Quando tutto ciò non basta || #Wattys2018

Capitolo 49 /THE END/

Pov's Federica
Non ho dormito per tutta la notte, ho scritto una lettera per lui, oggi parte e mi sto dirigendo all'aeroporto con le mie amiche.
Ho pianto tanto e ho gli occhi gonfi, Shady e Vittoria non mi abbandonano un secondo, sono sempre vicine a me.
Domani partirò anch'io, e questa situazione è terribile.

La macchina si accosta accanto all'ingresso dell'aeroporto, forse inizio a tremare un po'.
Ci dirigiamo verso il gate dove ci sono Mike e Andreas, mi hanno detto che lui non ha voluto che venisse sua madre, non sopporta queste cose, e in fondo lo conosco. Sinceramente non so neanche se vorrà me.

Sono tutti seduti, mentre lui è girato di spalle, non ci ha ancora viste.
Sha e Vitto corrono ad abbracciarlo e posso vedere che sorride, mentre le abbraccia si accorge della sua presenza e mi guarda, a un tratto si spegne il suo sorriso.

Pov's Riccardo
Non mi aspettavo di vederla qui, ho ancora il sapore delle sue labbra sulle mie e non nego che lo vorrei riprovare..

C'è silenzio e ad interromperlo è Andreas:
-Mike vieni con me al bar? Voi ragazze volete qualcosa?-
-Oh certo veniamo con voi- rispondono.
Tutto organizzato.
-Fede vuoi qualcosa?- chiede Mike.
-n-no grazie- mormora.

Posso notare che ha pianto, si vede dalle occhiaie, sapessi Fede quanto ci sono stato male io.

Mi avvicino a lei sfruttandola per bene..

-Tutti ok?-
- Lo sai- sussurra.
-Avrei voluto fosse così diverso- dico.
-Anche io-
-Ti ho portato una cosa, vorrei la leggessi in aereo o quando vuoi- aggiunge porgendomi una lettera, profumava di lei.
-Grazie, grazie per quello che sei- dico.
Le scende una lacrima sulla guancia e la abbraccio, un abbraccio bisognoso, voluto da entrambi.

Arrivano poco dopo gli altri, iniziamo a scambiare due chiacchiere, ma sono perso sempre a guardarla, non le levo gli occhi di dosso un secondo.

Avevano annunciato il volo e per me era arrivata ora di andare, non mi sono mai piaciuti i saluti così..
-Sarai sempre mio fratello, ci vediamo presto, verremo a trovarti, chiama quando arrivi- mi disse Andreas abbracciandomi.
-Non preoccuparti di nulla, sii fiero di te stesso sempre, ti voglio bene- Io e Mike non eravamo tipi da queste cose, a noi bastava un abbraccio, ma questa volta è stato dato più forte, in fondo questa è la mia famiglia.
-Hai fatto una cosa bellissima ieri, siete bellissimi, si sistemerà tutto, buona fortuna Riki- mi disse Vittoria e sorridi per le parole usate nei confronti miei e di Fede.
-Sei il migliore, spacca in America, noi ti aspettiamo e lei ti aspetta- abbraccio anche Shady e sorrido a tutti.
Poi mi avvicino a lei e gli altri si allontanano di qualche passo.

Pov's Federica
Sento il mondo crollare addosso, i nostri sguardi sono fermi, e sto tremando.
Si avvicina, alzandomi il mento con due dita e poggia le sue labbra sulle mie, ci lasciamo trasportare da quel bacio, ma dopo un po' lui si stacca..e ho già nostalgia delle sue labbra.
-Io non dimentico della scelta che hai fatto, mi sento preso in giro, ma ti amo, a presto-
-Ti amo anche io, buona fortuna Riccardo- mormoro.
Una lacrima bagna il mio viso e lui mi lascia un bacio a stampo prima di andare via..E lo vedo scomparire tra la gente che scappa e piange allo stesso tempo, poi c'è quella felice, felice di partire, e poi ci sono io, ancora ferma su quella porta, ancora ferma al pensiero della mia notte con Riccardo, al pensiero di averlo perso, questa volta per davvero.
-Andiamo a casa?- mi chiedono i miei amici, hanno notato quanto io ci stia davvero male.
Ci riscaldiamo in un abbraccio mentre tutti mi confortano, troverò la mia strada a Londra.

Pov's Riccardo
Sono scappato da quel momento, non avrei resistito.
Sono seduto sul posto 17 della fila B, dopo aver annunciato il decollo, prendo la lettera di Federica, guardo per un secondo fuori dal finestrino e poi inizio a leggere..

Caro Riccardo..
Non sai quanto sto male in questo momento, abbiamo appena finito di fare l'amore, la mia prima volta, la volta in cui ho amato con tutta me stessa, la ricorderò per sempre sai? Il mio letto, le mie lenzuola sanno ancora di te, anche le mie labbra.
Ricordo quella volta che ti vidi entrare nella nostra classe in primo superiore, eri davvero sfacciato, la prima cosa che notai furono i tuoi occhi, brillavano, brillavano anche quando mi baciavi o quando a Formentera mi hai detto di dimenticare tutto, e non ci siamo proprio riusciti.
So che quella sera in spiaggia mi hai baciata tu, ero bendata, lo so perché me l'ha detto Andreas, poi ho riconosciuto quelle labbra, e ho provato lo stesso brivido che provai quella sera, hai voluto nascondermelo per difendere la nostra amicizia ma poi ti sei innamorato di me ed io di te.
Lo ero sicuramente da prima, da quando ho iniziato ad essere gelosa di tutte le ragazze che ti giravano intorno, l'ho capito la sera quando ho dormito a casa tua, vidi la tua valigia e ci siamo fatti delle promesse, lì nell'esatto momento in cui i nostri occhi rossi, pieni di lacrime, si sono scontrati, ho capito di essere innamorata di te..È stato bellissimo ballare con te, stringerti forte a me, come se ci stessimo perdendo piano piano. Non dimenticherò i baci rubati in macchina, a scuola, Formentera, le nostre sfuriate, il nostro modo di mangiare insieme, le nostre canzoni e le colazioni a letto la mattina.
Non ti dimenticherò.
Non so che importanza avrà Mattia per me, io non lo amo, ma sono sicura di prendere la mia strada a Londra, come tu lo farai in America.
Non posso seguirti Riccardo, non posso, non perché non voglio stare con te, ma perché ho bisogno di fare il mio percorso lì.
Riki non posso seguirti in America, ma non smetterò un attimo di pensarti, di pensare ai tuoi occhi, alle tue labbra, alla tua gelosia, ai tuoi orribili difetti, al tuo essere così perfezionista e alla mania che hai di rendere tutto perfetto.
Ti amerò dentro di me Riki, te lo prometto.
Spero di rivederti un giorno..
Per sempre tua Federica.

Chiudo la lettera, e lascio che le lacrime righino il mio volto.

-Ti amerò anch'io-.