Anger

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Per quasi un'ora Louis continuò imperterrito a cercare di forzare la serratura usando oggetti trovati nello stanzino. Era arrivato a provare anche con un paio di forbici, ma invano, ovviamente.

Quasi arreso sbuffò appoggiando la fronte sul legno scuro e liscio della porta.

"Hai una forcina?"

Faith, seduta a terra con la schiena appoggiata alla parete e le mani sulle ginocchia, guardò Louis.

"Sai che non ne uso.."

Era vero, lui lo sapeva, l'aveva appreso a sue spese ogni volta che doveva spostarle i capelli dal viso per poterle dare un bacio, proprio perché Faith non amava avere in testa alcun tipo di molletta o forcina. Amava tenere i capelli sciolti e liberi da fermagli.

Quella piccola sottigliezza fece male a Louis. Anche se era una semplice ed innocente frase, gli ricordò alcuni momenti passati insieme, e in quel momento ricordare il passato, anche se relativamente vicino, non era fra i suoi più grandi desideri.

Strinse la presa intorno alla maniglia della porta e andò a sedersi a terra vicino al muro opposto a quello dove si era seduta Faith, poggiando gli avambracci alle ginocchia.

"Hai il telefono?"

"Sì, perché?"

"Prova a chiamare qualcuno."

"Non credo potrà essere di aiuto, le chiavi le hanno Harry e Sarah."

"Chiama e basta per favore."

Faith fulminò Louis con lo sguardo per qualche secondo, ma decise di evitare di ribattere, tirando fuori il telefono dalla tasca dei pantaloni.

Compose il numero di Anne e portò il cellulare all'orecchio, aspettando di ricevere una risposta.

"Ehi Faith."

"Anne, ho bisogno di un favore."

"Dimmi, se posso ti aiuto."

"Sono al 'Bridge', Harry e Sarah mi hanno chiusa a chiave in uno stanzino insieme a Louis, ho bisogno che ci aiuti ad uscire."

"Ma che-"

"Non fare domande, ti prego vieni al più presto."

"Beh.."

Sentendo l'amica esitare, Faith cominciò ad agitarsi e a pregare in silenzio che Anne decidesse di andare ad aiutare lei e Louis ad uscire da quella situazione.. o, meglio, da quella stanza.

"Ascolta.. verrei se fossi completamente contraria a questa 'iniziativa', se così la vogliamo chiamare, ma non lo sono.."

Faith sentendo quelle parole strabuzzò gli occhi.

"Ma siete tutti fulminati?"

"Faith, parlate e basta."

"Con quante altre persone dovrò parlare ancora? Quando ieri Luke se n'è andato mi hai detto la-"

Dopo essersi resa conto di ciò che aveva appena detto, Faith socchiuse gli occhi e strinse le labbra, maledicendosi mentalmente.

"..stessa identica cosa." concluse abbassando la voce.

"Già, ora avete proprio bisogno di parlare. Mi dispiace Faith, ma è la cosa giusta sia per te che per lui.. un giorno mi farò perdonare, promesso."

Pronunciate quelle parole, Anne attaccò il telefono, lasciando Faith a bocca asciutta, con ancora gli occhi chiusi.

Sospirò e riaprì gli occhi, lasciando cadere il telefono sul proprio ventre.
Portò il suo sguardo su Louis, che a giudicare da come si stava torturando le mani, era parecchio irrequieto.

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