Capitolo 28

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Finalmente ho tutto pronto.

Sono stati 7 giorni intensi passati tra opprimenti angosce psichiche e da fiaccanti dolori fisici dovuti al fatto che praticamente non ho né dormito né mangiato per tutta la settimana a causa delle sempre crescenti devastanti emicranie che mi hanno torturato la testa e che mi hanno causato continue forti nausee.

Ma ora sono euforico!

Pietro mi ha portato uno splendido esemplare vivo di pesce palla e nelle ultime ore sono rimasto rinchiuso in casa a studiare come preparare al meglio il fugu affinché non vada perso un solo grammo di tetrodotossina e per renderlo la pietanza più incredibile, gustosa e letale che Giulia Dateo abbia mai assaggiato.

La neurotossina è particolarmente presente negli occhi, nella pelle e soprattutto nel fegato del pesce quindi preparerò un piatto in pieno stile giapponese ovviamente con un sashimi di fugu accompagnato da una salsa teriyaki e dal fegato fritto in tempura come golosa guarnizione.

La salsa teriyaki, essendo molto intensa, solitamente non è indicata a piatti di pesce crudo ma a me servirà soprattutto per camuffare il forte sapore degli ingredienti che andrò ad aggiungervi. Il teriyaki viene preparato facendo sobbollire della salsa di soia koikuti, del sakè, del mirin, dello zucchero e dell'olio di sesamo con un'aggiunta di poca fecola di patate per addensarla leggermente. A tutti questi ingredienti tradizionali andrò ad aggiungere gli occhi e la pelle dell'animale e dopo alcuni minuti di leggero bollore andrò a filtrare questo condimento che, con solo qualche goccia, mi dovrebbe garantire una ulteriore concentrazione di tetrodotossina ampiamente sufficiente per il mio scopo.

Tutto è organizzato e tutto mi è chiaro.

Per tutta la settimana ho pedinato Giulia senza che lei si accorgesse di nulla per cercare di capire le sue abitudini e i suoi ritmi giornalieri. Ho scoperto una ragazza estremamente ripetitiva e maniacale nelle sue abitudini al limite della nevrosi di un disturbo ossessivo compulsivo. Lo stesso bar tutte le mattine dove consuma sempre una spremuta di arancia e un croissant integrale al miele subito seguiti da una abbondante dose di disinfettante per le mani. Successivo arrivo al lavoro percorrendo sempre lo stesso lato del marciapiede e attraversando sempre allo stesso semaforo ed entrando nell'ascensore dell'ufficio sempre alla stessa ora con lei che, mentre le porte si chiudono per permettere alla cabina di salire, è nuovamente intenta a igienizzarsi le mani. Pranzo tutti i giorni con la solita amica nel medesimo ristorantino dove mangia ogni volta le solite verdure bollite condite da poco olio e da due gocce di aceto balsamico sempre comunque dopo aver sterilizzato posate e mani. Palestra tutti i pomeriggi dalle 17.00 alle 19.00 con successivo immancabile aperitivo a base di negroni sbagliato e disinfettata di mani.

Tutta questa sua abitudinaria vita mi ha consentito di pianificare al meglio la serata di oggi. Infatti questa sera, senza avvisarla, la andrò a prendere fuori dalla palestra e la convincerò a seguirmi al "Castore & Polluce". La tentazione di poter fare una cena da sola con uno chef professionista che promette di farle assaggiare un piatto irripetibile all'interno di uno dei locali più chic della città vuoto, chiuso per il turno settimanale di riposo e tutto a sua disposizione, sarà una proposta che non sarà in grado di rifiutare.


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