》Chαpter 6

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L'amore non è
una roba per buoni.
Siamo come Street
Fighter, due lottatori.
L'amore non è pop
come canta Tiziano Ferro,
l'amore non è pop
perché fa male da morire,
senza te.

👊

LORENZO'S POV

Mi concedo qualche istante per guardarla. I miei occhi scorrono lungo tutta la sua figura.
Lungo i capelli rossi, mossi, che le danzano fino a metà schiena ad ogni passo che fa. Lungo la maglia nera annodata in vita che le lascia scoperta la parte bassa della colonna vertebrale. Sul lato B messo in risalto dagli shorts di jeans sfilacciati. Sulle gambe lunghe e slanciate.

*La bellezza dev'essere proporzionale alla stronzaggine*

Mi avvicino silenziosamente a lei da dietro, e senza alcun preavviso la avvolgo con le braccia bloccandola e sollevandola di poco da terra.

"Eh..." non faccio nemmeno in tempo a emettere un monosillabo di saluto che la sua testa scatta all'indietro di colpo centrandomi il naso, mentre mi tira un calcio sul ginocchio.

La mollo portandomi una mano alla faccia, un dolore lancinante mi esplode dove mi ha colpito.

"MA TI È ANDATO IL CERVELLO A PUTTANE O COSA?" urlo con gli occhi che lacrimano.

"Dio sei tu! Vaffanculo, ti odio cristo"

"MI HAI APPENA TRAMUTATO IN VOLDEMORT E SAREI IO QUELLO DA ODIARE E DA MANDARE A FANCULO?"

"Scusami, non ho fatto apposta, io..."

"Ah sì certo, non hai fatto apposta"

Silenzio.

"Ehi, Stecco..."

Si è fatta più vicina, e nella sua voce c'è una nota di dolcezza che non le ho mai sentito prima. Due mani si posano sulle mie abbassandole delicatamente.

"Fammi vedere va" mormora, per poi posarmi le dita sul viso in corrispondenza della botta.

Il. Suo. Fottutissimo. Tocco.

Chiudo gli occhi, un po' perché stanno ancora lacrimando e un po' perché voglio godermi uno dei pochi momenti in cui non ci insultiamo, urliamo contro o prendiamo per il culo.

"Ok" annuncia allontanandosi, sento i brividi dovuti alle sue carezze disperdersi e riapro gli occhi a malincuore "Ti si sta gonfiando e potrebbe venirti il livido, ma non te l'ho rotto" dice tranquillamente.

"Posso sapere però perché sei stata a tanto così dal farlo?"

"Sono una ragazza di diciasette anni che gira da sola per i vicoli di una grande città di notte, è così strano o sbagliato che io abbia imparato almeno le basi dell'autodifesa?" chiede piantando i suoi occhi verdi magnetici nei miei.

Ci rifletto sopra.

"Immagino di no" sospiro scrollando le spalle "Scusa per averti urlato contro" dico, più per educazione che per altro, il naso sta continuando a pulsare.

"Scusami tu, serio, non volevo..." si morde il labbro guardandosi la punta delle Vans.

Le dispiace davvero. Si sente veramente in colpa.

"Tranquilla, è tutto ok, non è così brutto Voldemort" scherzo mettendole una mano sulla spalla, mentre noto solo adesso la scritta "Cute but psycho" sulla sua maglia, che trovo le si addica parecchio.

Lily sorride rialzando lo sguardo, e io mi ritrovo di nuovo ad affogare nelle sue iridi.
Le scompiglio scherzosamente i capelli, lei in tutta risposta mi rivolge una smorfia che classifico subito come "adorabile".
Ci guardiamo negli occhi per qualche istante.

WHO ARE YOU? || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora