This Close

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Louis si sentiva come invaso da quella calma, con gli occhi chiusi si godeva il silenzio, l'aria fresca di quello che probabilmente era il suo posto preferito sul pianeta, e la compagnia di colei che gli stava accanto, osservandolo. Faith infatti, spesso si voltava per godersi per qualche istante una vista decisamente diversa da quella del prato, in parte perché semplicemente non riusciva a evitare di farlo, in parte perché voleva capire perché mai lui avesse voluto portarla lì. Perché lei e non sua sorella? Perché lei, con cui non aveva alcun tipo di legame affettivo? Non riuscì a darsi una spiegazione, forse perché ingenuamente, fra tutte le possibili motivazioni che le vennero in mente, accantonò subito la possibilità che per Louis lei fosse effettivamente una persona speciale. Era entrata nella sua vita all'improvviso e lo aveva colpito ed incuriosito, la trovava diversa per qualche motivo e voleva conoscerla meglio, una cosa nuova per lui, che non si era mai realmente interessato a una ragazza. Era abituato ad essere conosciuto, ma non a conoscere. Soprattutto, era abituato ad essere amato, ma non ad amare.
Faith e Louis non sapevano però che non erano soli: Lottie stava nascosta tra gli alberi, osservandoli, era lì non perché volesse sapere se suo fratello fosse andato al prato da solo o se si era portato qualcuno, e chi.. perché le risposte erano abbastanza palesi. Andò lì per semplice curiosità, per capire le sue intenzioni. Di sicuro se l'aveva portata lì significava che per lui era importante, e sapeva che suo fratello non si era mai innamorato prima.. che fosse la volta buona? Probabilmente l'avrebbe capito più avanti, in ogni caso in quel momento la sua copertura saltò, per colpa di una stupidissima radice un po' troppo cresciuta, che, mentre cercava di tornare indietro, la fece inciampare e cadere su dei rami secchi, facendo rumore e lasciandosi sfuggire un piccolo gemito di dolore. Faith si alzò mettendosi a sedere, seguita da Louis che, per forza di cose, già sapeva chi li avesse seguiti. Così si mise in piedi, con le idee ben chiare su cosa fare. Lei lo imitò.

"Tu resta qui, ora la sistemo."

"Che vuoi fare?"

"Ora vedrai, aspetta."

E un ghigno fece capolino sul suo viso..
Louis s'incamminò verso il punto da cui provenne il rumore per cogliere sul fatto sua sorella, che facendo finta di nulla se ne stava andando. Le picchiettò una spalla, avvicinandosi al suo orecchio.

"Dove vai?"

"Oddio."

Fu l'unica parola che riuscì a pronunciare. Lottie cominciò a correre il più velocemente possibile inseguita dal fratello che già sapeva come farle pentire di averlo spiato.

"Ciao Faith!"

Disse mentre passava a fianco alla ragazza che divertita stava osservando la scena, facendole quasi perdere l'equilibrio. Faith spostandosi si ritrovò nella traiettoria di Louis che non riuscì a fermarsi, colpendola e facendola cadere definitivamente. Dopo aver perso qualche battito, si fermò e si abbassò a fianco a lei, volendo accertarsi che stesse bene.

"Scusami, ti ho fatto male?"

"No no non preoccuparti sto bene."

Lo guardò negli occhi e sorrise, tranquillizzandolo. Quel sorriso lo aveva fatto stare meglio, non solo perché lo aveva calmato, ma anche perché era un dettaglio di lei che adorava, e di cui era certo che non si sarebbe mai stancato. Lo trovava bellissimo nella sua immensa semplicità, anche quando quel sorriso si riduceva a una semplice curvatura dipinta appena sulle sue labbra.

"Va a prenderla!"

Louis rise dopo essersi reso conto di essere rimasto imbambolato e senza ribattere ricominciò a rincorrere la sorella, ora più motivato di prima. La raggiunse in poco tempo, dato che ormai a causa della sua stanchezza aveva rallentato il passo. Vedendolo avvicinarsi sempre di più, Lottie cercò di distanziarlo ancora, ma senza successo. La bloccò, prendendola per la vita e mettendola a terra, per poi prepararsi a infliggerle ciò che più odiava: il solletico. Praticamente stava per torturarla.

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