Capitolo 22 : Festival parte 2

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Una volta staccate le dita dal piano, l'auditorium fece un lungo applauso

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Una volta staccate le dita dal piano, l'auditorium fece un lungo applauso.

Mi alzai e avanzai verso il centro del palco per poi inchinarmi. Solo dopo essermi rialzata ebbi modo di vedere le facce delle persone. Su di loro vidi stupore e meraviglia, in altri accenni di sorrisi e in altri ancora visi rilassati ed ero piuttosto felice del risultato. Volevo solo che nonostante tutto l'odio, potessero apprezzare il mio impegno e beh, questo in qualche modo accadde.

Uscì di scena tra gli applausi e ad aspettarmi ci fu proprio Akio, rimasto fino a quel momento ad osservarmi e quando mi vide arrivare, mi prese in braccio e mi fece fare un piccolo giro.

"Sapevo che ce l'avresti fatta, sei grande Tsu", disse guardandomi negli occhi proprio mentre ero ancora tra le sue braccia, facendomi diventare parecchio rossa per l'imbarazzo e il contatto troppo riavvicinato.

"G-grazie...", dissi distogliendo lo sguardo.

"Ora hai l'altra esibizione immagino? Non voglio sottrarti troppo tempo"

Mi ripose al suolo e si voltò, per uscire, ma vidi che si fermò sulla maniglia.

"Stasera sei bellissima" e poi uscì, facendomi rimanere da sola nel più completo imbarazzo e spiazzamento.

"Tsukiko? Ah sei qui! Devi sbrigarti, dobbiamo prepararti", disse il mio professore di italiano che mi raggiunse e mi fece riprendere il senso del tempo.

"P-prepararmi? Ma non dovevo ballare con la divisa scolastica?", domandai.

"Oh nono, per un ballo cosi delicato ho pensato più a un vestito tradizionale. Poi vedrai, vieni"

E così lo seguì, uscendo dalla sala. Ci dirigemmo verso il cortile della scuola e notai di quanto buio ormai si fosse fatto. Entrammo poi in un'aula situata al primo piano dell'edificio scolastico, l'unica che avesse le luci accese. Al suo interno c'erano tre delle mie insegnanti.

"Ok, i vestiti sono quelli posati. Le insegnanti ti aiuteranno a metterlo", disse il mio professore.

"Sei stata fantastica prima. Mi piacerebbe che facessi un buon lavoro anche là fuori, sono sicuro che tu possa farcela" ed uscì.

"Ha ragione il professore, sei stata splendida. Sembravi così leggiadra e delicata nel suonare", disse una delle insegnanti, mentre iniziai a togliermi il vestito e mi lasciai vestire come una bambolina.

Mi accorsi solo dopo che il vestito era un kimono, un kimono rosso con dei fiori. Era davvero bellissimo e poi il tessuto era cosi morbido che quasi si sfilò dalle mie mani quando lo toccai. L'obi* anch'esso decorato con splendidi fiori.

Nonostante la bellezza, pensai però alla difficoltà che quest avrebbe portato al ballo.

Iniziarono a sistemarmi il trucco e questa volta, raccolsero i miei capelli con un bellissimo nastro rosso. Una volta infilati gli zoccoli di legno, mi guardai allo specchio e pensai proprio di sembrare una di quelle bellissime geishe che vidi tempo fa in un libro antico. Pensai quindi, che avrei agito come loro: quella notte, sarei diventata una geisha.

Ghost;18 | BTS [In revisione...]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora