Avviso:
Questo capitolo é molto lungo e soprattutto pesante.
Se non ve la sentite, non leggete.E cosí da quella notte, non vidi piú nessun fantasma.
Ritornata a Tokyo, dissi ad Akio che volevo una relazione con lui.
Gli raccontai anche degli altri e prima gli dispiacque e poi, alla notizia di Taehyung, ingrandí gli occhi e si indicó il petto."I-io sono la sua reincarnazione?", mi chiese incredulo.
A ripensare alla sua reazione rido sempre e poi penso che effettivamente, anche io potrei avere una persona reincarnata dentro di me senza nemmeno saperlo.
Spesso mi chiedevo perché certe persone fossero venute proprio da me, Ayane e Akane e loro, i BTS.
Dopo la loro scomparsa, mi chiesi se quindi, raccontare un dettaglio della propria morte fosse poi cosí importante per andare al di là.
Loro con me non lo avevano fatto, se non forse Taehyung in modo vago.Questo dubbio mi rimase talmente impresso, che decisi di fare una ricerca.
Volevo sapere meglio di loro non in veste di persone famose, ma di loro come umani. La loro storia, i motivi per i quali loro oggi, non esistevano più.E cosí piano piano, trovai la risposta alle mie domande.
Partendo da Jin, o meglio da Kim Seokjin, la sua morte avvenne il 18 gennaio 2017 a causa di un grave incidente stradale.
Di lui si racconta che fosse una persona solare, particolare e per quanto spiritosa, seria nei momenti opportuni. Veniva chiamato "la mamma" del gruppo, poiché si occupava dei membri come se fossero suoi figli.Namjoon, leader del gruppo. Era la fonte principale della band, il motivo per la quale tutto si muoveva, dalla musica, all'organizzazione degli eventi, ai discorsi, alla motivazione, alla risoluzione dei problemi. Era la macchina motrice che, una volta saputa la morte del suo caro e stretto amico Jin, andó in fumo.
Namjoon alla notizia della sua morte, ebbe un attacco di cuore il giorno stesso: 18 aprile.La band aveva perso oltre a Jin, fondamentale per il suo ruolo da fratellone maggiore, anche il suo leader, al quale tutti si rivolgevano per consigli non solo sulla musica, ma anche per questioni di vita personale.
Il gruppo cercó di andare avanti senza la loro presenza, ma per ovvi motivi, smisero completamente le loro attività e sparirono dall'industria del kpop da un giorno all'altro.
Da Hoseok in poi, si parló di loro solo dopo la loro morte e di cosa si celasse dietro ad essa.Poi Hobi, Hoseok, il sole del gruppo, che disciplinava ogni coreografia del gruppo e che era un gran ballerino, insieme a Jimin. Ebbe un grave infortunio il 18 aprile dell'anno stesso, che gli causó la fonte principale della sua morte, ovvero una depressione acuta. Il fatto di non poter piú ballare e di non riuscire nemmeno a organizzare un ballo senza prima valutare i tempi dei passi e inoltre, l'assenza di Jin e Namjoon, che si sentiva sia come presenza, che come spirito del gruppo, siccome quest'ultimo era ancora sotto tono dalla sua morte. Come poteva sentirsi il sole, che aveva sempre fatto ridere i suoi fratelli, a non poter far nulla per farli sorridere e a sentirsi esso stesso, spento?
Yoongi poi, aveva sempre sofferto per depressione.
La sua cura era sempre stata la musica, nella quale si rifugiava.
Aveva perso contatto con essa alla morte dei suoi amici. Non sentiva piú le note e quando provava a suonare il suo adorato piano, sentiva come se le dita non riuscissero a muoversi.
Il suo scopo nella vita, che era produrre musica, venne brutalmente fermato.
Era rimasto l'unico "fratellone" a poter essere di conforto a quelli piú piccoli di lui, come Jimin, Taehyung e Jungkook.Si pensa ancora che il suo incidente avvenuto il 18 maggio, nel quale la sua auto per un presunto sbandamento finí in acqua, non sia stato del tutto un incidente, ma un suicidio. L' incidente in auto era stato visto come una emulazione di quello di Seokjin e Namjoon.
Rimasero quindi i più piccoli a farsi forza.
Jimin, sempre attento ai componenti piú grandi come a quelli piú piccoli del gruppo, si sentí investire da un giorno all'altro di una grandissima responsabilitá.
Si sentí in colpa per non esser intervenuto prima nella morte di Hobi, per non aver aiutato Yoongi, per non aver impedito in qualche modo la morte di Jin e Namjoon.
Il suo gruppo, era sempre stato la sua famiglia piú grande.Anche lui, come Hobi, aveva sempre amato la danza. Prendeva spesso ispirazione da lui, gli chiedeva consigli e si confrontava per le coreografie.
Gli piaceva lavorare con lui, si sentiva come se finalmente avesse trovato qualcuno con cui condividere la sua passione per la danza.Non riuscí a continuare questa sua passione, né per la grande tristezza che lo aveva travolto, né perché decise di dedicare tutto sé stesso a Taehyung e Jungkook.
Voleva essere la loro roccia, ma finí per dimenticarsi di se stesso.A un mese dalla morte di Yoongi, il 18 giugno Jimin venne ricoverato in ospedale per una forte malnutrizione che lo portó, dopo pochi giorni, alla morte.
Gli infermieri dissero ai suoi parenti, che le sue ultime parole furono "Taehyung e Jungkook".Rimasero quindi quest'ultimi.
Da soli.I BTS erano soliti a vivere in una immensa casa, isolati da tutti per non avere problemi con le persone o fan aggressive, data la loro nota fama.
Taehyung e Jungkook si ritrovarono quindi in quella casa vuota a ripercorrere spesso le stanze dei loro fratelloni. Anche la cucina per loro era ricordo di quando Jin cucinava e poi si arrabbiava con loro perchè nessuno puliva.
O la stanza in cui Namjoon era solito fare musica.Jungkook amava quella stanza, tanto quanto quella di Yoongi. Dalla loro passione per la musica, aveva appreso il coraggio a provare a farne qualcuna di sua.
Aveva iniziato a maneggiare i primi strumenti con Namjoon, a scrivere i primi pezzi con Yoongi.Jungkook era sempre stato il piccolino della band, quello protetto da tutti.
Era un ragazzo d'oro, sempre disponibile e anche se aveva avuto problemi sin da ragazzino a legare con le persone per la sua timidezza, i suoi cari amici della band, lo aiutarono a superarla.
Dalla loro morte, volle rifugiarsi dai suoi genitori e non farsi più vedere da nessuno, ma il motivo per cui non lo fece, fu Taehyung, l'ultimo rimasto da quella che considerava sua famiglia.
Pensava che insieme, potessero farsi forza e risollevarsi.E spesso Jungkook insieme a Taehyung, scovavano nella cameretta di Hobi, foto di quando provavano le coreografie.
Foto della band vecchissime e foto di lui da giovane con in mano un premio per qualcosa legato alla danza.Taehyung inoltre, si rifugiava spesso nella stanza di Jimin, il suo migliore amico da sempre, che nonostante tutte le sue perdite precedenti al disastro avvenuto all'interno del gruppo, lo aveva sempre aiutato a rimettersi in senso.
Il suo rimorso piú grande, fu proprio quello di non aver aiutato colui che piú lo aveva aiutato.Lui e Jungkook se ne andarono da Seoul da un giorno all'altro, senza farsi vedere da nessuno.
Sparirono e di loro non si sentí parlare nemmeno sui giornali coreani e nemmeno su quelli europei.Di loro, si seppe solamente una cosa tramite i manager che entrarono dentro la loro casa dopo qualche giorno ricevuto un messaggio da Jungkook.
La loro casa era completamente al buio e ogni spina era stata staccata da ciascuna camera della casa.Ogni elettrodomestico era spento o staccato. Le stanze erano tutte al loro posto e in perfetto ordine, senza nulla di cambiato, nel bagno erano rimasti ancora 7 spazzolini da denti, in cucina ogni tazza e piatto era al suo posto e il cibo presente nel frigo o nella dispensa, era stato donato in beneficienza dai loro manager incaricati con quello stesso messaggio inviato da Jungkook che li portó a visitare la casa.
Una sola cosa mancava ed erano alcuni dei loro vestiti.Dove erano andati a finire quindi, Taehyung e Jungkook?
Questo era quello che si chiedevano ogni giornale e fan a livello mondiale.
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Ghost;18 | BTS [In revisione...]
FanfictionTW/ 𝙇𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙩𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙖𝙧𝙜𝙤𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙞𝙘𝙖𝙩𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙧𝙤𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙚𝙣𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖̀ 𝙙𝙚𝙡 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙤𝙧𝙚. 𝐓𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚: «Lei...Ci può vedere?» chiese uno...