Capitolo 5 : Quattro

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Rimasi per qualche attimo imbambolata a fissare il punto dal quale Jungkook era sparito, quando poi sbuffai e scossi la testa, decidendo al suono della campanella di alzarmi

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Rimasi per qualche attimo imbambolata a fissare il punto dal quale Jungkook era sparito, quando poi sbuffai e scossi la testa, decidendo al suono della campanella di alzarmi. Mi pattai un po' il sedere e dopo essermi assicurata che fosse tutto ok, mi avviai verso la classe un poco svogliata. Non ebbi il tempo di distrarmi un attimo per guardare a terra, che dopo qualche passo andai a scontrarmi contro il petto di qualcuno.

«Oh scus-» dissi subito, inchinandomi prontamente.

«Stai bene?» mi chiese la persona.

Quando alzai lo sguardo per rispondere e vidi Akio, mi irrigidii sul posto. Mi limitai quindi ad annuire piano, mettendo una ciocca di capelli dietro l'orecchio, un poco nervosamente. Quindi con passo svelto, lo oltrepassai ed entrai nella mia classe.

Akio gentile? Quante cose strane mi stanno capitando ultimamente

Fortunatamente le ore scolastiche passarono rapidamente grazie alla leggerezza delle materie delle ultime ore e proprio in quel giorno, non avevo alcuna attività scolastica. Mi misi così il materiale nella cartella e uscendo dalla classe, mi avviai come di consueto all'armadietto per prendere le mie scarpe che infilai picchiettando con la punta.

Fuori il tempo che nonostante stesse per inaugurare l'inverno gelido di Osaka, era piuttosto piacevole, tanto che non era ancora necessario indossare una sciarpa. 


Feci il solito percorso per andare a casa, ma ad un tratto venni bloccata da un enorme cartello giallo che indicava un altro percorso da seguire a causa di lavori. Ero quindi costretta a deviare il mio solito percorso, intraprendendo una strada più lunga, ritrovandomi sul tracciato che dava come panorama ai lati il fiume Edo.

«Ehi Tsukiko» chiamò una voce alle mie spalle. 

Non ebbi nemmeno il tempo di girarmi che mi ritrovi una figura accanto a me, spaventandomi.

«Scusa, ti ho spaventata? Sono Namjoon» disse con uno sguardo preoccupato, mentre io involontariamente avevo appoggiato una mano sul petto per lo spavento.

«N-no, credo. Non mi abituo mai alle vostre comparse» spiegai, rilassando ora i muscoli, sorridendogli per poterlo tranquillizzare. 

«Ciao Tsukiko!» dissero esclamando in coro altre due figure, che guardai con sguardo confuso.

«Oh, già. Non ci conosci. Io sono Seokjin, ma abbrevia chiamandomi Jin» disse ridacchiando uno dei due. 

«Io sono Hoseok, ma chiamami Hobi» disse il ragazzo in questione, allargando un sorriso che mi contagiò subito. Dietro di lui, spuntò un quarto ragazzo. 

Ghost;18 | BTS [In revisione...]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora