XXXII • Una nuova strategia •

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Quello che Gajeel era riuscito a recuperare, come ordinatogli, era un'intera cartella che conteneva tutte le informazioni su ogni membro degli Oracion Seis. Vi erano scritti il loro nome, cognome e quali missioni avessero svolto per la gang, e un nota sul loro modo di combattere.

A Cobra serviva per fare allenare o ragazzi e stabilire un piano d'azione, mentre ai ragazzi era utile per scoprire chi avesse ucciso Mavis.

«Dov'è Juvia?» era passato un giorno da quando avevano recuperato quei documenti e adesso erano tutti riuniti nella palestra, ancora non sapevano perché si trovassero lì.

Era stato Gray a parlare, appena i suoi occhi furono su quelli di Cobra.

Dopo che aveva visto la sua macchina dagli Oracion Seis non era riuscito a darsi pace, non l'aveva più vista da quel giorno, sperava di vederla lì, dopotutto doveva dirgli una cosa.

Cobra sospirò e si avvicinò ai ragazzi, in quella stanza erano presenti tutti, gli otto amici e le ragazze del Crime Sorcier.

Cobra aveva avvertito tutti di indossare vestiti sportivi, ma nessuno aveva ancora capito bene cosa dovessero fare.

«Juvia è andata in missione. Una mia spia negli Oracion Seis, si chiamava Bixlow, è stata scoperta e l'hanno fatto fuori, mi serviva qualcuno che si infiltrasse per darmi informazioni e convincere gli Oracion Seis ad andare in un determinato posto ad una determinata ora di un determinato giorno. In poche parole non vedrete Juvia per un po', sarebbe rischioso per lei avere contatti con noi» spiegò come se nulla fosse, anche se dentro di sé era preoccupato per Juvia non doveva darlo a vedere, altrimenti nessuno avrebbe avuto fiducia nei suoi ideali, neanche lui stesso.

Gray strinse i pugni, sentì una sorta di rabbia crescergli dentro. Non voleva ammetterlo ma era davvero preoccupato per quella ragazza.

Adesso che ci pensava, non aveva il diritto di essere arrabbiato con lei, dopotutto perché doveva rivelare cose personali ad uno sconosciuto? Forse all'inizio era stato sfruttato per scoprire la verità, ma lui avrebbe fatto sicuramente lo stesso se fosse stato nei suoi panni.

Stava per controbattere, magari urlare contro quell'uomo, ma fu preceduto da Natsu che si parò davanti il corvino guardando Erik con sguardo rovente «hai visto che una tua spia è morta e mandi un tuo compagno!? Ma almeno ti importa qualcosa della sua vita!?»

Tutti si stupirono del suo comportamento, era sempre stato un ragazzo un po' infantile e sempre allegro, non l'avevano mai sentito parlare in quel modo, non avevano mai visto quello sguardo sul suo viso.

«A me interessa fermare gli Oracion Seis. Questo è il compito di questo gruppo» disse impassibile.

Natsu indurì lo sguardo e raggiunse velocemente l'uomo, puntandogli il dito contro, sembrava una furia «noi non lo facciamo per te né per i vostri torti subiti, almeno per me, di quello che avete passato non può fregarmene di meno, ma vendicare una compagna, una mia compagna. Questo è quello che voglio e credo sia lo stesso per gli altri» disse quasi sbraitando poi divenne più serio «però» abbassò il dito «il tuo modo di fare non ti rende tanto diverso da loro»

Si era creato un insolito silenzio in quella stanza, qualcosa di molto opprimente, nessuno si muoveva, neanche le mosche si sentivano volare.

Fin quando Gajeel non esclamò «Bixlow! C'era uno con questo nome nel mio vecchio gruppo... eravamo degli spacciatori e oltre a noi due c'era un certo Freed e uno taciturno di nome Zeref»

Erik spostò lo sguardo sul corvino e fece segno a Meredy di controllare gli archivi «è possibile che senza saperlo tu abbia lavorato per un gruppo minore degli Oracion Seis» suppose portandosi una mano al mento.

«Gruppo minore?» chiese il corvino confuso.

«Un gruppo minore lavora per la gang ricevendo mansioni da una persona che riceve a sua volta dei comandi da parte di uno degli uomini più fidati dell'Angelo della morte che a sua volta riceve ordini da quest'ultima. Insomma, è una vera e propria catena gerarchica. Ma non sempre i gruppi minori sono a conoscenza della verità sul loro lavoro, spesso solo i leader ottengono queste informazioni» spiega mentre la ragazza dai capelli rosa continua a sfogliare gli archivi.

«Ecco! Bixlow, Freed, Zeref e...» si fermò un po' stupita.

«E?» la incitò Ultear.

«Gajeel»

Juvia stava gironzolando per l'edificio degli Oracion Seis. «Il tuo compito per dimostrarmi fiducia è rimediare dove uno dei miei uomini ha fallito» stava ripensando alle parole di Sorano mentre stringeva forte la sua borsa. Aveva paura, e anche tanta, ma non poteva fallire, quella era l'unica e ultima possibilità che avevano per fermare quella gang.

Mentre camminava andò a sbattere contro qualcuno, quando alzò la testa sgranò gli occhi, non poteva credere alla vista della persona che aveva davanti. L'uomo quando la riconobbe l'afferrò per le spalle e la buttò a terra, facendola sbattere violentemente contro il muro.

«Gra...» l'uomo le tappò la bocca con la mano guardandola furentemente.

«Non osare dire quel nome. Io so bene chi sei davvero, so cosa stai cercando di fare, so tutto su voi mocciosi» disse con sguardo minaccioso che fece sgranare gli occhi alla turchina.

Ultear. Pensò istintivamente.

«Cosa!? Perché ci sono anch'io!?» Gajeel si scaraventò verso la ragazza per leggere l'archivio.

C'era la sua immagine e alcuni dati su di lui, sapevano il suo nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e c'era scritto anche che faceva parte di un gruppo minore, nulla di più nulla di meno.

Sul viso aveva un'espressione spaventata e stupita, per tutto quel tempo aveva aiutato coloro che avevano posto fine alla vita di una sua amica. Si era lasciato corrompere così facilmente.

«E se...» intervenne Mira «adesso sono a conoscenza del nostro legame con Mavis? Secondo voi è un problema?» chiese facendosi avanti.

Erik si grattò il collo «non ne ho idea, dipende da quello che ha raccontato Gajeel e-» venne interrotto da Natsu.

«Loro... hanno una prova... sanno che Lucy è a conoscenza degli Oracion Seis, quindi se Gajeel avesse raccontato qualcosa...» disse rivolgendo uno sguardo alla bionda per essere sicuro di aver fatto bene a parlare.

«Beh si è probabile che io abbia detto qualcosa di vago ma... se ancora non hanno agito contro tutti significa che i pezzi grossi non ne sono a conoscenza» aggiunse Gajeel alzando lo sguardo dal documento.

«Lo penso anch'io, dobbiamo approfittare di questo per agire, loro non sanno chi, quando e come verranno presi di mira. Giocare sull'effetto sorpresa è un'altra arma a nostro favore» spiegò Ultear avvicinandosi ad Erik.

«Quindi è sicuro...?» Lucy raggiunse Natsu per poggiargli una mano sulla spalla.

Il rosato le rivolse una breve occhiata per poi guardare deciso Erik «dobbiamo uccidere gli Oracion Seis?» completò la frase.

Spazio me
Ehyyy, scusate per l'enorme ritardo ma ho deciso di prendermi una breve pausa per riuscire a scrivere meglio la seconda parte di Evidence che inizierà tra pochissimi capitoli. Spero che non mi odierete e che continuerete a leggere la storia nonostante questo mio ritardo.

Liv🥀

◜ ➷ evιdence ⌜ ғaιry тaιl ⌟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora