Silence

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Con la bocca coperta dal proprio pugno, i gomiti appoggiati sulle ginocchia e lo sguardo perso sui dettagli della fotografia che aveva preso dall'appartamento di Faith, Louis stava seduto sul divano di Niall con gli occhi spenti.

Erano passati ventotto minuti. Zayn li aveva contati tutti, sentendo il ticchettio dell'orologio scandire il tempo mentre stava in piedi davanti al suo amico inerme.

"Louis, ti prego, non hai detto una parola da quando siamo tornati."

Zayn, come nei precedenti tentativi di rianimare Louis, ottenne il silenzio come risposta.

Si sedette poi sul divano, afferrando la fotografia e mettendola dietro alla propria schiena, in modo da nasconderla dallo sguardo del ragazzo.

Louis spostò lo sguardo su Zayn, che per un secondo ebbe la speranza di ottenere una risposta qualsiasi, anche un insulto sarebbe andato bene.

Speranza che si spense immediatamente quando vide gli occhi azzurri di Louis puntarsi nel vuoto e perdersi di nuovo.

Zayn sospirò.

"Louis, torna in te, per favore."

Le parole uscirono dalle labbra di Zayn come una supplica colma di sensi di colpa.

Silenzio, di nuovo.

"Qualcosa dovrà pur girare per la tua testa in questo momento, no? Dillo e basta, ti prego."

Louis sospirò leggermente, giungendo le proprie mani davanti alle ginocchia e abbassando lo sguardo, mentre si torturava le dita.

"Buffo, vero? Non ho mai pensato che valesse la pena innamorarsi, per nessuno."

Zayn percepì le spalle sciogliersi un po' quando sentì finalmente la voce di Louis.

"Ho abbassato la guardia una volta sola, solo una."

Strinse la presa sulle proprie mani mentre ripensava al momento esatto in cui aveva capito di essersi innamorato di Faith.

"Ho provato quegli stupidi sentimenti solo una volta, e mi sono fatto prendere in giro senza problemi e nel modo più eclatante possibile."

Zayn rimase colpito dalle parole di Louis, per la prima volta lo vide spoglio della sua corazza da ragazzo insensibile che tanto si ostinava a indossare, ma che non lo rispecchiava per niente.

"Louis, so che sei ferito, confuso e quasi sicuramente arrabbiato, ma forse ci sono cose che ancora non conosciamo. Penso che ci siano dei pezzi mancanti di cui non sappiamo nulla."

Louis si voltò verso il suo amico.

"Come fai a dirlo? Illuminami."

"Ho avuto la possibilità di parlare con Faith un paio di volte, e mi sono bastate per capire che far soffrire qualcuno, una persona qualunque, è l'ultima cosa di cui vorrebbe essere responsabile. Soprattutto se si tratta di una persona che ama."

A Louis scappò un sorriso acido.

"Wow, chi avrebbe mai detto che tu, in due volte che ci hai parlato, avresti capito più cose su di lei di me che ho passato due mesi al suo fianco. Ti prego, insegnami come fai."

"Appunto perché sei stato con lei per due mesi dovresti averlo capito meglio di me."

"Evidentemente abbiamo conosciuto due persone diverse."

"Almeno pensaci per un secondo: che senso avrebbe avuto far finta di non provare qualcosa per quel ragazzo se già da tempo avevano deciso di partire insieme? Soprattutto per lui. Ci dev'essere un passaggio intermedio."

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