Gray fissava Strauss con lo sguardo tagliente, non lo vedeva da un po' e non aveva dimenticato le loro scorse conversazioni e il suo tentato sabotaggio, il quale non era avvenuto siccome Gray era riuscito a completare il contratto con la Toyota in segreto. Doveva ringraziare sicuramente Lyon per questo, nonostante egli sembrava essere un po' strano nei suoi confronti.
«Sappi che se sei qui per farmi altre domande non ho alcuna intenzione di risponderti e se pensi di riuscire a ricattarmi anche adesso, allora ti sei fatto troppe illusioni»
L'albino si passò la possente mano nei capelli e ridacchiò appena, anche se però il suo viso sembrava alquanto distrutto «caspita, il figlio di papà ha cacciato gli artigli, hai passato più tempo con Gajeel come ai vecchi tempi?»
Il corvino afferrò l'uomo per il collettò della camicia e strinse i denti «non nominare mio padre, chiaro?»
Strauss mise le sue mani sulle braccia del ragazzo e le allontanò da sé «calma, non sono qui per discutere, bensì per scusarmi» sospirò stupendo Gray che schiuse la bocca.
Si scostò dalla porta e fece entrare l'uomo nel suo attico, lo invitò a sedersi sul divano e lui lo fece senza esitare, accompagnato dal corvino.
«Spiegati meglio»
L'albino si mise le mani sei capelli «stando tutto quel tempo a lavoro, spaccarmi in due la schiena per risolvere il caso fissandomi su una sola pista e non accettare altre risposte, non fa di me un buon poliziotto» fece un lungo respiro «è sbagliato dimenticare la mia famiglia e la mia vita, come è sbagliato accusare mia figlia e i suoi amici senza prove schiaccianti»
«Si, però c'è da dire che quella era l'unica pista che avevi a disposizione, di chi altro avresti potuto sospettare» disse il ragazzo mettendosi più comodo sul divano. D'altra parte, avevamo nascosto tutto il resto della storia, non lo biasimo per aver creduto ciò «tuttavia, non approvo i metodi utilizzati»
L'uomo fece una breve risatina amara «già, io, non ero sul campo da tempo, mi sono lasciato trasportare. Non che questo giustifichi come mi sono comportato, per questo sono qui per scusarmi»
Gray si sentiva un po' in colpa, anche lui stava mentendo, quello che stava facendo non era neppure legale ed era nuovo per lui andare contro la legge, questo lo metteva a disagio, sebbene non l'avrebbe mai dimostrato.
«Acqua passata» sospirò «cos'hai intenzione di fare? Con il caso, intendo»
«Quest'esperienza, tornare a lavoro dopo un lungo tempo di pausa e trovarmi ad esserne ossessionato, mi ha fatto capire quanto in realtà io stia cercando di scappare dalla mia vita privata» si colpì le ginocchia alzandosi «perciò, darò le dimissioni, ho capito che questo mestiere non fa più al caso mio come una volta»
Gray si alzò perplesso guardando stranito quell'uomo «e cosa farai ora? Con quello che sta succedendo alla famiglia di Mavis e tutto il resto...»
Lo sproloquio del ragazzo venne interrotto da Strauss «Gray, ho capito. Credi che non mi sarei reso conto delle fotocopie di mia figlia e dei fail mancanti sugli Oracion Seis?» il corvino era ancora più perplesso «so che sono stati loro, e so anche che voi ne siete a conoscenza, peccato però che arrestarli sia inutile e che io non ho più la pazienza di essere coinvolto in questa storia»
L'albino cominciò ad avanzare verso la porta e Gray lo seguì ancora spaesato «lascerò tutto quello che so alla polizia, se la vedranno loro. Spero che voi ne stiate alla larga» non diede il tempo a Gray di rispondere che chiuse la porta.
Il corvino rimase lì imbambolato. Noi ci siamo dentro fino al collo, in realtà.
Erza e Gerard erano davanti l'edificio di una pasticceria, la scarlatta aveva gli occhi spalancati e che sembravano brillare, mentre la sua mente vagava nei ricordi.
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◜ ➷ evιdence ⌜ ғaιry тaιl ⌟
FanfictionA Fairy Tail, il quartiere più famoso di Magnolia, un oscuro segreto collega le vite di molti dei suoi abitanti, tutto comincia una sera d'estate in cui una ragazza perde la vita e gli unici a seperlo sono proprio i suoi amici che scioccati da tale...