XVI • Minacce •

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Era mattina e nella mente di tutti vagavano confusioni, paure e insicurezze.

Lucy stringeva con entrambe le mani il tessuto della sua gonna blu scura e guardava il pavimento mentre raggiungeva la sua tavola calda.

Stava ancora ripensando alla sera prima, era finita in un bel guaio. Si sentiva meschina nei confronti di Loki e stupida per non aver capito prima cosa provasse per Nastu.

Adesso però non sapeva cosa fare ed era spaventata da quello che poteva celare il futuro.

Quando arrivò si stupì nel vedere Yukino tremante che armeggiava con la chiave della  tavola calda nella speranza di aprire la porta.

«Come mai sei già qui? Di solito lavoro io in apertura» la bionda si avvicinò all'albina che nel sentire quella voce si fermò un istante.

Sembrava scombussolata come se qualcosa la tormentasse ma si riprese subito e si voltò con un sorriso verso Lucy.

«Oh, ciao Lu, oggi vado via prima quindi mi sembrava opportuno venire di mattina presto» aveva ancora un'aria preoccupata e forse anche spaventata.

Lucy la guardò meglio è per un attimo le sembrò di rivedere Mavis in quell'espressione.

Scosse velocemente la testa per mandare via certi pensieri e prese la sua chiave per aprire la porta «certe volte fa un po' i capricci essendo una vecchia serratura, ormai ci sono abituata» sorrise e aprì la porta entrando insieme a Yukino.

Posò la sua borsa sul bancone «scusa se chiedo, ma come mai vai via prima oggi? Di solito sei sempre in pari con il lavoro» si voltò verso l'albina dagli occhi blu che posò la sua borsa vicino quella di Lucy.

Sentendo quella domanda la sua mente cominciò a vagare fra i pensieri. Quelli che non voleva ricordare. Strinse forte i pugni attorno al manico della borsa e i suoi occhi sembravano umidi, ma Lucy non se ne accorse.

«Yu?» chiese stranita.

Doveva smetterla di farsi gli affari altrui, finiva sempre per aprire situazioni tese e imbarazzanti.

La ragazza scosse appena la testa e abbozzò un sorriso «riguarda la mia famiglia, preferirei non parlarne»

Lucy restò a bocca aperta e con il viso sorpreso.

Accidenti a me.

«Si... Si, scusa, hai ragione» si affrettò a dire riprendendo la sua borsa e correndo nello stanzino del personale per prendere la sua divisa e posare la borsa.

Però se ricordava bene, Yukino aveva perso suo padre quand'era molto piccola e sua madre si risposò qualche anno dopo, ma in seguito non si seppe più niente né del patrigno né di sua sorella.

Almeno è quello che aveva raccontato Yukino. Che la situazione familiare riguardasse quest'episodio?

Lucy scosse nuovamente la testa e si maledì da sola.

Smettila di farti gli affari altrui!

Gerard si accasciò sul bancone del negozio di CD Phantom Lord, dove appunto lavorava.

I clienti scarseggiavano da un po' e sapeva bene quanto male stessero andando gli affari.

Però non voleva crederci. Quel posto era diventato come una seconda casa per lui. Lavorava lì da molto tempo.

Sin da piccolo ha sempre avuto una grande passione per la musica, ricordava di voler diventare un DJ o un musicista. Solo che la sua famiglia non poteva permettersi di pagare gli studi di musica.

◜ ➷ evιdence ⌜ ғaιry тaιl ⌟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora