Capitolo 13 : Ballare

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“Bene ragazzi come vi avevo detto, ho un annuncio da farvi

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“Bene ragazzi come vi avevo detto, ho un annuncio da farvi. Per quest’anno, è stata scelta la vostra classe per rappresentare l’apertura del festival estivo. E stavo pensando che per quest’anno, potremmo organizzare un ballo di gruppo”

Oh fantastico’, pensai e evidentemente non ero l’unica a pensarlo, siccome in classe non mostrò molto entusiasmo a quella proposta.

Quella mattina, era finita così, con quella notizia.
La scuola era appena iniziata e in pratica, la classe già si stava organizzando per le attività estive.

Come se non bastasse lo stress per gli esami, si doveva aggiungere anche il pensiero di dover ballare insieme a gente che odiavo e che mi voleva morta e in più, davanti a tutta la scuola.
Poco dopo la campanella suonò e tutti si apprestarono ad uscire dall’edificio, me compresa.

Mentre tornavo a casa, pensai che non sapevo nemmeno ballare e che probabilmente avrei fatto una pessima figura e che quindi, mi avrebbero presa in giro anche per quello.

Volevo davvero finire bene quell’anno scolastico, almeno per quanto riguardava i miei voti e quel ballo, beh, sarebbe stato valutato (una scusa dei professori per farci impegnare).

Ero piuttosto determinata a farmi valere almeno nell’ambito scolastico, dato che in quello sociale, con i miei compagni, non riuscivo e anzi, avevo già fallito miseramente.

Mentre camminavo verso casa, passai davanti al parco giochi in cui conobbi i 7 e ricordai che uno di loro, precisamente Hobi, mi disse che una delle cose che più gli mancavano era poter ballare.
Ripensandoci uindi, poteva essere stato un bravo ballerino precedentemente.

Mi addentrai all’interno del parco e mi sedetti su un’ altalena, sulla quale iniziai a dondolarmi lievemente, aspettando pazientemente che potesse comparire uno dei 7 e potesse aiutarmi con quel problema che mi affliggeva.

“E così, dovrai ballare a fine anno eh?”, mi disse una voce alle mie spalle, che poi si spostò davanti a me, facendosi riconoscere.

“Si Hobi… Sfortunatamente”, dissi alzando la testa verso di lui e sospirai, riabbassando poi il capo.

Odiavo così tanto ballare, non avevo ricordi particolari o traumi legati al ballo per farmelo odiare cosi tanto, forse era più il fatto che associavo il ballo ai ballerini che si esibivano in spettacoli davanti a molte persone e io delle persone, avevo estremamente paura.

“Sfortunatamente? Ma il ballo è cosi bello Tsukiko! Perché dovrebbe essere il contrario?”, mi chiese rivolgendomi un sorriso solare.

“Perchè non so farlo e perché devo ballare davanti a tutta la scuola...”, spiegai guardandomi le scarpe, mentre continuavo con il dondolio dell’altalena.

"Hai mai provato a ballare davanti a tante persone? Cosi tante da non poterle contare?" , disse mantenendo un sorriso dolce.

"Eri cosi bravo da essere arrivato a esibirti davanti a cosi tante persone?", chiesi incredula.

Immaginavo che fosse un bravo ballerino, ma non cosí… tanto.

"Già e per questo, posso dirti che quando ballavo, tutte quelle persone sparivano e c'ero solo io e la musica. La danza è questo Tsu, prendila un po' come una relazione amorosa: ci siete tu e lei, nient'altro. Ti verrà piú semplice ballare", disse rassicurandomi.

"Si ma in ogni caso non so ballare e non saprei nemmeno da dove iniz-"

Non riuscii a finire la frase che al mio fianco spuntarono Jimin e Jungkook, che mi diedero una piccola spinta da dietro, facendomi alzare in piedi e procedere qualche passo in avanti.

"Ci siamo noi ad aiutarti. Vedrai che sarà un gioco da ragazzi. Passiamo un pomeriggio differente", disse Jungkook.

"Ma voi due che ci fate…"

"Qui? Anche noi eravamo ballerini. Facevamo parte dello stesso gruppo di danza", disse Jimin interrompendomi e sorridendo al mio viso confuso.

"Dai, iniziamo a vedere quanto sei messa male", disse con tono scherzoso Hobi e io lo guardai ridendo, pensando: "povero lui".

Cosí passammo le ore del pomeriggio a provare dei passi improvvisati, giusto per avere delle basi siccome Hobi mi disse che piú un umano, sembravo un manichino di legno che aveva appena appreso l'abilitá della parola.
Tuttavia, passate alcune ore, ballare mi venne piú semplice, ma insieme alle capacitá apprese, si fece sentire anche la stanchezza.

Posai le mani sulle ginocchia, arrancando dopo l'ennesimo mini-balletto.

"R-ragazzi.. senza offesa ma, sono distrutta", dissi per poi raddrizzarmi e piegando un po' a destra e un po' a sinistra, facendo una smorfia per il dolore.

"Si, direi che per oggi basta. Hai fatto tanti progressi in poco tempo. Sei stata brava", mi disse Hobi complimentandosi.

Quindi raccolsi la cartella lasciata accanto all'altalena ancora prima e salutai i ragazzi, avviandomi poi verso casa.

Mentre con la poca energia rimasta, mi infilavo a letto godendo della sensazione di relax, mi chiesi quando avrei riprovato insieme a loro e che alla fine, ballare non era cosi male e non sarebbe stato farlo, forse, davanti a tutta la scuola se la percezione di cui parlava Hobi era effettivamente cosi.

Forse, per una volta, sarebbe andato tutto bene.

Ghost;18 | BTS [In revisione...]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora