XVII • Il passato cela sempre la spiegazione al più grande dei misteri •

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«Lucy?» la bionda balzò in aria e nascose la lettera dietro la schiena.

Guardò attentamente la persona oltre il bancone, non era Yukino per sua fortuna.

Però sentiva lo stesso un vuoto allo stomaco e il cuore dolerle nel petto.

Era Loki, con i capelli rossi scompigliati e gli occhiali che coprivano i suoi occhi verdi.

Sembrava aver perso la voce, non sapeva cosa dirgli. L'aveva tradito ma la cosa peggiore era che non si sentiva in colpa per il tradimento ma per essersi fidanzata con la persona sbagliata e non riuscire a dirglielo.

«Che stavi leggendo?» il ragazzo si avvicinò curioso al bancone mentre Lucy indietreggiava imbarazzata, finendo per toccare il muro dietro di sé.

«La... la lista della spesa!» ridacchiò nervosamente facendo accigliare il rosso davanti a lei che sembrava stranita.

La bionda vedendo tale espressione si schiarì la voce e cercò di sembrare sincera «si, il mio turno finisce tra poco e stavo controllando la lista della spesa siccome devo passare»

«Oh, io volevo invitarti a passare la giornata insieme, se vuoi posso venire con te al supermercato» propose avvicinandosi di più.

Ecco voleva baciarla, ma Lucy sembrava non avere alcuna voglia di baciarlo. Le dava un certo fastidio dover baciare qualcuno che non fosse Nastu e questo la stupì perché non aveva mai provato nulla di simile.

Si schiacciò nuovamente contro il muro alle sue spalle per evitare quel contatto e inventare una scusa «si... beh... ecco... no!» si maledì da sola per tale risposta ma accadeva sempre qualcosa di simile quando era agitata.

C'erano volte in cui rispondeva freddamente anche se in realtà voleva essere dolce, volte in cui ignorava del tutto l'altra persona anche se voleva cominciare una chiacchierata e volte in cui balbettava.

Lucy odiava essere nervosa perché in quello stato non riusciva mai ad essere se stessa.

«Perchè no?» Loki si allontanò improvvisamente e guardò confuso la ragazza, ancora schiacciata al muro.

Lucy deglutì e provò a tornare tranquilla, almeno ci stava provando «perchè... Perché... Devo fare in fretta siccome ho molti impegni quindi è meglio che vada da sola»

Non diede il tempo a Loki di dire altro perché intravide Yukino raggiungerla.

«Ecco il mio turno è finito io devo andare, ci sentiamo dopo» scappò fuori ignorando di avere ancora la lettera in mano e di aver lasciato tutte le sue cose dentro. Però adesso voleva leggere quella lettera.

Si nascose dietro l'angolo dove partiva un vicolo e aprì la lettera, stava per leggere ma sentì qualcuno avvicinarsi.

Merda...

Si trattava di Loki e dalle voci sembrava esserci anche Yukino.

Prese il suo cellulare dalla tasca del grembiule e scattò una foto al contenuto della lettera.

Certo non era un comportamento da amica intromettersi nei fatti altrui però quel nome, Oracion Seis, l'aveva già sentito e non ricordava nulla di buono. Però non era chiaro ciò che le ricordava quel nome.

Piegò la lettera e la infilò in tasca insieme al telefono.

Uscì in fretta dal vicolo e si ritrovò faccia a faccia con i due ragazzi che rimasero fermi un istante a fissarla.

«Eccoti qui» disse Yukino poggiandosi le mani sui fianchi.

Lucy sbiancò, e se avesse scoperto della lettera?

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