente, vero?Speriamo che anche il prossimo capitolo si faccia scrivere così velocemente xD
Love U all
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Inaspettato |Salvefano|
FanfictionSi vive per anni accanto a un essere umano, senza vederlo. Un giorno ecco che uno alza gli occhi e lo vede. In un attimo non si sa perché, non si sa come, qualcosa si rompe: una diga tra due acque. E due sorti si mescolano, si confondono e precipita...