VII • Solo •

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Erza era andata via senza voltarsi, Gerard sapeva che la scarlatta aveva ascoltato le sue parole però rimase ferito dal suo evidente rifiuto.

Quella ragazza era la sua prima cotta, si era accorto di provare qualcosa per lei a soli undici anni ma non era mai riuscito a dichiararsi.

Aveva aspettato troppo e lei sembrava volerlo dimenticare insieme a tutti i suoi amici.

Dopo il tragico evento estivo il gruppo sembrava avere già delle crepe. La morte di Mavis aveva segnato tutti e nessuno sembrava essere più lo stesso.

Lucy si era trasferita in un quartiere opposto a Fairy Tail.

Natsu non era riuscito a sostenere sia la perdita di Mavis che della sua migliore amica, così cominciò piano piano a smettere di vedere il gruppo per poi rimanere completamente solo senza rivolgere la parola a nessuno.

Aveva smesso di essere il ragazzo dolce e solare di una volta e cominciò a fumare e tatuarsi.

A tutti mancavano le sue squallide battute tanto per sdrammatizzare e un'altra crepa tranciò il gruppo.

Cana sentendo tutto quel peso addosso dovuto alla tensione e al senso di colpa, fece la fine di sua madre, cominciò a bere per sentirsi nuovamente libera. Questo portò a separarla dal gruppo, preferiva restare a casa o andare nei locali per bere e non aveva intenzione di vedete il vecchio gruppo.

Gajeel, forse per noia o forse per mettere in pausa la tensione, cominciò a fare amicizia con cattive compagnie fino ad abbandonare i suoi amici per andare in moto, spacciare e drogarsi.

Gray era l'unico dei tre che ancora salutava Gerard, Mira ed Erza. Ma dopo un po' sparì anche lui per dedicarsi al suo futuro.
Cominciò a studiare e ad impegnarsi duramente per realizzare il suo sogno automobilistico.

A quel punto neanche Erza ce la fece più, così iniziò ad iscriversi a corsi e a tenersi sempre impegnata per evitare di ricordare e sentirsi male.

Rimasero solo Mirajane e Gerard che involontariamente finirono per dividersi, restare solo loro due era inutile e faceva solo più male.

Ma il turchino non voleva proprio dimenticare, lui voleva tornare con i suoi amici, divertirsi come sempre e ricordare tutto quello che Mavis aveva fatto per loro con un sorriso.

Non voleva tenere a mente solo la sua morte ma bensì tenerla in vita attraverso le sue parole e i suoi consigli sempre utili.

Peccato però che rimase solo a guardare i suoi amici voltargli le spalle e scomparire a poco a poco.

«Gli amici non ti lasceranno mai solo, conta sempre su di loro e non te ne pentirai»

Adesso però poteva contare solo sul negozietto dove lavorava e guadagnava il giusto per pagarsi vitto e alloggio.

«Gerard non startene lì impalato non vedi che c'è fila!?» il suo capo lo richiamò uscendo dal suo ufficio per indicargli, furente, davanti a sè.

Il turchino segui la direzione indicata e si ritrovò una fila di clienti che attendeva di pagare.

Si diede dello stupido per essersi perso nei pensieri e cominciò a svolgere il suo lavoro normalmente, nonostante l'incontro con Era lo aveva un po' scosso.

Quando finì con i suoi clienti si appoggiò al bancone con i palmi delle mani e chino il capo sospirando.

Ad attirare la sua attenzione fu lo squillare del telefono posto sul bancone. Era il telefono del negozio e di solito le chiamate erano per discutere di un prodotto non funzionante o per informazioni su i CD in vendita, ma quella chiamata fu del tutto diversa.

«Pronto? Negozio di CD Phantom Lord, come posso aiutarla?»

«Gerard, ti prego!, se tieni ancora al vecchio gruppo raggiungimi all'indirizzo che sto per darti»

◜ ➷ evιdence ⌜ ғaιry тaιl ⌟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora