Capitolo 4 : Coniglietto

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Ripensai ad Akane ed ad Ayano e alla loro terribile storie e automaticamente, pensai come potesse un fantasma poter sorridermi in quel modo

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Ripensai ad Akane ed ad Ayano e alla loro terribile storie e automaticamente, pensai come potesse un fantasma poter sorridermi in quel modo. In fondo, doveva sicuramente aver vissuto qualche terribile vicenda anche lui. Come poteva essere così spensierato? Soprattutto con una estranea... 

Restai a fissare la finestra dalla quale Taehyung si era dileguato lanciandosi a capofitto da essa e poi scossi la testa per ritornare alla realtà. Dovevo tornare in classe.

Tornai al mio banco con l'intenzione di dedicarmi completamente alle lezione, tuttavia di seguire quegli argomenti noiosi, la mia testa non ne era più in grado, ormai partita per la tangenziale dei pensieri. 

Pensavo ad Akane e Ayano e se l'incontro con Taehyung, fosse voluto in qualche modo collegato a loro. 

Taehyung... Pensando a quel nome, un sorriso automatico si formò sulle mie labbra. Mi spostai poi a pensare al suo aspetto; capelli mori, occhi scuri, lineamenti fin troppo perfetti per un fantasma. Era così anche quando era vivo? Avevo avuto un primo contatto con una divinità antica?


Finalmente l'ora della ricreazione arrivò e come ogni giorno, mi affrettai a raggiungere frettolosamente il soffitto della scuola prima di poter incontrare qualcuno che mi prendesse in giro come sempre. Quando arrivai, mi sedetti ma guardai il mio pranzo per cui non avevo molto appetito, così optai per alzare il capo e rilassarmi seguendo con lo sguardo le nuvole bianche viaggiare lentamente nel cielo. Chiusi gli occhi, lasciando che i leggeri raggi del sole di quella bella giornata, mi scaldassero il viso. 

All'improvviso una folata di vento leggera che portava un profumo dolce, mi spostò i capelli dal viso, facendomi aprire quindi gli occhi per capire da dove provenisse. Credetti che aprendoli, avrei associato l'odore ad una qualche pasticceria del posto, ma al suo posto, trovai una figura maschile. 

«Dovresti mangiare qualcosa»

Fu la prima cosa che mi disse. Potei giurare a me stessa di aver già visto quel volto famigliare. Non dovetti spremere molto le meningi per ricordare il secondo, dopo Taehyung, dei sette ragazzi incontrati al parco. 

«Non ho molta fame» risposi rivolgendogli lo sguardo mentre lo analizzavo, pensando che anche lui, come Taehyung, fosse molto bello. 

«Cosa ti turba?» mi chiese dolcemente. 

Abbassai lo sguardo e mi riscaldai le mani.

«Importerebbe molto dirtelo o no?» chiesi. 

«Sai com'è, sono un fantasma. Non ho molte cose da fare durante il giorno se non spiare la vita delle persone ancora in vita e riempire il mio vuoto con le loro storie» mi rispose, rimanendo sdraiato nella sua forma trasparente sul pavimento.

Sentendomi un poco in colpa, sospirai appena e dopo aver messo le mani all'interno delle cosce calde, mossi le ginocchia, flettendole come se fossero ali di farfalla e guardai il pavimento, un poco a disagio. 

«Mi sento...Sola. Due persone, che consideravo le mie uniche e sole amiche, se ne sono andate ieri. Tutto qui» spiegai, sentendo un groppo alla gola. 

«Non sei sola, ci sarò io a farti compagnia da ora in poi. Ok?» disse prontamente e si pose a sedere davanti a me, rivolgendomi un sorriso caldo, facendomi pensare teneramente alla somiglianza di un piccolo coniglietto. Come non poter farsi contagiare da un sorriso così

«Però per farti compagnia devo sapere il tuo nome» continuò, ridacchiando, facendo ridere anche a me.

«Io sono Tsukiko» mormorai.

«Bene, io Jungkook»

«Jungkook...Sei amico di Taehyung?» chiesi, arrossendo un poco in imbarazzo per quella domanda.

«Si, è il mio migliore amico. Cioè, tutti i membri del gruppo sono miei amici»

Dopo quella frase, si tappò la bocca come un bambino che aveva rivelato un dettaglio che non doveva dire.

«Gruppo?»

«Ho detto anche troppo. Ora devo andare, fra poco anche tu inizi no? Bene allora ciao!»

«Come devi andare- Ehi!» esclamai e quando lo vidi intento ad andarsene, cercai di alzarmi, portando la mano in avanti come a volerlo afferrare, ma caddi solamente a terra. 

Ormai come Taehyung, si era volatilizzato anche Jungkook. 

Certo che questi fantasmi hanno proprio una cattiva abitudine

Pensai pulendomi il didietro, avviandomi poi verso l'uscita dal terrazzo per tornare in classe.

Ghost;18 | BTS [In revisione...]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora