XXI • Scusa •

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«Hai scoperto qualcosa?» Chiese Erza al rosato mentre stavano uscendo frettolosamente dal locale.

Natsu era riuscito a seminare Lisanna in qualche modo, era sicuro solo di una cosa, il giorno dopo quella ragazza lo avrebbe ucciso senza pietà per quello che aveva fatto.

«A parte il fatto che lì sono tutti psicopatici, ho un nome. Dobbiamo trovare un certo Erik Doku anche conosciuto come Cobra» rispose mentre correvano verso il locale di Cana, poco distante da lì.

«Nulla su Mavis?» domandò Gerard aprendo la porta del locale che si era stranamente riempito più del solito.

Il rosato scosse la testa, almeno però avevano una pista.

«Speriamo solo che questo Erik possa aiutarci» sospirò Erza raggiungendo Cana, l'ammasso di gente del locale gli bloccava la strada per raggiungere il bancone.

Erza fece un respiro profondo e cominciò a dare spintoni fortissimi spingendo i presenti via dalla loro strada.

Natsu ridacchiò mentre Gerard rimase spiazzato.

«E toglietevi! Ma soprattutto lavatevi sembra di stare in un locale appositamente per vacche e maiali!» esclamò la scarlatta non curante delle occhiatacce.

Natsu si avvicinò all'orecchio di Gerard «non ti ricorda un po' la festa di Natale?» ridacchiò vedendo il viso scandalizzato di Gerard.

La festa di Natale a cui alludeva era quella in cui Erza aveva avuto il ciclo per la prima volta e il povero Gerard ne subì di tutti i colori, ancora si chiedeva perché la ragazza se la fosse presa solo con lui.

«Vi muovete o devo chiamare il carro attrezzi!?» esclamò la scarlatta facendo sussultare i due ragazzi.

«Arriviamo!» esclamarono all'unisono correndo dalla ragazza che aveva raggiunto Cana e stavano parlando di quello che aveva raccontato Natsu.

Si sedetterò sugli sgabelli e deglutirono sperando che non riaccada l'episodio di Natale.

A Gerard non era ancora passato il trauma della torta in faccia, smise di mangiarla per settimane.

La scarlatta aveva chiesto al turchino di portarle una fetta di tornata panna e fragole, ma lui ne portò una senza la fragola sopra e così Erza gliela tirò dritta in faccia.

«Ottimo lavoro Natsu! Non mi aspettavo un successo da parte tua»

La risatina di Cana risvegliò Gerard dai suoi pensieri e vide un bicchiere di vodka davanti il rosato, gliel'aveva offerto Cana per festeggiare.

Il ragazzo sbuffò offeso «grazie per la fiducia» e buttò giù il bicchierino per poi posarlo di nuovo sul bancone.

Cana rise «sei così carino quando ti offendi» gli mise l'indice nella guancia con fare affettuoso.

Prima che Natsu potesse ribattere, Erza parlò dopo aver bevuto il suo bicchiere «Come mai oggi è così pieno?» chiese riferendosi al locale.

La bruna tolse il dito dalla guancia di Nastu e si voltò verso la scarlatta «Oh...» si guardò intorno «hanno affittato il locale per una storta di festa del benvenuto, non ho capito molto bene» alzò le spalle come se nulla fosse.

Erza e Gerard si guardarono intorno e gli occhi del turchino caddero su una persona in particolare «ragazzi ma quella non è Yukino?»

Indicò una ragazza albina e dagli occhi blu che indossava un top senza spalline nero e dei pantaloncini bianchi, era circondata da molte persone che la stavano quasi elogiando e stava sorridendo poco convinta. Qualcuno le consegnò un pacchetto nero e lei lo prese con mani tremanti.

◜ ➷ evιdence ⌜ ғaιry тaιl ⌟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora